SPORT
Lo scontro
Spalletti: mi dispiace per Totti ma ci sono ruoli da rispettare
Il tecnico della Roma: "Non voglio alcun duello, voglio solo il bene della squadra. Ma siccome sono stato chiamato a raddrizzare una situazione, non posso concedergli nulla. Non posso tollerare che lui parli con la stampa e dica quello che vuole"

Dopo i fischi all'Olimpico e la vittoria travolgente con il Palermo, Luciano Spalletti risponde alle critiche sul caso Totti. "Ho avvertito dopo la società di questa decisione" di non convocare il capitano della Roma contro il Palermo. "Ho provato grande dispiacere nel pensare a questa soluzione ma ci sono ruoli e regole da rispettare. Mi hanno chiamato perché la situazione non funzionava e quindi devo state ancora più attento a certi particolari. A me dispiace, io non voglio alcun duello, voglio solo il bene della squadra".
Il tecnico della Roma ha parlato anche del possibile rinnovo del numero 10 giallorosso: "Fin dal giorno della mia presentazione toccai il tema senza che mi fosse chiesto, spiegando che io non voglio entrarci. Francesco è giusto che faccia ciò che vuole. Io gli ho messo a disposizione qualsiasi ruolo, vuoi fare il Giggs? Si sieda vicino a me in panchina. Vuoi fare il Nedved? Preferisci fare ancora il calciatore? Fai il calciatore. Ma siccome sono stato chiamato a raddrizzare una situazione, non posso concedergli nulla. Non posso tollerare che lui parli con la stampa e dica quello che vuole. E gli altri? Se ognuno comincia così...".
Spalletti ha riconosciuto che "in allenamento negli ultimi tempi sta lavorando bene e molto, contribuendo a far salire il ritmo perché il piede è sempre quello. La società sa che qualunque cosa Francesco chieda io sono dalla sua parte. Con assoluto rispetto per la storia di un campione. Ma ora bisogna fare delle scelte. Se continua così qualche partita glielo farò giocare. Questa sera c'era il contesto per metterlo in campo, anche per capire cosa è ancora in grado di dare".
Il tecnico della Roma ha parlato anche del possibile rinnovo del numero 10 giallorosso: "Fin dal giorno della mia presentazione toccai il tema senza che mi fosse chiesto, spiegando che io non voglio entrarci. Francesco è giusto che faccia ciò che vuole. Io gli ho messo a disposizione qualsiasi ruolo, vuoi fare il Giggs? Si sieda vicino a me in panchina. Vuoi fare il Nedved? Preferisci fare ancora il calciatore? Fai il calciatore. Ma siccome sono stato chiamato a raddrizzare una situazione, non posso concedergli nulla. Non posso tollerare che lui parli con la stampa e dica quello che vuole. E gli altri? Se ognuno comincia così...".
Spalletti ha riconosciuto che "in allenamento negli ultimi tempi sta lavorando bene e molto, contribuendo a far salire il ritmo perché il piede è sempre quello. La società sa che qualunque cosa Francesco chieda io sono dalla sua parte. Con assoluto rispetto per la storia di un campione. Ma ora bisogna fare delle scelte. Se continua così qualche partita glielo farò giocare. Questa sera c'era il contesto per metterlo in campo, anche per capire cosa è ancora in grado di dare".