POLITICA
Sfida sulle riforme. La replica: "No accordicchi"
La #sorpresina di Renzi a Grillo: "#FirmaQui"
Il neo segretario: "Rinunciamo ai 40 milioni se tu ti impegni per superare il Senato, abolire le Province e riformare la legge elettorale". Il M5S non ci sta e attacca: "Renzi è tutto chiacchiere e marketing".
Annunciata giorni fa, ecco la #sorpresina di Renzi a Grillo. Su twitter, il neosegretario del Pd sfida il leader del M5S: l'abolizione di Province, la legge elettorale e il superamento del Senato in cambio della rinuncia a 40 milioni. Ma Grillo non ci sta e bolla la proposta: "Un accordicchio".
#Grillofirmaqui
Con un hashtag dedicato, Renzi spiega in 160 caratteri la sua idea: "Caro Grillo, hai 160 parlamentari decisivi per fare le riforme - ha detto Renzi - io sono disponibile a rinunciare ai 40 milioni del prossimo anno se tu ti impegni per superare il Senato, abolire le Province e sulla legge elettorale". In giornata, nel suo discorso, Renzi ha ribadito gli elementi principali del suo programma: patto di coalizione, lavoro, legge elettorale, Europa. Spazio anche a unioni civili, immigrazione, scuola e cultura.
La replica del M5S
Arriva a stretto giro la risposta del M5S: "Renzi è tutto chiacchiere e marketing. I 40 milioni di euro dei rimborsi elettorali deve restituirli agli italiani, non a noi'', dicono i gruppi parlamentari pentastellati. ''Fa finta di non capire e propone accordicchi da Prima repubblica, camuffati da slogan. E' ridicolo su questo tema proporre un do ut des". In un comunicato, il M5S poi sottolinea: "Renzi non deve mettersi d'accordo con noi ma restituire il malloppo agli italiani. Il MoVimento 5 Stelle è l'unica forza politica ad aver rinunciato ai rimborsi elettorali, lo ha fatto perché sono soldi illegittimi. Perché Renzi non fa lo stesso?".
Renzi e il governo Letta
Davanti al primo ministro Letta, Renzi ribadisce che il il Pd è parte integrante del governo ed anche un elemento fondamentale della tenuta dei prossimi mesi. Il segretario puntualizza però sulla necessità di un accordo di governo alla tedesca, "voce per voce, punto per punto e con i tempi stabiliti per i prossimi 12-15 mesi". Renzi ha aggiunto: "Il nuovo gruppo dirigente del Pd deve imporre una nuova visione al Paese per i prossimi 15 anni e una agenda al governo per il prossimo anno".
Legge elettorale
Quanto alla legge elettorale, Renzi sottolinea: "Diamo per buono il Natale ma o entro fine gennaio si approva alla Camera la riforma o la politica perde la faccia". Sui contenuti, Renzi ribadisce di volere una legge per cui "chi vince vince e le larghe intese sono l'eccezione non la regola", chiarendo che ci sono vari modelli per garantire stabilità. E parlando delle riforme istituzionali ha aggiunto: "Alla prossima legislatura noi non eleggiamo più 315 senatori", perchè "il Senato non deve più avere una funzione elettiva".
Europa, unioni civili e immigrazione
Renzi tocca anche altri temi, non solo quelli cari alla sinistra. Sull'Europa, ribadisce che non "è il nostro salvatore". Sulle unione civili, Renzi afferma: "Io sono fra quelli più prudenti però il tema delle unioni civili lo metteremo nel patto di coalizione, che piaccia a Giovanardi o no: noi siamo il Pd". E sul tema dell'immigrazione aggiunge: "la revisione della Bossi-Fini e l'introduzione dello ius-soli sarà nel patto di coalizione".
#Grillofirmaqui
Con un hashtag dedicato, Renzi spiega in 160 caratteri la sua idea: "Caro Grillo, hai 160 parlamentari decisivi per fare le riforme - ha detto Renzi - io sono disponibile a rinunciare ai 40 milioni del prossimo anno se tu ti impegni per superare il Senato, abolire le Province e sulla legge elettorale". In giornata, nel suo discorso, Renzi ha ribadito gli elementi principali del suo programma: patto di coalizione, lavoro, legge elettorale, Europa. Spazio anche a unioni civili, immigrazione, scuola e cultura.
La replica del M5S
Arriva a stretto giro la risposta del M5S: "Renzi è tutto chiacchiere e marketing. I 40 milioni di euro dei rimborsi elettorali deve restituirli agli italiani, non a noi'', dicono i gruppi parlamentari pentastellati. ''Fa finta di non capire e propone accordicchi da Prima repubblica, camuffati da slogan. E' ridicolo su questo tema proporre un do ut des". In un comunicato, il M5S poi sottolinea: "Renzi non deve mettersi d'accordo con noi ma restituire il malloppo agli italiani. Il MoVimento 5 Stelle è l'unica forza politica ad aver rinunciato ai rimborsi elettorali, lo ha fatto perché sono soldi illegittimi. Perché Renzi non fa lo stesso?".
Renzi e il governo Letta
Davanti al primo ministro Letta, Renzi ribadisce che il il Pd è parte integrante del governo ed anche un elemento fondamentale della tenuta dei prossimi mesi. Il segretario puntualizza però sulla necessità di un accordo di governo alla tedesca, "voce per voce, punto per punto e con i tempi stabiliti per i prossimi 12-15 mesi". Renzi ha aggiunto: "Il nuovo gruppo dirigente del Pd deve imporre una nuova visione al Paese per i prossimi 15 anni e una agenda al governo per il prossimo anno".
Legge elettorale
Quanto alla legge elettorale, Renzi sottolinea: "Diamo per buono il Natale ma o entro fine gennaio si approva alla Camera la riforma o la politica perde la faccia". Sui contenuti, Renzi ribadisce di volere una legge per cui "chi vince vince e le larghe intese sono l'eccezione non la regola", chiarendo che ci sono vari modelli per garantire stabilità. E parlando delle riforme istituzionali ha aggiunto: "Alla prossima legislatura noi non eleggiamo più 315 senatori", perchè "il Senato non deve più avere una funzione elettiva".
Europa, unioni civili e immigrazione
Renzi tocca anche altri temi, non solo quelli cari alla sinistra. Sull'Europa, ribadisce che non "è il nostro salvatore". Sulle unione civili, Renzi afferma: "Io sono fra quelli più prudenti però il tema delle unioni civili lo metteremo nel patto di coalizione, che piaccia a Giovanardi o no: noi siamo il Pd". E sul tema dell'immigrazione aggiunge: "la revisione della Bossi-Fini e l'introduzione dello ius-soli sarà nel patto di coalizione".