ITALIA
Stazione Furio Camillo
Tragedia a Roma, bimbo di 4 anni cade e muore nella tromba d'ascensore della metro A
Un bambino è morto giovedì pomeriggio in una stazione metropolitana della Capitale cadendo nel vano dell'ascensore. Inutili i tentativi di soccorso; il piccolo era con la madre che è sotto shock. Assessore mobilità: errore umano. Procura procede per omicidio colposo. Marino: giorno funerali lutto cittadino

A soli 4 anni è morto precipitando nel vuoto, per oltre 10 metri. Tragedia giovedì pomeriggio nella stazione Furio Camillo della metropolitana di Roma, dove un bambino è caduto nel vano di un'ascensore.
Quando i vigili del fuoco hanno riportato il piccolo in superficie per lui non c'era più nulla da fare. Inutili i soccorsi. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri della compagnia Piazza Dante per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. La procura procede per omicidio colposo e ha disposto il sequestro dell'impianto con la chiusura della stazione metro.
Improta: errore umano
"E' stato un errore umano - ha detto l'assessore ai trasporti Guido Improta - un eccesso di generosità di un agente della stazione". Che, stando al regolamento, avrebbe dovuto attendere i tecnici addetti all'ascensore, ma forse sentendo le urla di madre e figlio ha tentato una manovra non sicura: "una procedura non codificata", ha aggiunto.
La dinamica
Da una prima ricostruzione sembra sia stata questione di un attimo. Il bimbo era rimasto bloccato in ascensore con la mamma ed è precipitato durante le operazioni di trasbordo. Personale della stazione li avrebbe raggiunti attraverso un elevatore parallelo che ha una porticina comunicante, una sorta di botola, ma tra i due elevatori ci sarebbe il vuoto al centro dove è precipitato il piccolo: tra le ipotesi quella che il bimbo all'apertura della porta, forse spaventato, si sarebbe lanciato verso la via di fuga cadendo nel vuoto.
Marino sul luogo dell'incidente
Mentre dall'Atac hanno fatto sapere che "non è un problema di manutenzione degli ascensori". Sconvolto il dipendente presente al momento dell'incidente che è stato colto da malore e assistito, assieme alla madre del piccolo, dal personale del 118. A recarsi alla fermata della metro anche il sindaco Ignazio Marino che ha voluto incontrare personalmente la donna, ma è stato fortemente contestato dai cittadini all'uscita della metro con urla, insulti e espliciti "Vattene". Poco dopo sul luogo della tragedia è arrivato il papà del piccolo.
Un minuto di silenzio
In segno di lutto il Campidoglio ha stabilito per la sera del 9 luglio un minuto di silenzio durante gli spettacoli nei più importanti luoghi di cultura di Roma: dal Teatro dell'Opera all'Auditorium, Santa Cecilia. Mentre è stato annullato il dibattito con il presidente Zingaretti e sospese tutte le iniziative previste per questa sera alla Festa de L'Unità di Roma.
Marino: giorno funerali lutto cittadino
Il giorno dei funerali del bambino morto nell'incidente in metro sarà lutto cittadino a Roma. Lo ha deciso il sindaco Ignazio Marino preannunciandolo ai genitori del piccolo in un colloquio avuto con loro sul luogo dell'incidente. "Sono stato a lungo con i genitori del piccolo Marco a cui ho portato l'abbraccio di Roma - ha scritto Marino su Fb in serata -. Sulla dinamica dei fatti lascio i commenti alle autorità competenti, per rispetto alla famiglia. Siamo davanti a una tragedia che riguarda tutta Roma. Ho deciso di proclamare il lutto cittadino per il giorno dei
funerali".
Quando i vigili del fuoco hanno riportato il piccolo in superficie per lui non c'era più nulla da fare. Inutili i soccorsi. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri della compagnia Piazza Dante per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. La procura procede per omicidio colposo e ha disposto il sequestro dell'impianto con la chiusura della stazione metro.
Improta: errore umano
"E' stato un errore umano - ha detto l'assessore ai trasporti Guido Improta - un eccesso di generosità di un agente della stazione". Che, stando al regolamento, avrebbe dovuto attendere i tecnici addetti all'ascensore, ma forse sentendo le urla di madre e figlio ha tentato una manovra non sicura: "una procedura non codificata", ha aggiunto.
La dinamica
Da una prima ricostruzione sembra sia stata questione di un attimo. Il bimbo era rimasto bloccato in ascensore con la mamma ed è precipitato durante le operazioni di trasbordo. Personale della stazione li avrebbe raggiunti attraverso un elevatore parallelo che ha una porticina comunicante, una sorta di botola, ma tra i due elevatori ci sarebbe il vuoto al centro dove è precipitato il piccolo: tra le ipotesi quella che il bimbo all'apertura della porta, forse spaventato, si sarebbe lanciato verso la via di fuga cadendo nel vuoto.
Marino sul luogo dell'incidente
Mentre dall'Atac hanno fatto sapere che "non è un problema di manutenzione degli ascensori". Sconvolto il dipendente presente al momento dell'incidente che è stato colto da malore e assistito, assieme alla madre del piccolo, dal personale del 118. A recarsi alla fermata della metro anche il sindaco Ignazio Marino che ha voluto incontrare personalmente la donna, ma è stato fortemente contestato dai cittadini all'uscita della metro con urla, insulti e espliciti "Vattene". Poco dopo sul luogo della tragedia è arrivato il papà del piccolo.
Un minuto di silenzio
In segno di lutto il Campidoglio ha stabilito per la sera del 9 luglio un minuto di silenzio durante gli spettacoli nei più importanti luoghi di cultura di Roma: dal Teatro dell'Opera all'Auditorium, Santa Cecilia. Mentre è stato annullato il dibattito con il presidente Zingaretti e sospese tutte le iniziative previste per questa sera alla Festa de L'Unità di Roma.
Marino: giorno funerali lutto cittadino
Il giorno dei funerali del bambino morto nell'incidente in metro sarà lutto cittadino a Roma. Lo ha deciso il sindaco Ignazio Marino preannunciandolo ai genitori del piccolo in un colloquio avuto con loro sul luogo dell'incidente. "Sono stato a lungo con i genitori del piccolo Marco a cui ho portato l'abbraccio di Roma - ha scritto Marino su Fb in serata -. Sulla dinamica dei fatti lascio i commenti alle autorità competenti, per rispetto alla famiglia. Siamo davanti a una tragedia che riguarda tutta Roma. Ho deciso di proclamare il lutto cittadino per il giorno dei
funerali".