Unicredit conferma rosso a 11,8 miliardi nel 2016, perdite per 13,6 miliardi nel VI trimestre
Pesano 13,1 miliardi di svalutazioni. Il Ceo: "Il 2016 è stato un anno cruciale. Abbiamo intrapreso numerose azioni incisive per superare le eredità negative del passato". Confermati tutti gli obiettivi del piano Transform 2019

UniCredit ha chiuso il quarto trimestre con una perdita netta contabile di 13,6 miliardi contro un utile di 153 milioni nello stesso periodo del 2015. Per l'intero 2016 l'istituto conferma così il rosso già annunciato, pari a 11,8 miliardi (utile da 1,7 miliardi nel 2015).
Escludendo le poste non ricorrenti l'utile 2016 si sarebbe attestato a 1,3 miliardi, mentre negli ultimi quattro mesi dell'anno si sarebbe comunque registrata una perdita, pari a 352 milioni, "per effetto di minori ricavi e di un aumento delle rettifiche su crediti".
Nell'intero 2016, i ricavi sono rimasti sostanzialmente stabili a 18,8 miliardi (-0,3%), con interessi netti a 10,3 miliardi (-5,6%) e commissioni nette a 5,5 miliardi (-1,1%). I costi operativi sono saliti dell'1,5% a 12,5 miliardi, per un rapporto cost/income salito al 66,2%. Sul fronte patrimoniale il coefficiente Cet1 è all'11,15% post aumento di capitale da 13 miliardi e superiore al 12% includendo anche le cessioni di Pioneer e Bank Pekao.
Unicredit ha confermato tutti gli obiettivi del piano strategico 'Transform 2019' e la politica di distribuzione di dividendi cash con un pay out del 20-50% a partire dal 2017. L'implementazione del piano - si afferma in una nota - è in corso, con particolare attenzione al rafforzamento patrimoniale del gruppo, all riduzione del profilo di rischio, al miglioramento della redditività.
Mustier: rafforzeremo modello banca paneuropea"Il 2016 è stato un anno cruciale per UniCredit. Abbiamo intrapreso numerose azioni incisive per superare le eredità negative del passato e le criticità operative in modo da assicurare il successo futuro del Gruppo. Continueremo a rafforzare il nostro semplice modello di business di banca commerciale paneuropea". Lo afferma il Ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier sottolineando che "l'intero Gruppo è totalmente impegnato ad implementare con successo il nostro piano strategico. Tutti i business - aggiunge - hanno retto bene nel 2016, supportati da attive misure di riduzione dei costi e flussi in entrata positivi".
Nel 2016 chiuse in Europa occidentale 273 filiali, spese per il personale ridotte per 362 milioni
Unicredit nel 2016 ha proceduto alla riduzione di 273 filiali in Europa Occidentale pari al 29% delle chiusure previste. Inoltre nell'ambito della trasformazione del modello operativo la spinta verso una struttura dei costi alleggerita e sostenibile è stata supportata da una riduzione dell'organico (Full time equivalent) di 2.800 unità. Oltre ad altri fattori, le spese per il personale si riducono di 362 milioni lo scorso anno.
Lo scorso 4 febbraio è stato poi siglato un accordo con i sindacati italiani relativo all'esubero dei restanti 3.900 Fte. L'obiettivo del piano Transform 2019 di complessive 14.000 uscite è stato ora garantito per tutto il Gruppo. La trasformazione del business è anche progredita grazie alle rinegoziazioni dei contratti IT e delle sponsorizzazioni con il 28% del risparmio dei costi Non HR previsti dal piano al 2019.