MONDO
Primo appuntamento il 29 agosto
Sicurezza, mercato, turismo, ricerca: i dossier d'autunno del Semestre italiano
Nei prossimi mesi l'agenda del Consiglio Ue a presidenza italiana è fitta di impegni. Ecco alcune delle riforme delle quali si discuterà

Sicurezza del mare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti, marchi registrati, turismo, ricerca: dalla fine del mese l’agenda del Semestre italiano è decisamente fitta e sono molti i dossier che saranno sul tavolo del Consiglio Ue. Questi sono giorni di vacanza anche in Europa, ma in autunno si lavorerà su diversi fronti.
Mari sicuri, discussione dal 29 agosto
La strategia per la sicurezza marittima sarà uno dei primi temi affrontati: se ne parlerà già nel Consiglio Affari Generali del 29 agosto. La discussione è iniziata sotto la precedente Presidenza greca e i temi da affrontare sono svariati, dalla criminalità organizzata transfrontaliera alla libera navigazione, dalla circolazione di armi di distruzione di massa alla tutela contro i rischi ambientali. Cinque i cardini del piano di azione: intensificazione dell’azione esterna dell’Ue; sensibilizzazione e sorveglianza e sviluppo delle potenzialità del settore marittimo; protezione delle infrastrutture strategiche; risposta a situazioni di crisi; ricerca e formazione sulla sicurezza marittima. Per l’Italia il tema del mare è inevitabilmente legato anche a quello dell’immigrazione, un’emergenza che ogni giorno riempie le pagine di cronaca dei giornali.
Trasparenza e tracciabilità dei prodotti
Per quanto riguarda la tutela dei consumatori e delle imprese, la Commissione europea, il Consiglio Ue ed il Parlamento europeo stanno preparando delle nuove norme sulla sicurezza dei prodotti non alimentari. L’intento è aumentare la protezione della salute e della sicurezza delle persone e dell’ambiente, semplificando parallelamente una normativa che al momento è piuttosto frammentata. Si punta ad aumentare la tracciabilità e il controllo della catena di approvvigionamento, oltre a perfezionare il funzionamento del RAPEX, il sistema di allerta rapido tra i Paesi membri che segnala la presenza di prodotti dannosi. Il Parlamento Ue si è già dichiarato favorevole in prima lettura a un testo della Commissione. Il Consiglio Ue dovrà esprimere la propria posizione e ne potrebbe discutere nel Consiglio Competitività del 25 e 26 settembre.
Marchi registrati, riforma in arrivo
Il Consiglio Competitività di fine settembre potrebbe affrontare anche un altro tema di rilievo per le imprese: la registrazione dei marchi. La Presidenza italiana ha avuto il mandato dalla Commissione per trovare un accordo tra il Consiglio Ue e l’Europarlamento sulla revisione delle norme attuali. L’intento è abbattere i costi per la registrazione di un marchio, velocizzare i tempi delle procedure, garantire maggiore certezza del diritto, potenziare l’armonizzazione delle regole tra i Paesi membri. La questione non è secondaria: le industrie ad alta intensità di “trade mark” generano più di un terzo del Pil della Ue e più di un quinto dei posti di lavoro.
Turismo: diritti per i consumatori, opportunità per le imprese
Il mercato dei viaggi si è profondamente modificato negli ultimi anni, in particolare con la diffusione di internet. La revisione delle regole europee nel settore turistico è al centro di una riforma proposta dalla Commissione che il Consiglio Competitività discuterà a settembre. Il testo intende rafforzare ulteriormente i diritti dei consumatori aumentando la trasparenza e la protezione nel caso in cui qualcosa vada storto. Per quando riguarda le imprese, si cerca di eliminare i requisiti informativi che non sono più attuali. Le nuove condizioni previste intendono favorire un contesto equo in cui le PMI possano trarre maggiore vantaggio rispetto ai grandi operatori turistici. Inoltre, eliminando gli ostacoli agli scambi transfrontalieri, si potranno aprire maggiori opportunità per chi vorrà espandere la propria attività in diversi Stati membri.
Ricerca: obiettivo attrarre talenti
Mentre altri Paesi del mondo fanno molto per richiamare i talenti stranieri migliori, nell’Ue le barriere burocratiche spesso sono di ostacolo, a partire dalle norme per ottenere un visto o un permesso di soggiorno. Abbatterle e trasformare l’Unione Europea in un polo d’attrazione per studenti e ricercatori di tutto il mondo è un obiettivo ambizioso ma da perseguire, dato che molti Statii membri faticano a individuare figure che possano ricoprire posizioni lavorative altamente qualificate. Il Consiglio Giustizia e Affari ne discuterà dal 9 ottobre.
