MONDO
Oggi atteso il suo discorso al congresso
Panama Papers, Cameron pronto a pubblicare 6 anni di redditi
Il premier britannico ha vuotato il sacco sui Panama Papers e ha spiegato di aver avuto, con la moglie Samantha, 5mila azioni nel Blairmore Investment Trust dal 1997 al gennaio 2010. Intanto la polizia ha perquisito gli uffici dello Studio Mossack Fonseca di El Salvador. Zanetti: scatteranno i controlli del governo italiano

Il premier britannico David Cameron, nell'occhio del ciclone per le ammissioni sui conti offshore nell'ambito dell'inchiesta sui Panama Papers, dovrebbe pubblicare oggi le dichiarazioni dei redditi degli ultimi sei anni, in particolare quelle del 2009-2010, anno in cui ha venduto la sua quota di 30mila sterline nella società del padre, quattro mesi prima di diventare premier. Lo scrive il Telegraph.
L'obiettivo è riconquistare la fiducia dell'elettorato e dei Conservatori davanti ai quali deve parlare oggi in occasione della riunione sulla Brexit.
Cameron sarebbe il primo leader conservatore a pubblicare le sue dichiarazioni dei redditi, una mossa che potrebbe avere un ruolo nella lotta per la leadership del partito nei prossimi mesi.
Cameron ha vuotato il sacco sui Panama Papers, solo dopo circa una settimana di dinieghi e ha spiegato di aver avuto con la moglie Samantha 5mila azioni nel Blairmore Investment Trust dal 1997 al gennaio 2010. La compagnia, fondata negli anni '80, era stata poi spostata in Irlanda nel 2012, due anni dopo che Cameron era diventato Primo ministro. Nei suoi 30 anni di storia, precisava il Guardian qualche giorno fa, il Blairmore "non ha mai pagato un penny di tasse" nel Regno Unito.
Continuano le perquisizioni nella studio legale Mossack & Fonseca a El Salvador
Gli uffici dello studio legale Mossack & Fonseca, al centro dello scandalo mondiale "Panama Papers" che ha svelato la rete di conti offshore, è stato perquisito nella notte a El Salvador. A riferirlo lo stesso procuratore generale che ha partecipato con la Financial Intelligence Units (UIF) al sopralluogo in due diverse sedi. "Circa 20 computer sono stati sequestrati, insieme alla documentazione", secondo quanto precisa lo stesso procuratore generale Douglas Melendez, presente in una delle due azioni.
Panama: un comitato per studiare misure che rafforzino la trasparenza dei sistemi legali
Nel frattempo, il governo panamense non è rimasto fermo. Il presidente del paese latino americano, Juan Carlos Varela, ha annunciato la costituzione di un comitato indipendente di esperti per analizzare le procedure attuali e proporre misure al fine di rafforzare la trasparenza dei sistemi legali e finanziari. Inoltre, la nazione condividerà le misure stabilite, raccomandate dal panel di esperti locali e internazionali, con altri paesi in tutto il mondo.
A proposito di "Panama Papers", Varela ha affermato che le rivelazioni " non sono un problema per il suo paese, ma per "quei molti le cui strutture sono ancora vulnerabili all'essere usate per attività che non sono rivolte al bene comune dei loro cittadini".
Varela ha annunciato anche di aver incaricato il ministro degli Esteri panamense, Isabel De Saint Malo de Alvarado, "di contattare i paesi membri della comunità globale e ribadire la volontà di Panama di tenere colloqui per raggiungere accordi che contribuiscono allo sviluppo economico dei nostri paesi". Parallelamente, l'associazione degli avvocati panamensi esorta il governo a fare causa a chiunque danneggi l'immagine della nazione a seguito del caso Mossack Fonseca.
In particolare si ricorda che "è il momento giusto" affinchè il governo " chieda conto delle responsabilità civili, criminali e diplomatiche a coloro che hanno partecipato agli attacchi internazionali contro il paese". A questo proposito, gli avvocati chiedono che "venga istruita una causa verso tutti i responsabili dell'uso improprio del nome del nostro paese". Inoltre, i legali condannano l'acquisizione illegale delle informazioni rubate dal database dello studio legale.
Presto un incontro tra i ministri delle Finanze di Francia e Panama
Francia e Panama stanno pianificando un incontro tra i due ministri delle finanze per parlare delle tensioni innescate dallo scandalo Panama Papers. Lo ha resto noto proprio il governo panamense con un comunicato. L'incontro si prevede si tenga a Parigi, come proposto dal presidente francese Francois Hollande nel colloquio telefonico con il suo omologo Juan Carlos Varela.
Hollande ha sollecitato Varela ad aiutare le autorità fiscali francesi con le richieste di informazioni relative ai casi Oltrealpe legati al Panama Papers. Martedì scorso, la Francia ha declassato Panama sulla sua lista nera dei paradisi fiscali. Varela ha bollato questa mossa come "sbagliata e inutile", aggiungendo che il suo paese non aveva intenzione di adottare misure di ritorsione.
E' stata la testata tedesca Suddeutsche Zeitung a rilevare il presunto coinvolgimento di un certo numero di ex e attuali leader mondiali per nascondere i propri patrimoni nei paradisi fiscali, utilizzando le informazioni ottenute da un'autenca emorragia di file dello studio Mossack & Fonseca, di Panama, che ha rifiutato di confermare le informazioni contenute nelle fughe di notizie e ha accusato i giornalisti di accesso non autorizzato, perseguibile legalmente.
