ITALIA
Indagate altre tre persone
Sicilia, voti comprati: indagato neo deputato regionale Tamajo
Avrebbe comprato parte dei quasi 14 mila consensi ottenuti pagando 25 euro a voto

Associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. E questa l'accusa nei confronti di Edy Tamajo, neo deputato regionale siciliano di Sicilia Futura a cui la Procura di Palermo ha notificato un avviso di garanzia.
Venticinque euro a voto. Tanto sarebbe bastato, secondo quanto riportano alcuni quotidiani locali, al parlamentare, recordman di preferenze a Palermo, per ottenere la rielezione a Sala d'Ercole. Insieme a Tamajo sono indagate per gli stessi reati altre tre persone: Giuseppe Montesano, Christian e Nicolina D'Alia.
Tamajo, candidato nella lista Sicilia Futura a sostegno del candidato del centrosinistra, Fabrizio Micari, ha ottenuto alle elezioni del 5 novembre quasi 14mila preferenze che lo hanno incoronato come il parlamentare più votato nel capoluogo siciliano e il terzo in Sicilia. Per l'accusa, però, una parte di quei voti è stata comprata.
Attraverso intercettazioni, la Guardia di finanza indagava, già prima del voto, sulla compravendita di consensi. L'inchiesta s'innesta su una precedente, condotta dai carabinieri per voto di scambio politico o politico-mafioso che coinvolse il candidato a sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli nella campagna elettorale del 2012.
Tamajo difeso dagli avvocati Nino Caleca e Giovanni Castronovo e nei prossimi giorni dovrebbe essere ascoltato dai titolari dell'inchiesta.
Venticinque euro a voto. Tanto sarebbe bastato, secondo quanto riportano alcuni quotidiani locali, al parlamentare, recordman di preferenze a Palermo, per ottenere la rielezione a Sala d'Ercole. Insieme a Tamajo sono indagate per gli stessi reati altre tre persone: Giuseppe Montesano, Christian e Nicolina D'Alia.
Tamajo, candidato nella lista Sicilia Futura a sostegno del candidato del centrosinistra, Fabrizio Micari, ha ottenuto alle elezioni del 5 novembre quasi 14mila preferenze che lo hanno incoronato come il parlamentare più votato nel capoluogo siciliano e il terzo in Sicilia. Per l'accusa, però, una parte di quei voti è stata comprata.
Attraverso intercettazioni, la Guardia di finanza indagava, già prima del voto, sulla compravendita di consensi. L'inchiesta s'innesta su una precedente, condotta dai carabinieri per voto di scambio politico o politico-mafioso che coinvolse il candidato a sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli nella campagna elettorale del 2012.
Tamajo difeso dagli avvocati Nino Caleca e Giovanni Castronovo e nei prossimi giorni dovrebbe essere ascoltato dai titolari dell'inchiesta.