Mari sicuri, discussione dal 29 agosto
La strategia per la sicurezza marittima sarà uno dei primi temi affrontati: se ne parlerà già nel Consiglio Affari Generali del 29 agosto. La discussione è iniziata sotto la precedente Presidenza greca e i temi da affrontare sono svariati, dalla criminalità organizzata transfrontaliera alla libera navigazione, dalla circolazione di armi di distruzione di massa alla tutela contro i rischi ambientali. Cinque i cardini del piano di azione: intensificazione dell’azione esterna dell’Ue; sensibilizzazione e sorveglianza e sviluppo delle potenzialità del settore marittimo; protezione delle infrastrutture strategiche; risposta a situazioni di crisi; ricerca e formazione sulla sicurezza marittima. Per l’Italia il tema del mare è inevitabilmente legato anche a quello dell’immigrazione, un’emergenza che ogni giorno riempie le pagine di cronaca dei giornali.
Trasparenza e tracciabilità dei prodotti
Per quanto riguarda la tutela dei consumatori e delle imprese, la Commissione europea, il Consiglio Ue ed il Parlamento europeo stanno preparando delle nuove norme sulla sicurezza dei prodotti non alimentari. L’intento è aumentare la protezione della salute e della sicurezza delle persone e dell’ambiente, semplificando parallelamente una normativa che al momento è piuttosto frammentata. Si punta ad aumentare la tracciabilità e il controllo della catena di approvvigionamento, oltre a perfezionare il funzionamento del RAPEX, il sistema di allerta rapido tra i Paesi membri che segnala la presenza di prodotti dannosi. Il Parlamento Ue si è già dichiarato favorevole in prima lettura a un testo della Commissione. Il Consiglio Ue dovrà esprimere la propria posizione e ne potrebbe discutere nel Consiglio Competitività del 25 e 26 settembre.
Marchi registrati, riforma in arrivo
Il Consiglio Competitività di fine settembre potrebbe affrontare anche un altro tema di rilievo per le imprese: la registrazione dei marchi. La Presidenza italiana ha avuto il mandato dalla Commissione per trovare un accordo tra il Consiglio Ue e l’Europarlamento sulla revisione delle norme attuali. L’intento è abbattere i costi per la registrazione di un marchio, velocizzare i tempi delle procedure, garantire maggiore certezza del diritto, potenziare l’armonizzazione delle regole tra i Paesi membri. La questione non è secondaria: le industrie ad alta intensità di “trade mark” generano più di un terzo del Pil della Ue e più di un quinto dei posti di lavoro.
Turismo: diritti per i consumatori, opportunità per le imprese
Il mercato dei viaggi si è profondamente modificato negli ultimi anni, in particolare con la diffusione di internet. La revisione delle regole europee nel settore turistico è al centro di una riforma proposta dalla Commissione che il Consiglio Competitività discuterà a settembre. Il testo intende rafforzare ulteriormente i diritti dei consumatori aumentando la trasparenza e la protezione nel caso in cui qualcosa vada storto. Per quando riguarda le imprese, si cerca di eliminare i requisiti informativi che non sono più attuali. Le nuove condizioni previste intendono favorire un contesto equo in cui le PMI possano trarre maggiore vantaggio rispetto ai grandi operatori turistici. Inoltre, eliminando gli ostacoli agli scambi transfrontalieri, si potranno aprire maggiori opportunità per chi vorrà espandere la propria attività in diversi Stati membri.
Ricerca: obiettivo attrarre talenti
Mentre altri Paesi del mondo fanno molto per richiamare i talenti stranieri migliori, nell’Ue le barriere burocratiche spesso sono di ostacolo, a partire dalle norme per ottenere un visto o un permesso di soggiorno. Abbatterle e trasformare l’Unione Europea in un polo d’attrazione per studenti e ricercatori di tutto il mondo è un obiettivo ambizioso ma da perseguire, dato che molti Statii membri faticano a individuare figure che possano ricoprire posizioni lavorative altamente qualificate. Il Consiglio Giustizia e Affari ne discuterà dal 9 ottobre.