MONDO
Piemonte
Torino, il Papa rientra in Vaticano. Storico incontro con i Valdesi
Conclusa la visita di due giorni. In mattinata Francesco ha visitato il Tempio dei Valdesi. Prima volta per un Pontefice
Papa Francesco ha lasciato Torino a bordo del Falcon 900 che lo ha riportato in Vaticano. A salutarlo sulla pista dell'aeroporto di Caselle i vertici delle istituzioni locali: il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il sindaco e il prefetto di Torino, Piero Fassino e Paola Basilone. Dopo essere salito sulla scaletta, il pontefice si è ancora voltato e ha rivolto ai presenti un saluto con la mano. L'ultimo atto di una giornata storica.
Bergoglio alle 9 ha varcato il portone del Tempio Valdese. La prima volta di un pontefice nel luogo di culto dei 'figli' di Valdo. Ma entreranno nei libri di storia soprattutto le parole di Francesco. "Da parte della Chiesa Cattolica vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani - ha scandito il capo della Chiesa cattolica - che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!". Un 'mea culpa' che fa commuovere i discendenti di quel piccolo popolo italiano, per secoli relegato nelle valli 'valdesi' del Piemonte, chiamate così proprio per la loro presenza quasi come in un ghetto; popolo considerato eretico, e anche perseguitato per avere scelto un'altra via per annunciare il Vangelo.
L'incontro storico è stato poi seguito invece da un momento strettamente privato er il Papa. quello con i suoi parenti piemontesi, per i quali ha celebrato la Messa e condiviso il pranzo. "Sono sei cugini carnali con le proprie famiglie, una trentina di persone in tutto" ha riferito il vice direttore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini. Il pranzo, che si è tenuto in Arcivescovado, si è concluso con un arrivederci e un invito: "Ci ha chiesto di pregare per lui e ci ha invitato ad andare a trovarlo in Vaticano, a preparargli la bagna càuda, di cui è golosissimo. Prima o poi dovremmo farlo davvero..." ha detto uno dei suoi cugini.
Insieme ai parenti, in Arcivescovado, il Papa ha incontrato un gruppo di venti migranti. "E' stato un momento molto toccante, ha voluto parlare con ciascuno, uno per uno, sentire le loro storie. Un'attenzione molto bella" ha riferito Sergio Durando di Migrantes Torino. "Qualcuno di loro lo ha ringraziato, qualcuno ha chiesto una benedizione, altri hanno raccontato la loro situazione", racconta ancora l'operatore. Il gruppo era composto da venti persone, la maggior parte giovani, uomini, e provenienti dall'Africa. Le donne erano due. Nel gruppo anche una famiglia georgiana, papà, mamma e due figlie, di cui una di due mesi nata in Italia.
Bergoglio alle 9 ha varcato il portone del Tempio Valdese. La prima volta di un pontefice nel luogo di culto dei 'figli' di Valdo. Ma entreranno nei libri di storia soprattutto le parole di Francesco. "Da parte della Chiesa Cattolica vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani - ha scandito il capo della Chiesa cattolica - che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!". Un 'mea culpa' che fa commuovere i discendenti di quel piccolo popolo italiano, per secoli relegato nelle valli 'valdesi' del Piemonte, chiamate così proprio per la loro presenza quasi come in un ghetto; popolo considerato eretico, e anche perseguitato per avere scelto un'altra via per annunciare il Vangelo.
L'incontro storico è stato poi seguito invece da un momento strettamente privato er il Papa. quello con i suoi parenti piemontesi, per i quali ha celebrato la Messa e condiviso il pranzo. "Sono sei cugini carnali con le proprie famiglie, una trentina di persone in tutto" ha riferito il vice direttore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini. Il pranzo, che si è tenuto in Arcivescovado, si è concluso con un arrivederci e un invito: "Ci ha chiesto di pregare per lui e ci ha invitato ad andare a trovarlo in Vaticano, a preparargli la bagna càuda, di cui è golosissimo. Prima o poi dovremmo farlo davvero..." ha detto uno dei suoi cugini.
Insieme ai parenti, in Arcivescovado, il Papa ha incontrato un gruppo di venti migranti. "E' stato un momento molto toccante, ha voluto parlare con ciascuno, uno per uno, sentire le loro storie. Un'attenzione molto bella" ha riferito Sergio Durando di Migrantes Torino. "Qualcuno di loro lo ha ringraziato, qualcuno ha chiesto una benedizione, altri hanno raccontato la loro situazione", racconta ancora l'operatore. Il gruppo era composto da venti persone, la maggior parte giovani, uomini, e provenienti dall'Africa. Le donne erano due. Nel gruppo anche una famiglia georgiana, papà, mamma e due figlie, di cui una di due mesi nata in Italia.