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POLITICA

Le anticipazioni nel libro di Bruno Vespa

Berlusconi: Siano gli elettori a giudicarmi

L'ex presidente del Consiglio va all'attacco: nessuno può togliermi la guida del partito. Sulla legge di stabilità, assicura, non arretreremo. Mia figlia Marina? E' una leonessa ma la politica non è la sua vocazione.

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di Squillaci Laura
"E' ancora necessario, in una forma o nell'altra, il mio impegno personale". Così Silvio Berlusconi nelle anticipazioni dell'intervista contenuta nel libro di Bruno Vespa. Un messaggio ai falchi che lo vorrebbero in seconda linea. "Nessuno può togliermi il diritto di restare alla guida del movimento che ho fondato, finché molti milioni di elettrici e di elettori lo vogliono", aggiunge. "Sento il dovere di stare in prima linea".

Poi l'allerta al governo Letta. "Abbiamo rispettato gli impegni presi con i nostri elettori nel febbraio scorso, quello sulla detassazione della prima casa che noi consideriamo 'sacra' e quello per un fisco meno oppressivo. Per questo non intendiamo arretrare sulla legge di stabilità. E credo sia giusto che, su tutto (sulla mia vicenda, sulle tasse, sull'economia, sui nostri programmi riformatori), Marina "sarebbe in grado di adempiere al meglio la missione" di candidato premier.

"Tutti hanno constatato la sua autorevolezza e il coraggio da leonessa con cui mi ha difeso. Ma non è la sua vocazione. Sono sicuro che nessuno dei miei figli si sente attratto dalla politica. Soprattutto da 'questa' politica siano gli elettori a potere giudicare noi e i nostri avversari, che, andando avanti così, confermerebbero i loro connotati di 'partito delle tasse e delle manette'".