Zanetti: scatteranno accertamenti da parte del governo italiano
Per tutti gli italiani, comunque, scatteranno accertamenti. Lo ha confermato il viceministro all'Economia Enrico Zanetti spiegando che "chi fosse stato a Panama per nascondere patrimoni e non abbia mai fatto il monitoraggio fiscale nè la Voluntary disclosure, sarà sottoposto ad accertamenti. Le sanzioni sono molto pesanti. Ed è bene che sia così. come Governo stiamo rendendo sempre piu' difficile usare i paradisi fiscali, anche se è impossibile impedirlo del tutto".
L'obiettivo è riconquistare la fiducia dell'elettorato e dei Conservatori davanti ai quali deve parlare oggi in occasione della riunione sulla Brexit.
Cameron sarebbe il primo leader conservatore a pubblicare le sue dichiarazioni dei redditi, una mossa che potrebbe avere un ruolo nella lotta per la leadership del partito nei prossimi mesi.
Cameron ha vuotato il sacco sui Panama Papers, solo dopo circa una settimana di dinieghi e ha spiegato di aver avuto con la moglie Samantha 5mila azioni nel Blairmore Investment Trust dal 1997 al gennaio 2010. La compagnia, fondata negli anni '80, era stata poi spostata in Irlanda nel 2012, due anni dopo che Cameron era diventato Primo ministro. Nei suoi 30 anni di storia, precisava il Guardian qualche giorno fa, il Blairmore "non ha mai pagato un penny di tasse" nel Regno Unito.
Continuano le perquisizioni nella studio legale Mossack & Fonseca a El Salvador
Gli uffici dello studio legale Mossack & Fonseca, al centro dello scandalo mondiale "Panama Papers" che ha svelato la rete di conti offshore, è stato perquisito nella notte a El Salvador. A riferirlo lo stesso procuratore generale che ha partecipato con la Financial Intelligence Units (UIF) al sopralluogo in due diverse sedi. "Circa 20 computer sono stati sequestrati, insieme alla documentazione", secondo quanto precisa lo stesso procuratore generale Douglas Melendez, presente in una delle due azioni.
Panama: un comitato per studiare misure che rafforzino la trasparenza dei sistemi legali
Nel frattempo, il governo panamense non è rimasto fermo. Il presidente del paese latino americano, Juan Carlos Varela, ha annunciato la costituzione di un comitato indipendente di esperti per analizzare le procedure attuali e proporre misure al fine di rafforzare la trasparenza dei sistemi legali e finanziari. Inoltre, la nazione condividerà le misure stabilite, raccomandate dal panel di esperti locali e internazionali, con altri paesi in tutto il mondo.
A proposito di "Panama Papers", Varela ha affermato che le rivelazioni " non sono un problema per il suo paese, ma per "quei molti le cui strutture sono ancora vulnerabili all'essere usate per attività che non sono rivolte al bene comune dei loro cittadini".
Varela ha annunciato anche di aver incaricato il ministro degli Esteri panamense, Isabel De Saint Malo de Alvarado, "di contattare i paesi membri della comunità globale e ribadire la volontà di Panama di tenere colloqui per raggiungere accordi che contribuiscono allo sviluppo economico dei nostri paesi". Parallelamente, l'associazione degli avvocati panamensi esorta il governo a fare causa a chiunque danneggi l'immagine della nazione a seguito del caso Mossack Fonseca.
In particolare si ricorda che "è il momento giusto" affinchè il governo " chieda conto delle responsabilità civili, criminali e diplomatiche a coloro che hanno partecipato agli attacchi internazionali contro il paese". A questo proposito, gli avvocati chiedono che "venga istruita una causa verso tutti i responsabili dell'uso improprio del nome del nostro paese". Inoltre, i legali condannano l'acquisizione illegale delle informazioni rubate dal database dello studio legale.
Presto un incontro tra i ministri delle Finanze di Francia e Panama
Francia e Panama stanno pianificando un incontro tra i due ministri delle finanze per parlare delle tensioni innescate dallo scandalo Panama Papers. Lo ha resto noto proprio il governo panamense con un comunicato. L'incontro si prevede si tenga a Parigi, come proposto dal presidente francese Francois Hollande nel colloquio telefonico con il suo omologo Juan Carlos Varela.
Hollande ha sollecitato Varela ad aiutare le autorità fiscali francesi con le richieste di informazioni relative ai casi Oltrealpe legati al Panama Papers. Martedì scorso, la Francia ha declassato Panama sulla sua lista nera dei paradisi fiscali. Varela ha bollato questa mossa come "sbagliata e inutile", aggiungendo che il suo paese non aveva intenzione di adottare misure di ritorsione.
E' stata la testata tedesca Suddeutsche Zeitung a rilevare il presunto coinvolgimento di un certo numero di ex e attuali leader mondiali per nascondere i propri patrimoni nei paradisi fiscali, utilizzando le informazioni ottenute da un'autenca emorragia di file dello studio Mossack & Fonseca, di Panama, che ha rifiutato di confermare le informazioni contenute nelle fughe di notizie e ha accusato i giornalisti di accesso non autorizzato, perseguibile legalmente.
Zanetti: scatteranno accertamenti da parte del governo italiano
Per tutti gli italiani, comunque, scatteranno accertamenti. Lo ha confermato il viceministro all'Economia Enrico Zanetti spiegando che "chi fosse stato a Panama per nascondere patrimoni e non abbia mai fatto il monitoraggio fiscale nè la Voluntary disclosure, sarà sottoposto ad accertamenti. Le sanzioni sono molto pesanti. Ed è bene che sia così. come Governo stiamo rendendo sempre piu' difficile usare i paradisi fiscali, anche se è impossibile impedirlo del tutto".