ECONOMIA
Il sondaggio
Quasi un italiano su due è spaventato dallo spread
Nonostante la grande copertura mediatica, quasi unmilione e mezzo di italiani non sa cosa sia lo spread, ovvero il differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi

Più di 19 milioni di italiani, il 44,4% del totale, si dichiarano spaventati dallo spread e dagli effetti che questo può avere sulle proprie finanze. L’indagine, condotta per conto di Facile.it e Mutui.it dall’istituto di ricerca mUp Research su un campione rappresentativo della popolazione adulta, ha evidenziato come ad essere più preoccupati siano i residenti nel Sud e nelle isole e chi ha un’età compresa fra i 35 ed i 54 anni.
Curioso notare come quasi 1,5 milioni di italiani (3,3%), nonostante il grande battage mediatico degli ultimi mesi, dichiarino di non sapere cosa sia lo spread. Il dato sale al 6% se si considera il solo campione dei residenti nel Nord est e addirittura al 7,3% fra gli italiani la cui età è compresa tra i 18 ed i 34 anni.
La mappa della preoccupazione
"Se chi ha già un mutuo può stare tranquillo» - spiega Ivano Cresto, Responsabile mutui di Facile.it - «chi si trova a chiederlo oggi ha davanti a sé una situazione molto differente. Sebbene la correlazione tra spread Btp-Bund e mutui non sia immediata e diretta, nel medio e lungo periodo un valore elevato del differenziale spinge verso l’alto lo spread - questa volta bancario - applicato dagli istituti di credito ai nuovi finanziamenti, aumentando il costo per il cliente. Il primo impatto si è iniziato a sentire ad ottobre, quando i tassi finali offerti da un buon numero di banche sono aumentati fra lo 0,10% e lo 0,30%. Tale aumento, sebbene lasci ancora tassi molto competitivi, su un piano di restituzione ventennale o magari ancora più lungo, si traduce in una differenza di migliaia di euro di interessi da pagare. Molti lo hanno già visto e questo spiega la loro preoccupazione".
Al Sud i piu preoccupati
Ad essere più preoccupati dalle possibili conseguenze dell’andamento dello spread sono i residenti nel Sud e nelle Isole (48,2%), seguiti da chi vive nel Nord Ovest (45,6%), mentre se si suddivide il campione per fasce d’età, i timori maggiori si registrano nella fascia 35-54 anni (47,3%); dato assolutamente comprensibile visto che è in questo periodo della vita che, soprattutto, si è responsabili delle economie familiari. Segmentando invece per genere, si dichiara preoccupato il 47,4% del campione maschile ed il 41,5% di quello femminile.
Lo spread, questo sconosciuto
Nonostante siano protagonisti da mesi delle cronache, lo spread e il suo significato risultano ancora sconosciuti a molti. Scorrendo i dati dell’indagine si scopre infatti che quasi 1.5 milioni di individui dichiarano di non sapere cosa sia lo spread, ovvero il differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. Ad ignorare il significato (e le possibili conseguenze) dello spread sono soprattutto i giovani.
Curioso notare come quasi 1,5 milioni di italiani (3,3%), nonostante il grande battage mediatico degli ultimi mesi, dichiarino di non sapere cosa sia lo spread. Il dato sale al 6% se si considera il solo campione dei residenti nel Nord est e addirittura al 7,3% fra gli italiani la cui età è compresa tra i 18 ed i 34 anni.
La mappa della preoccupazione
"Se chi ha già un mutuo può stare tranquillo» - spiega Ivano Cresto, Responsabile mutui di Facile.it - «chi si trova a chiederlo oggi ha davanti a sé una situazione molto differente. Sebbene la correlazione tra spread Btp-Bund e mutui non sia immediata e diretta, nel medio e lungo periodo un valore elevato del differenziale spinge verso l’alto lo spread - questa volta bancario - applicato dagli istituti di credito ai nuovi finanziamenti, aumentando il costo per il cliente. Il primo impatto si è iniziato a sentire ad ottobre, quando i tassi finali offerti da un buon numero di banche sono aumentati fra lo 0,10% e lo 0,30%. Tale aumento, sebbene lasci ancora tassi molto competitivi, su un piano di restituzione ventennale o magari ancora più lungo, si traduce in una differenza di migliaia di euro di interessi da pagare. Molti lo hanno già visto e questo spiega la loro preoccupazione".
Al Sud i piu preoccupati
Ad essere più preoccupati dalle possibili conseguenze dell’andamento dello spread sono i residenti nel Sud e nelle Isole (48,2%), seguiti da chi vive nel Nord Ovest (45,6%), mentre se si suddivide il campione per fasce d’età, i timori maggiori si registrano nella fascia 35-54 anni (47,3%); dato assolutamente comprensibile visto che è in questo periodo della vita che, soprattutto, si è responsabili delle economie familiari. Segmentando invece per genere, si dichiara preoccupato il 47,4% del campione maschile ed il 41,5% di quello femminile.
Lo spread, questo sconosciuto
Nonostante siano protagonisti da mesi delle cronache, lo spread e il suo significato risultano ancora sconosciuti a molti. Scorrendo i dati dell’indagine si scopre infatti che quasi 1.5 milioni di individui dichiarano di non sapere cosa sia lo spread, ovvero il differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. Ad ignorare il significato (e le possibili conseguenze) dello spread sono soprattutto i giovani.