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MONDO

Terza Giornata mondiale dei poveri

Papa Francesco: non bisogna seguire chi diffonde allarmi e alimenta la paura dell'altro

Il monito di Papa Francesco: "La paura paralizza il cuore e la mente". Il Pontefice invita anche a non cedere alle facili lusinghe della "carita' ipocrita", solo nella forma ma non nello spirito 

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 I veri cristiani non devono dare ascolto a chi lancia allarmi e diffonde la paura nei confronti degli altri. E' il monito che Papa Francesco lancia durante l'omelia della messa nella basilica di San Pietro in Vaticano, per la celebrazione della terza 'Giornata mondiale dei poveri'.

"Non va seguito - avverte il Pontefice - chi diffonde allarmismi e alimenta la paura dell'altro e del futuro, perché la paura paralizza il cuore e la mente. Eppure - lamenta - quante volte ci lasciamo sedurre dalla fretta di voler sapere tutto e subito, dal prurito della curiosità, dall'ultima notizia eclatante o scandalosa, dai racconti torbidi, dalle urla di chi grida più forte e più arrabbiato, da chi dice 'ora o mai più'. Ma questo non viene da Dio".

Bramosia di pochi, povertà di molti
Oggi "nella smania di correre, di conquistare tutto e subito, dà fastidio chi rimane indietro. Ed è giudicato scarto: quanti anziani, nascituri, persone disabili, poveri ritenuti inutili. Si va di fretta, senza preoccuparsi che le distanze aumentano, che la bramosia di pochi accresce la povertà di molti", ha detto ancora papa Francesco, esortando però la Chiesa a non cedere alle facili lusinghe della "carita' ipocrita", quella che ha le forme della carita', ma non certo lo spirito.

Molte volte, ha detto nel corso della messa per la terza Giornata mondiale dei poveri, "anche nel fare il bene, regna l'ipocrisia dell'io: faccio del bene ma per esser ritenuto bravo; dono, ma per ricevere a mia volta; aiuto, ma per attirarmi l'amicizia di quella persona importante".