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MONDO

Insulti razzisti a Meghan Markle, leader Ukip lascia la fidanzata

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Il leader del partito britannico anti-Ue Ukip, Henry Bolton, ha lasciato la sua fidanzata - l'ex modella 25enne Jo Marney - dopo i commenti razzisti fatti da quest'ultima nei confronti della futura consorte del principe Harry, Meghan Markle. Lo riporta la Bbc online.

Non si è fatta attendere dunque la risposta del leader dopo la bufera scoppiata qualche giorno fa a causa dei commenti pesantemente offensivi fatti dalla bionda ex modella 25enne Jo Marney, 'fidanzata di recente acquisizione' del neoleader del partito, Henry Bolton, niente meno che nei confronti di Meghan Markle: l'attrice americana, figlia di madre nera e padre bianco, destinata a sposare a maggio il principe Harry, secondogenito di Carlo e Diana, e a portare per la prima volta un'iniezione di 'sangue misto' nella dinastia dei Windsor.     

A fare esplodere la bomba - seguita a stretto giro dalla sospensione di Jo dalle file dell'Ukip -  è stato il Mail, tabloid di riferimento di una destra di popolo dalle credenziali certo non impeccabili sul fronte del 'politically correct'. E tuttavia abbastanza sensibile al rispetto dovuto alla monarchia da scandalizzarsi per quella che viene denunciato in prima pagina come un "vile attacco razzista a Meghan", fatto a colpi di "insulti nauseanti" che coinvolgono ormai la famiglia reale.    Tutto  nato da alcuni messaggi privati, inviati dalla Marney a un amico, nei quali l'ex modella bolla la Markle come "un'afroamericana" che "macchierà" la casa regnante con il "suo seme".

E paventa l'ipotesi - in verità remota tenuto conto che Harry  solo quinto in linea di successione al trono, prossimo a diventare sesto con l'arrivo imminente del terzo royal baby del fratello maggiore William e di sua moglie Kate - che possa aprire la strada a un "re nero". Come se non bastasse nei messaggi, scritti a novembre, tre settimane prima d'iniziare la liaison con Bolton, Marney definisce Markle - non  chiaro in base a quale autorità - "una donna dai facili costumi", oltre che "dal cervello piccolo". E, quanto a se stessa, si premura di far sapere che non farebbe "mai sesso con un negro" (sic), giudicando "brutti" gli uomini dalla pelle più scura.    Roba fuori dal mondo persino per gli standard da pub cari al partito dominato a lungo dal padre-padrone Nigel Farage: un partito affidatosi di recente al 54enne ex ufficiale di carriera dell'esercito di sua maestà Henry Bolton, dopo una girandola di cambi al vertice, proprio per darsi una guida relativamente 'moderata'.

Di qui la decisione di mettere da parte con effetto immediato Marney, alla quale non  bastato il mea culpa per "lo scioccante linguaggio" e "le offese arrecate", n il tentativo d'arrampicarsi sugli specchi parlando di messaggi volutamente "esagerati" o "in qualche misura estrapolati dal contesto".