SPORT
Parla il procuratore
Calcio, Branchini: Ancelotti non interessato alla panchina della Nazionale. Tavecchio: non dormo più
Ancelotti, Allegri e Spalletti: pioggia di 'no' alla panchina della Nazionale. E Tavecchio 'piange'

La panchina della Nazionale di calcio sta diventando un problema: tutti i papabili si sfilano e declinano gli inviti più o meno diretti.
"Carlo Ancelotti non allenerà la Nazionale, per ora. In questo momento ha altri obiettivi ed altre intenzioni", dice il procuratore Branchini ai microfoni di Radio Deejay. E Ancelotti sarebbe la scelta numero uno del presidente federale Carlo Tavecchio. "Non vuole mancare di rispetto a nessuno ma in questo momento non è interessato", ha spiegato Branchini.
"Nazionale? Assolutamente no - aveva già detto l'allentaore della Juventus Allegri - è una mia ambizione ma non ora. Ho un contratto con la Juventus, sto bene qui e devo costruire il futuro in bianconero. Ne riparleremo tra qualche anno se me ne daranno la possibilità. Se devo prendere una decisione la prenderò nelle sede opportune. Ci sono cose che vanno e che non vanno. Ciascuno di noi è nato per fare e non per chiacchierare".
E arriva anche il 'no' del'allenatore dell'Inter, Spalletti: "Mi piacerebbe guidare la Nazionale ma per adesso voglio lavorare per l'Inter. Vedo bene Ancelotti, è il numero uno, ha carisma e consenso da parte di tutti. Poi ce ne sono altri ma serve mirare al meglio e lui lo è. Io sono un addetto ai lavori e più che criticare gli altri devo assumermi delle responsabilità - aggiunge - una piccola parte nel movimento la occupo anch'io. Devo creare presupposti per contribuire a generare un calcio di maggior qualità. Vediamo le prossime uscite della Federazione. Nessuno si aspettava quel che è successo. Nessuno gioca a nascondino. Il colpevole non è solo Ventura e bisogna uscire allo scoperto".
Intanto Tavecchio si dispera: "La debacle è tecnica. La scelta tecnica sbagliata della formazione", dice commosso nell'anticipazione di un'intervista a Le iene a proposito della mancata qualificazione dell'Italia ai mondiali di calcio. "Si, l'allenatore l'ho scelto io - prosegue - sono 4 giorni che non dormo. Abbiamo giocato male, contro gente alta quasi un metro e novanta che dovevamo aggirare con i piccoletti, che invece stavano in panchina".
"Carlo Ancelotti non allenerà la Nazionale, per ora. In questo momento ha altri obiettivi ed altre intenzioni", dice il procuratore Branchini ai microfoni di Radio Deejay. E Ancelotti sarebbe la scelta numero uno del presidente federale Carlo Tavecchio. "Non vuole mancare di rispetto a nessuno ma in questo momento non è interessato", ha spiegato Branchini.
"Nazionale? Assolutamente no - aveva già detto l'allentaore della Juventus Allegri - è una mia ambizione ma non ora. Ho un contratto con la Juventus, sto bene qui e devo costruire il futuro in bianconero. Ne riparleremo tra qualche anno se me ne daranno la possibilità. Se devo prendere una decisione la prenderò nelle sede opportune. Ci sono cose che vanno e che non vanno. Ciascuno di noi è nato per fare e non per chiacchierare".
E arriva anche il 'no' del'allenatore dell'Inter, Spalletti: "Mi piacerebbe guidare la Nazionale ma per adesso voglio lavorare per l'Inter. Vedo bene Ancelotti, è il numero uno, ha carisma e consenso da parte di tutti. Poi ce ne sono altri ma serve mirare al meglio e lui lo è. Io sono un addetto ai lavori e più che criticare gli altri devo assumermi delle responsabilità - aggiunge - una piccola parte nel movimento la occupo anch'io. Devo creare presupposti per contribuire a generare un calcio di maggior qualità. Vediamo le prossime uscite della Federazione. Nessuno si aspettava quel che è successo. Nessuno gioca a nascondino. Il colpevole non è solo Ventura e bisogna uscire allo scoperto".
Intanto Tavecchio si dispera: "La debacle è tecnica. La scelta tecnica sbagliata della formazione", dice commosso nell'anticipazione di un'intervista a Le iene a proposito della mancata qualificazione dell'Italia ai mondiali di calcio. "Si, l'allenatore l'ho scelto io - prosegue - sono 4 giorni che non dormo. Abbiamo giocato male, contro gente alta quasi un metro e novanta che dovevamo aggirare con i piccoletti, che invece stavano in panchina".