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ITALIA

"Napoli group" una rete di undici organizzazioni

Napoli, sgominata banda falsari, controllavano 90 per cento del traffico mondiale di euro falsi

In Germania avevano piazzato addirittura una banconota da 300 euro, falsificavano non solo denaro ma anche marche da bollo e "Gratta e Vinci". Oltre 50 gli arresti: tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi anche la mamma della piccola Fortuna, la bambina di 6 anni morta dopo una caduta dal balcone a Caivano 

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(immagine archivio)
Ad un tedesco rifilarono persino una banconota da 300 euro, taglio mai esistito. Le indagini dei carabinieri hanno smascherato una rete, la Napoli Group, che ha inondato l'Europa e il mondo di banconote e monete false tanto da mettere in allarme la Bce; undici le organizzazioni scoperte, ciascuna con compiti specifici: dallo stoccaggio al trasporto, fino alla spendita al minuto delle banconote.
Una vasta operazione dei carabinieri di Napoli e Caserta che ha portato all'arresto di oltre 50 persone, una banda di falsari responsabile di oltre il 90 per cento dell'intero traffico mondiale di euro falsi. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi, anche la mamma della piccola Fortuna, la bambina di 6 anni morta dopo una caduta dal balcone a Caivano e su cui è aperta un'inchiesta per omicidio, che si difende: "Non c'entro assolutamente nulla".

Due anni di indagini
In due anni sono state arrestate in flagranza una trentina di persone e sono stati raccolti gli elementi che hanno portato il gip a firmare le ordinanze cautelari: 29 arresti in carcere, 10 ai domiciliari, 12 obblighi di dimora e cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono state sequestrate 5.500 banconote e monete false di vario taglio per un milione di euro e gli investigatori hanno individuato una stamperia clandestina ad Arzano (Napoli) e una zecca a Gallicano (Roma).  Un traffico di denaro falso mondiale: Francia, Spagna, Germania, Romania, Bulgaria, Albania, Senegal, Marocco, Tunisia e Algeria sono i paesi finiti nel mirino di Napoli Group.

Il dizionario dei falsari
La banda aveva un ricco vocabolario di parole in codice con i quali i falsari comunicavano nella convinzione di mascherare l'attivita': ''Cosariello", "ambasciata", "l'americano" (per indicare il dollaro); le monete, in particolare, venivano indicate come "scarpe", "pavimenti", "cartoline" e "gnocchi".
Denaro ma non solo: falsificavano anche "Gratta e vinci" e marche da bollo ed erano in contatto con esponenti della criminalità organizzata di vari Paesi europei, cui davano lezioni di contraffazione

Il coinvolgimento della mamma di Fortuna
Nell'inchiesta è stata coinvolta anche Domenica Guardato, la mamma della piccola Fortuna vittima di abusi, morta dopo essere caduta da un balcone a Caivano. Per lei è stato disposto il divieto di dimora a Caivano. Avrebbe acquistato consistenti quantità di banconote contraffatte da Giuseppe Manzo, un vicino di casa, arrestato questa mattina. Soldi che avrebbe rivenduto ad ad acquirenti abituali che provvedevano a spenderle in negozi e supermercati.