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MONDO

Almeno 30 i morti accertati

Rogo a Londra, confermata la morte dei due giovani italiani Gloria e Marco

La conferma ufficiale arriva dal legale della famiglia Trevisan, contattato dalla Farnesina: "Ora si spengano micrifono e telecamere, rispettare il dolore delle due famiglie" 

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Arriva la conferma ufficiale della morte di Gloria Trevisan e del fidanzato, Marco Gottardi, nel rogo della Grenfell Tower a Londra. A comunicarla è la legale della famiglia Trevisan, contattata dalla Farnesina, che ora chiede di rispettare il dolore delle famiglie dei due giovani veneti.
 
Non tutti i corpi saranno identificati
Non tutte le vittime dell'incendio della Grenfell Tower di Londra potranno essere identificate. Lo ha spiegato il capo della polizia della città, Stuart Cundy, mentre i soccorritori non sperano più di trovare persone ancora in vita, fra le decine considerate ancora disperse. Fino a ora, il numero dei morti accertati è almeno 30 (secondo l'ultimo bilancio della polizia), sei dei quali sono stati identificati. La speranza è che "non si arrivi alle tre cifre", ha precisato Cundy, spiegando anche che "c'è tristemente il rischio che non saremo in grado di identificare tutte le vittime". "L'edificio è in condizioni pericolose" ha aggiunto in una conferenza stampa, nel corso della quale ha chiarito che la polizia fornirà soltanto dati dei quali è assolutamente certa.

Una tragedia, dunque, dai contorni ancora incerti ma sempre più spaventosi. Un evento che rimarrà a lungo nella memoria dei londinesi, e non solo, come uno dei peggiori disastri degli ultimi decenni, che quasi certamente si poteva evitare.

Esperti diedero l'allarme già un anno fa su rivestimento
E sii susseguono ora le analisi e le rivelazioni sulle cause dell'incendio. Uno degli elementi sui quali si sta più puntando il dito è quello dei pannelli isolanti che sono stati collocati attorno alla copertura della torre e che avrebbero amplificato le fiamme. Il Guardian, in particolare, sostiene oggi che già un anno fa esperti di sicurezza avevano lanciato l'allarme su questo elemento. In un rapporto, il Building Research Establishment, un organismo tecnico che lavora per il Dipartimento delle comunità e degli enti locali, aveva spiegato che i tentativi di aumentare l'efficienza energetica di questi edifici avvolgendoli in pannelli isolanti stava "accrescendo il volume di materiali potenzialmente combustibili che vengono utilizzati". Diversi esperti di sicurezza hanno notato come il rivestimento della Grenfell Tower possa aver contribuito a trasmettere le fiamme. Altri, invece, stanno puntando il dito contro i tubi del gas installati recentemente dalla National Grid e che non sarebbero stati isolati con materiali ignifughi, nonostante le rassicurazioni.



Elisabetta e William sul luogo del disastro
La regina Elisabetta è stata questa mattina alla Grenfell Tower, il grattacielo andato a fuoco a Kensington, per visitare la scena del rogo. Elisabetta ha incontrato i soccorritori e i volontari, oltre alle famiglie delle vittime. Al fianco della regina Elisabetta nel corso di tutta la visita è rimasto il nipote William, Duca di Cambridge. Insieme hanno incontrato i vigili del fuoco e i volontari del servizio di sicurezza, i residenti e la comunità. Elisabetta ha elogiato "il coraggio" dei soccorritori che hanno affrontato il fuoco e "l'incredibile generosità" delle tante persone che stanno aiutando i feriti e le loro famiglie.



