ITALIA
La testimonianza
Naufragio, il racconto di un sopravvissuto: "A bordo donne e bambini. Molti chiusi nelle stive"
Ascoltato subito come testimone, il profugo di origini bengalesi è stato portato all'ospedale di Catania: "C'erano anche 200 donne"

"A bordo eravamo 950, c'erano 40-50 bambini e circa duecento donne". Lo ha riferito alla Procura di Catania il sopravvissuto del naufragio avvenuto a largo della Libia, che è stato portato in ospedale. L'uomo è originario del Bangladesh. Il migrante è ricoverato all'ospedale Cannizzaro di Catania ed è stato sentito dalla polizia su delega della Procura di Catania. Alla squadra mobile ha detto che il peschereccio è partito da un porto libico a cinquanra chilometri da Tripoli. A bordo c'erano circa 950 persone, compresi cinquanta bambini e duecento donne. I migranti provenivano da Algeria, Egitto, Somalia, Nigeria, Senegal, Mali, Zambia, Bangladesh e Ghana.
"Molti migranti chiusi nei livelli inferiori"
Secondo quanto riferito dal sopravvissuto che è stato sentito in qualità di testimone, alla partenza molti migranti sarebbero stati chiusi nei livelli inferiori della barca e i trafficanti avrebbero chiuso i portelloni impedendone l'uscita. "Molti migranti sono stati chiusi nei livelli inferiori della barca". Alla partenza, "i trafficanti hanno chiuso i portelloni impedendogli di uscire".
"Molti migranti chiusi nei livelli inferiori"
Secondo quanto riferito dal sopravvissuto che è stato sentito in qualità di testimone, alla partenza molti migranti sarebbero stati chiusi nei livelli inferiori della barca e i trafficanti avrebbero chiuso i portelloni impedendone l'uscita. "Molti migranti sono stati chiusi nei livelli inferiori della barca". Alla partenza, "i trafficanti hanno chiuso i portelloni impedendogli di uscire".