ECONOMIA
Nella missiva un investimento di 500 milioni
Alitalia. Il ministro Lupi: "Etihad ha mandato la lettera ad Alitalia"
Nel tardo pomeriggio è arrivata alla compagnia italiana la lettera di Etihad che formalizza un ulteriore passo nella trattativa per l'ingresso del vettore arabo nel capitale di Alitalia

Dopo un mese di attesa è arrivata la lettera di Etihad che potrebbe riscrivere il futuro di Alitalia. Nel testo potrebbe esserci la cifra che la compagnia araba vuole investire e potrebbe essere salita fino a 560 milioni di euro ma di ufficiale non c'è nulla, il contenuto della lettera è top secret finchè l'amministratore delegato, Gabriele Del Torchio, non lo illustrerà alle parti sociali, agli azionisti e al governo, come precisato dal ministro dei Trasporto Maurizio Lupi a margine del centenario di Eicma. Il prossimo appuntamento con i sindacati è già in agenda per il 2 maggio mentre non sembrano esserci sedute del cda in programma.
Lupi: Alitalia-Etihad "Una buona alleanza"
"Del Torchio presenterà agli azionisti e al Governo lo stato della trattativa che sta avanzando", ha aggiunto Lupi "e noi crediamo che l'alleanza tra Etihad e Alitalia sia una buona alleanza per rilanciare il trasporto aereo in Italia e la nostra compagnia".
La trattativa è "la migliore risposta"
Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, conversando con i giornalisti a margine di un convegno a Milano ha voluto sottolineare che la trattativa tra Alitalia e Etihad "è la migliore risposta a Berlusconi, che non so se si è dimenticato di essere un imprenditore, quando ha proposto di licenziare 9.000 persone. Il che mi sembra una cosa impensabile". Lupi ha poi aggiunto: "Se dopo cinque anni siamo qui a discutere e affrontare il rilancio della nostra compagnia di bandiera, forse non tutto è andato bene nel passato. Magari se smettiamo di dire che tutto va bene e iniziamo ciascuno a prendersi le proprie responsabilità, magari questo paese finalmente inizierà a cambiare nel centrodestra come nel centrosinistra".
L'offerta di Alitalia
La compagnia italiana ha messo sul piatto tagli ai costi per 400 milioni di euro, un importo superiore ai circa 300 milioni annunciati a luglio 2013. E, stando a quanto riferito dall'azienda ai sindacati, ad oggi sono già stati risparmiati 290 milioni. Restano invariati i numeri relativi ai tagli del costo del lavoro: 128 milioni, di cui ne mancano ancora all'appello 48 (dai rumors pare che si punti al blocco di indennità e
alla riduzione degli stipendi oltre i 40.000 euro). La maggiore preoccupazione è sugli esuberi, non ancora quantificati da Etihad: si stima che una cifra non lontana dallla realtà possa aggirarsi sui 2000 posti, con particolare penalizzazione del personale di terra.
Lupi: Alitalia-Etihad "Una buona alleanza"
"Del Torchio presenterà agli azionisti e al Governo lo stato della trattativa che sta avanzando", ha aggiunto Lupi "e noi crediamo che l'alleanza tra Etihad e Alitalia sia una buona alleanza per rilanciare il trasporto aereo in Italia e la nostra compagnia".
La trattativa è "la migliore risposta"
Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, conversando con i giornalisti a margine di un convegno a Milano ha voluto sottolineare che la trattativa tra Alitalia e Etihad "è la migliore risposta a Berlusconi, che non so se si è dimenticato di essere un imprenditore, quando ha proposto di licenziare 9.000 persone. Il che mi sembra una cosa impensabile". Lupi ha poi aggiunto: "Se dopo cinque anni siamo qui a discutere e affrontare il rilancio della nostra compagnia di bandiera, forse non tutto è andato bene nel passato. Magari se smettiamo di dire che tutto va bene e iniziamo ciascuno a prendersi le proprie responsabilità, magari questo paese finalmente inizierà a cambiare nel centrodestra come nel centrosinistra".
L'offerta di Alitalia
La compagnia italiana ha messo sul piatto tagli ai costi per 400 milioni di euro, un importo superiore ai circa 300 milioni annunciati a luglio 2013. E, stando a quanto riferito dall'azienda ai sindacati, ad oggi sono già stati risparmiati 290 milioni. Restano invariati i numeri relativi ai tagli del costo del lavoro: 128 milioni, di cui ne mancano ancora all'appello 48 (dai rumors pare che si punti al blocco di indennità e
alla riduzione degli stipendi oltre i 40.000 euro). La maggiore preoccupazione è sugli esuberi, non ancora quantificati da Etihad: si stima che una cifra non lontana dallla realtà possa aggirarsi sui 2000 posti, con particolare penalizzazione del personale di terra.