May dai feriti in ospedale
E dopo la pioggia di critiche, la premier si è recata stamattina in ospedale per fare visita ad alcuni dei feriti nell'incendio. La polemica è scoppiata ieri dopo che May, in sopralluogo alla Grenfell Tower, non ha incontrato gli inquilini superstiti e la comunità locale, a differenza di quanto fatto dal leader laburista Jeremy Corbyn e dal sindaco Sadiq Khan (e oggi anche dalla regina e dal principe William). May presiederà più tardi una riunione interministeriale dedicata alle misure da prendere in seguito alla tragedia, sulla scorta dell'inchiesta annunciata ieri: "Questa terribile tragedia va indagata in modo adeguato", ha detto riferendosi alle polemiche e agli interrogativi che montano sulla sicurezza della torre e di altri edifici simili, nonchè sulla mancata prevenzione. May ha anche garantito che decine di famiglie rimaste senza un tetto a causa della sciagura saranno "rialloggiate a Londra" con l'aiuto delle autorità. Ma, soprattutto, ha cercato di rassicurare sulla volontà di affrontare le molte questioni irrisolte che l'episodio ripropone e le denunce che restano inevase da anni. "La gente adesso vuole risposte - ha ammesso - e ha assolutamente ragione di volerle". "E' per questo che oggi ho ordinato un'inchiesta pubblica, a tutto campo, su questo disastro", ha insistito. "Dobbiamo capire - ha concluso Theresa May - cosa sia accaduto, dobbiamo avere una spiegazione su questo. Lo dobbiamo alle famiglie, alle persone che hanno perso i loro cari, a chi ha perduto degli amici o la casa in cui viveva".




La drammatica testimonianza del padre di Gottardi
"Stamattina io e mia moglie dovevamo partire per una breve vacanza. Alle 3.45 mi ha chiamato la madre di Gloria per dirmi che la figlia l'aveva contattata spiegandole che c'era questo incendio nel grattacielo dove i ragazzi vivevano", dice Giannino Gottardi, padre di Marco. "Ci siamo subito messi in contatto con Marco, che minimizzava l'accaduto. Penso facesse così per tranquillizzare Gloria e anche mia moglie". "Ci sono state una serie di telefonate convulse, nelle quali - sottolinea - continuava a garantirci che i soccorsi stavano arrivando e che la situazione si poteva
risolvere".  "Alle 4.07 - conclude - c'è stato l'ultimo drammatico contatto nel quale ci ha informati che il loro appartamento era invaso dal fumo e che la situazione diventava di emergenza. Da quell'istante non abbiamo avuto più alcun contatto e il telefono non era più raggiungibile". L'uomo racconta poi che il figlio e la ragazza "erano a Londra dai primi di marzo. Si erano conosciuti alla facoltà di Architettura, poi avevano deciso di trasferirsi per perfezionare la lingua. Lavoravano in due studi di architetti diversi. Era tutto bello, vivevano in un bell'appartamento dove siamo anche andati a trovarli. Si volevano bene...", spiega.

Grattacielo costruito negli anni '70. In corso ristrutturazione
Il grattacielo Grenfell Tower è stato costruito nel 1974. Si trova nel quartiere di North Kensigton, nell'ovest della capitale. Ospita 120 alloggi ripartiti su 24 piani. La torre, da cui si alza ancora una colonna di fumo nel pomeriggio, è completamente calcinata. L'immobile è di proprietà del municipio di Kensington e Chelsea ed è gestito dalla Kensington and Chelsea Tenant Management Organisation, la struttura che amministra tutti gli alloggi popolari del quartiere londinese. A maggio 2016 si era conclusa un'opera di ristrutturazione da 8,6 milioni di sterline (9,8 milioni di euro). L'impresa Rydon, incaricata dei lavori, ha garantito che la ristrutturazione "risponde a tutte le esigenze in termini di normativa antincendio, sicurezza e costruzione". Ma il comitato di quatiere aveva da tempo denunciato la mancanza di sicurezza "che solo una catastrofe potrà dimostrare".  L'inchiesta servirà per capire se e quale impatto abbiano avuto sulla sicurezza i lavori di risistemazione condotti sull'edificio, in particolare la pericolosità dei rivestimenti di materiale plastico.