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SPORT

Sesta tappa con arrivo in salita

Giro d'Italia. Capolavoro di Wellens a Roccaraso. Dumoulin difende benissimo la maglia rosa

Grande azione del belga che partecipa alla fuga e si fa in solitaria quasi tutta l'ultima ascesa. L'olandese risponde a Nibali e lo stacca negli ultimi chilometri. In classifica aumenta il suo vantaggio 

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di Mauro Caputi
Una quindicina di chilometri di salita in solitaria dopo quasi 100 km di fuga in gruppo per il capolavoro di Tim Wellens che si prende il primo arrivo in salita del Giro. Il belga trionfa nella sesta tappa, da Ponte a Roccaraso, 157 km che si riassumono nella salita finale: 17 km con pendenza media al 7% e punte al 12%. Un grande segnale lo dà Tom Dumoulin, che contrattacca negli ultimi chilometri e si tiene stretta, incrementando i vantaggi, la maglia rosa. Delusione per Nibali, la cui zampata si rivela un boomerang.

Tappa interessante anche prima dell'asperità di Roccaraso. Fuga a tre dopo 20 km. Zhupa, Bisolti e Kolobnev affrontano in testa la Bocca della Selva (gpm di seconda categoria). Sulla discesa l'albanese prova l'allungo, l'italiano resiste, il russo si perde. Dal gruppo parte un contrattacco con Wellens, Didier e Ligthart che agganciano i due al comando e formano una pattuglia che raggiunge anche gli 8' di margine. All'attacco della salita Ligthart, terminato il lavoro per Wellens, si sfila. Il belga scaglia l'allungo e parte in solitaria. Nel gruppo maglia rosa l'Astana si muove compatta attorno a Nibali e da il via libera a Fuglsang. Siutsou si porta sulla sua ruota del danese, che intanto indossa la maglia rosa virtuale per qualche chilometro. Ai -4, mentre ormai il successo di Wellens è delineato, Nibali prova lo spunto. Qualche istante di riflessione, poi dal gruppo parte proprio la maglia rosa, che si trascina Zakarin e Pozzovivo. L'olandese raggiunge Fuglsang ma rinuncia alla volata per il secondo posto, che va al danese con 1'19" di distacco. Terzo Zakarin, poi Dumoulin.

Il messaggio alla carovana, in particolare a Nibali, lo ha comunque dato. Dumoulin rafforza il primato nella classifica che muta inseguitori. Dietro di lui, a 26" c'è Fuglsang. Terzo Ilnur Zakarin a 28", quindi Jugels a 35". Nibali perde 27" ed è ora nono a 47".