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ECONOMIA

La Fed non convince le borse tranne Milano: Ftse Mib + 0,72%

In discesa lo spread tra il Btp e il Bund tedesco a 106 punti base rispetto ai 111 di ieri sera. Quello fra i titoli greci e tedeschi è invece salito ai massimi a 1100 punti base.

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di Riccardo Venchiarutti
Via il termine pazienza ma la politica della Fed non cambierà  di colpo. Nell'atteso discorso di ieri sera, Janet Yellen, presidente della Banca centrale americana ha lasciato intendere che l'atteso rialzo dei tassi potrà  esserci da giugno e comunque  solo quando saranno registrati "ulteriori miglioramenti nel mercato del lavoro e l'obiettivo del 2 per cento di inflazione potrà  essere raggiunto".

Un discorso che lascia perplessi i mercati con l'eccezione di Piazza Affari: la borsa milanese sale dello 0,72% trascinata dai bancari, da Pirelli (su voci di investitori cinesi) ed Eni.

Parigi cede lo 0,33% Londra + 0,05% e Francoforte lo 0,70%. Debole anche il Dow Jones.

Le dichiarazioni della Fed hanno avuto il loro maggior impatto sul fronte valutario: Yellen in versione 'colomba' ha fatto scendere il corso del dollaro nell'immediato, poi però è risalito riportando l'euro sotto quota 1,07. In discesa lo spread tra il Btp e il Bund tedesco a 106 punti base rispetto ai 111 di ieri sera. Quello fra i titoli greci e tedeschi è invece salito ai massimi a 1100 punti base.

(aggiornamento delle 15.40)