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ITALIA

Nubifragio nel Foggiano

Maltempo, rientrano gli sfollati nel Gargano. Trovata l'auto del ragazzo disperso

Il giovane di 24 anni era uscito mercoledì in auto diretto nella sua masseria a Carpino

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Si sta lentamente tornando alla normalità a San Marco in Lamis (Foggia) dopo l'ondata di maltempo che, nei giorni scorsi, ha colpito il centro garganico. Ieri notte 110 persone, che erano state evacuate per precauzione dalle loro abitazioni, sono tornate a dormire nei loro letti. Una quarantina, invece, quelle che potrebbero tornare a casa entro la giornata, sempre se le condizioni del tempo non peggiorino.

Trovata l'auto del giovane disperso
E' stata trovata quasi completamente coperta di fango la Renault Clio di Antonio Facenna, il ragazzo di 24 anni di Vico del Gargano (Foggia) disperso da ieri dopo che si era recato nella sua masseria di Carpino per vedere se vi fossero problemi ai suoi animali dopo il nubifragio. L'auto di Antonio Facenna è stata avvistata in un canale di scolo in località 'CoppaRossa', nei pressi del Lago di Varano. 

L'allarme della Coldiretti
"Quest'estate - dice la sezione regionale dell'organizzazione, in una nota - è caduto fino al 150% di pioggia in più nella provincia di Foggia che ha messo a rischio la stabilità idrogeologica di ampie aree della Capitanata e del Gargano". L'analisi è stata fatta rispetto alla media di riferimento del periodo 1971-2000 dell' Isac-Cnr. "L'anomalia del clima - prosegue Coldiretti - si è abbattuta su un territorio fragile con il 78% dei comuni pugliesi che ha parte della superficie a rischio per frane e alluvioni e di questi 35 si trovano proprio nella provincia di Foggia. Siamo di fronte ai pericolosi effetti di una estate pazza con la caduta eccezionale di pioggia che si è manifestata anche con eventi estremi particolarmente violenti come nubifragi, trombe d'aria e bombe d'acqua".

Oltre 6300 i comuni a rischio idrogeologico  
In Italia, precisa la Coldiretti, sono 6.633 i comuni in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico (l'82% del totale) con più di 5 milioni di cittadini che ogni giorno vivono o lavorano in aree considerate a rischio frane ed alluvioni. "A questa situazione - conclude Coldiretti - non è certamente estraneo il fatto che ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento".