ITALIA
Scontri tra polizia e studenti a La Sapienza
Bombe carta contro la Green Economy
I manifestanti contro gli esponenti del governo che partecipano al convegno sull'economia sostenibile: "Ennesima passerella odiosa". Fermati due studenti, altri denunciano "cariche della polizia". Il ministro dell'Ambiente Orlando: "No al dialogo con le bombe carta".

Bombe carta. Lanci di lacrimogeni. Due studenti fermati e poi rilasciati. Finisce così una mattinata ad alta tensione all'Università La Sapienza di Roma dove si svolgeva un convegno sulla Green Economy. Un gruppo di 300 studenti ha lanciato petardi all'ingresso dell'Aula Magna in segno di protesta contro "l'ipocrisia" degli esponenti di governo che partecipavano alla tavola rotonda. "Gli stessi che avallano opere come la Tav togliendo risorse alla ricerca".
Fuori dal rettorato va in scena un vero e proprio scontro tra polizia e manifestanti. Con gli studenti che sfondano le transenne e lanciano fumogeni e petardi. E la polizia in assetto anti-sommossa che risponde con una serie di cariche di alleggerimento riportando la situazione sotto controllo. Due studenti sono stati portati via dalle forze dell'ordine e poi rilasciati. E una ragazza al megafono denuncia: "E' stata una carica brutale delle forze dell'ordine, i reparti celere che hanno risposto così a chi chiede diritti per lo studio. Ci sono tre fermati, teste spaccate".
Dopo i tafferugli, il corteo - aperto da uno striscione "L'Università è di la vive non di chi la distrugge" - ha lasciato la zona del rettorato e ha proseguito il giro all'interno della città universitaria. Alcuni ragazzi sono saliti sul tetto della facoltà di Fisica. Tra loro anche specializzandi di Medicina che lamentano i tagli alle borse di studio. "Questa è l'ennesima passerella odiosa - spiegano - un incontro vergognoso, mentre la ricerca è asservita agli interessi dei privati".
Alcuni studenti hanno chiesto alle forze dell'ordine di togliersi i caschi così come avevano fatto davanti al movimento dei forconi: "Toglietevi i caschi con noi, non solo
quando siete davanti ai fascisti, e' davanti agli studenti che vi dovete togliere i caschi".
Alla conferenza partecipavano i ministri dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, dell'Ambiente, Andrea Orlando, della Salute, Beatrice Lorenzin e del Lavoro, Enrico Giovannini. "Io sono per il dialogo ma non credo che il dialogo si sviluppi con le bombe carta", ha detto Orlando. "Non ci sono detentori di verità assoluta, così nessun principio si affermerà mai".
Al convegno avrebbero dovuto partecipare anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Il primo ha inviato un messaggio, il secondo è intervenuto con un video. Ma gli studenti non ci stanno e in uno striscione scrivono: "Letta e Napolitano non siete i benvenuti alla Sapienza".
Fuori dal rettorato va in scena un vero e proprio scontro tra polizia e manifestanti. Con gli studenti che sfondano le transenne e lanciano fumogeni e petardi. E la polizia in assetto anti-sommossa che risponde con una serie di cariche di alleggerimento riportando la situazione sotto controllo. Due studenti sono stati portati via dalle forze dell'ordine e poi rilasciati. E una ragazza al megafono denuncia: "E' stata una carica brutale delle forze dell'ordine, i reparti celere che hanno risposto così a chi chiede diritti per lo studio. Ci sono tre fermati, teste spaccate".
Dopo i tafferugli, il corteo - aperto da uno striscione "L'Università è di la vive non di chi la distrugge" - ha lasciato la zona del rettorato e ha proseguito il giro all'interno della città universitaria. Alcuni ragazzi sono saliti sul tetto della facoltà di Fisica. Tra loro anche specializzandi di Medicina che lamentano i tagli alle borse di studio. "Questa è l'ennesima passerella odiosa - spiegano - un incontro vergognoso, mentre la ricerca è asservita agli interessi dei privati".
Alcuni studenti hanno chiesto alle forze dell'ordine di togliersi i caschi così come avevano fatto davanti al movimento dei forconi: "Toglietevi i caschi con noi, non solo
quando siete davanti ai fascisti, e' davanti agli studenti che vi dovete togliere i caschi".
Alla conferenza partecipavano i ministri dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, dell'Ambiente, Andrea Orlando, della Salute, Beatrice Lorenzin e del Lavoro, Enrico Giovannini. "Io sono per il dialogo ma non credo che il dialogo si sviluppi con le bombe carta", ha detto Orlando. "Non ci sono detentori di verità assoluta, così nessun principio si affermerà mai".
Al convegno avrebbero dovuto partecipare anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il presidente del Consiglio, Enrico Letta. Il primo ha inviato un messaggio, il secondo è intervenuto con un video. Ma gli studenti non ci stanno e in uno striscione scrivono: "Letta e Napolitano non siete i benvenuti alla Sapienza".