SALUTE
Riduce rischio di disturbi neuropsichici
Palestrina intelligente per i neonati prematuri
Grazie alla paletrina intelligente, a casa e semplicemente giocando con i propri genitori, è possibile - per i bambini nati prematuri - allontanare il rischio di sviluppare, nel tempo, disturbi neurologici o almeno ridurne la gravità
Dalla prima fase di sperimentazione arrivano riscontri positivi e incoraggianti, per la "palestrina intelligente" che permette di stimolare lo sviluppo del cervello e della mente dei bambini nati prematuri, diminuendo così il rischio di sviluppare disturbi neuropsichici.
Sviluppata nell'ambito del progetto CareToy la palestrina è frutto di una collaborazione internazionale fra università e industrie, con il coordinamento dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
Venti neonati coinvolti nella sperimentazione
La fase pilota della sperimentazione clinica ha coinvolto un primo gruppo di venti bambini con le loro famiglie, direttamente a casa propria e per un mese. Si tratta di bimbi nel reparto di Neonatologia del Santa Chiara di Pisa e presso un centro analogo a Copenhagen. I risultati sono stati mostrati in occasione della "Giornata internazionale del bambino pretermine".
Progetto finanziato dalla Commissione europea
La ricerca del progetto CareToy, finanziata dalla Commissione europea, è stata dedicata all'intervento precoce e tempestivo sui bambini venuti alla luce prima della conclusione del ciclo regolare di gravidanza con la "palestrina intelligente", con vari giochi sensorizzati.
Sensori trasmettono i dati al centro clinico
Il valore aggiunto della "palestrina" e dei suoi giocattoli sta nella tecnologia che racchiudono. Sensori e rilevatori tengono sotto controllo alcuni parametri della postura e della manipolazione fondamentali per lo sviluppo dei bambini. I dati vengono trasmessi al centro clinico dove i medici ne seguono l'andamento, suggerendo le attività più adeguate allo sviluppo dei bimbi.
I partecipanti al progetto
Oltre alla Scuola Superiore Sant'Anna, CareToy, vede la partecipazione di sei partner: Irccs Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), le università di Lubiana (Slovenia) e di Amburgo (Germania), il Centro di neuroscienze riabilitative "Helen Elsass" (Danimarca) e due aziende italiane.
Carta dei diritti del bambino pretermine
"Il progetto CareToy - spiega Paolo Dario, direttore dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna - in questo momento si trova nella fase più cruciale, quella della sperimentazione clinica, e vede ben sei sistemi lavorare in parallelo, tre in Italia e altrettanti in Danimarca. Con questo progetto abbiamo cercato di mettere in pratica la 'Carta dei diritti del bambino pretermine', in particolare l'articolo 8 che sottolinea come 'il neonato prematuro abbia diritto alla continuità delle cure post-ricovero, perseguita attraverso un piano di assistenza personale esplicitato e condiviso con i genitori, che coinvolga le competenze sul territorio e che, in particolare, preveda, dopo la dimissione, l'attuazione nel tempo di un appropriato follow-up multidisciplinare, coordinato dall'équipe che lo ha accolto e curato alla nascita e che lo sta seguendo'".
Sviluppata nell'ambito del progetto CareToy la palestrina è frutto di una collaborazione internazionale fra università e industrie, con il coordinamento dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
Venti neonati coinvolti nella sperimentazione
La fase pilota della sperimentazione clinica ha coinvolto un primo gruppo di venti bambini con le loro famiglie, direttamente a casa propria e per un mese. Si tratta di bimbi nel reparto di Neonatologia del Santa Chiara di Pisa e presso un centro analogo a Copenhagen. I risultati sono stati mostrati in occasione della "Giornata internazionale del bambino pretermine".
Progetto finanziato dalla Commissione europea
La ricerca del progetto CareToy, finanziata dalla Commissione europea, è stata dedicata all'intervento precoce e tempestivo sui bambini venuti alla luce prima della conclusione del ciclo regolare di gravidanza con la "palestrina intelligente", con vari giochi sensorizzati.
Sensori trasmettono i dati al centro clinico
Il valore aggiunto della "palestrina" e dei suoi giocattoli sta nella tecnologia che racchiudono. Sensori e rilevatori tengono sotto controllo alcuni parametri della postura e della manipolazione fondamentali per lo sviluppo dei bambini. I dati vengono trasmessi al centro clinico dove i medici ne seguono l'andamento, suggerendo le attività più adeguate allo sviluppo dei bimbi.
I partecipanti al progetto
Oltre alla Scuola Superiore Sant'Anna, CareToy, vede la partecipazione di sei partner: Irccs Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), le università di Lubiana (Slovenia) e di Amburgo (Germania), il Centro di neuroscienze riabilitative "Helen Elsass" (Danimarca) e due aziende italiane.
Carta dei diritti del bambino pretermine
"Il progetto CareToy - spiega Paolo Dario, direttore dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna - in questo momento si trova nella fase più cruciale, quella della sperimentazione clinica, e vede ben sei sistemi lavorare in parallelo, tre in Italia e altrettanti in Danimarca. Con questo progetto abbiamo cercato di mettere in pratica la 'Carta dei diritti del bambino pretermine', in particolare l'articolo 8 che sottolinea come 'il neonato prematuro abbia diritto alla continuità delle cure post-ricovero, perseguita attraverso un piano di assistenza personale esplicitato e condiviso con i genitori, che coinvolga le competenze sul territorio e che, in particolare, preveda, dopo la dimissione, l'attuazione nel tempo di un appropriato follow-up multidisciplinare, coordinato dall'équipe che lo ha accolto e curato alla nascita e che lo sta seguendo'".