MONDO
La ricerca
Beneficenza. I donatori più generosi vivono in Indonesia: stilata la classifica mondiale

L’organizzazione internazionale di beneficenza Charities Aid Foundation (CAF) ha stilato la classifica mondiale dei paesi-donatori più generosi.
Al primo posto c'è l'Indonesia, seguita dall’Australia e poi dalla Nuova Zelanda. Gli Usa sono al quarto posto. Nella classifica TOP-20 ci sono 4 stati dell’Ue: Irlanda, Regno Unito, Olanda e Norvegia, rispettivamente al 5°, 6°, 11° e 13° posto. L’Italia è a metà classifica, al 68mo posto.
Nelle posizioni leader ci sono anche paesi poveri, come Myanmar (Birmania) e Sri Lanka, nei quali la generosità di donazioni si spiega con la matrice religiosa: la popolazione professa il buddhismo Theravāda.
In coda alla classifica si trova la Cina con i peggiori indici nonostante la crescita galoppante dell’economia. Ciò si spiega con la mancanza di incentivi, come ad esempio la riduzione delle tasse per le donazioni e il divieto di raccolta delle donazioni da parte di organizzazioni private. Inoltre i bassi indici della Cina (all’ultimo posto, il 126mo) e della Russia (poco sopra, al 117mo posto) si spiegano con il passato comunista, quando la beneficenza veniva equiparata al fallimento dello stato sociale di stampo comunista.
Al primo posto c'è l'Indonesia, seguita dall’Australia e poi dalla Nuova Zelanda. Gli Usa sono al quarto posto. Nella classifica TOP-20 ci sono 4 stati dell’Ue: Irlanda, Regno Unito, Olanda e Norvegia, rispettivamente al 5°, 6°, 11° e 13° posto. L’Italia è a metà classifica, al 68mo posto.
Nelle posizioni leader ci sono anche paesi poveri, come Myanmar (Birmania) e Sri Lanka, nei quali la generosità di donazioni si spiega con la matrice religiosa: la popolazione professa il buddhismo Theravāda.
In coda alla classifica si trova la Cina con i peggiori indici nonostante la crescita galoppante dell’economia. Ciò si spiega con la mancanza di incentivi, come ad esempio la riduzione delle tasse per le donazioni e il divieto di raccolta delle donazioni da parte di organizzazioni private. Inoltre i bassi indici della Cina (all’ultimo posto, il 126mo) e della Russia (poco sopra, al 117mo posto) si spiegano con il passato comunista, quando la beneficenza veniva equiparata al fallimento dello stato sociale di stampo comunista.