SPETTACOLO
Cinema e musica
Se "la ragazza con l'ukulele" incontra la bambina con le scarpette rosse
Violetta Zironi, terza classificata alla settima edizione di X Factor, è la voce italiana, nelle parti cantate, di Dorothy, la protagonista de "Il magico mondo di Oz". Un film d'animazione in uscita nelle sale italiane il 12 giugno

Questa volta il suo inseparabile strumento, l’ukulele, non c’è. L’ha accompagnata nelle sue esibizioni sul palco delle settima edizione di X Factor, dove si è classificata terza. Tanto da essere ribattezzata “la ragazza con l’ukulele”. Uno stile dai tratti folk e country, un’anima che lei stessa definisce rock, una voce fresca, quella di Violetta Zironi, 19 anni, che ora ritroviamo in una nuova veste: quella di “doppiatrice”. È sua, nelle parti cantate, la voce di Dorothy, la protagonista de ”Il magico mondo di Oz” in uscita nelle sale italiane il 12 giugno. Un film d'animazione tratto dai libri di Roger Stanton Baum, il pronipote di L. Frank Baum, autore del romanzo originario.
Da X Factor a “doppiatrice”. Come fa un cantante, che solitamente è abituato a esprimere se stesso sul palco, a interpretare qualcun altro, come in questo caso?
Non è semplice, specialmente per gli artisti abituati a portare sul palco un loro genere molto specifico, come me. Però un cantante, la maggior parte delle volte è anche un interprete. Tutte le canzoni che ho cantato a X Factor non erano mie e non erano fatte su misura per me. Quindi ho dovuto adattarmi e cercare di calarmi nell'interpretazione. Stessa cosa sto cercando di fare durante le registrazioni di questo film d’animazione.
Non ti senti un po’ orfana del tuo ukulele in questa esperienza?
Devo ammettere che un po’ all’inizio ho sentito la mancanza dell’ukulele. Però poi, ascoltando le canzoni e cantandole, mi sono accorta che non avevano bisogno di altro perché erano già complete così.
Di tutte le canzoni di questo film d’animazione, quale ti è piaciuta di più interpretare?
“Vorrei”. È una canzone che ha tra gli autori anche Bryan Adams ed è quella più matura e più rock. Io credo di avere un’anima rock e un po’ ribelle e questa canzone è più coerente con il mio genere usuale. Le altre sono tutte bellissime ma sono scritte più "su misura" per il film d’animazione.
Tu e Dorothy, la protagonista de “Il magico mondo di OZ”, avete delle caratteristiche in comune?
Non so se riesco a riconoscermi in Dorothy. Come lei ho grinta, ma è talmente perfetta che è difficile paragonarsi.
A soli 3 anni hai iniziato a cantare in un coro di bambini. In questo progetto, invece, ti ritrovi a cantare per dei bambini. Quanto è importante secondo te la musica per i più piccoli?
Secondo me la musica è importantissima, se non fondamentale. Io a 3 anni ho inziato a cantare per divertimento e a 5 anni a suonare il piano. Credo che questo abbia formato tantissimo il mio orecchio e mi abbia aperto molto la mente. La musica è un qualcosa che puoi fare per puro piacere e che i bambini secondo me adorano. Penso che i bambini dovrebbero avere tutti a che fare con la musica.
Nel celebre film "Il mago di Oz" del 1939, Dorothy ha delle scarpette rosse magiche, che esaudiscono il suo desiderio di tornare a casa. Se anche tu potessi esprimere un desiderio, sul piano professionale, quale sarebbe?
Poter fare musica tutta la vita, vivere di quello. E trasmettere i miei pensieri, le mie emozioni alle persone.
Progetti futuri?
Sto lavorando a un progetto discografico che uscirà a breve. Sarà un po’ particolare. Spero che piaccia ai miei fan.
Con l’ukulele?
Ovviamente sì, con l’ukulele.
Da X Factor a “doppiatrice”. Come fa un cantante, che solitamente è abituato a esprimere se stesso sul palco, a interpretare qualcun altro, come in questo caso?
Non è semplice, specialmente per gli artisti abituati a portare sul palco un loro genere molto specifico, come me. Però un cantante, la maggior parte delle volte è anche un interprete. Tutte le canzoni che ho cantato a X Factor non erano mie e non erano fatte su misura per me. Quindi ho dovuto adattarmi e cercare di calarmi nell'interpretazione. Stessa cosa sto cercando di fare durante le registrazioni di questo film d’animazione.
Non ti senti un po’ orfana del tuo ukulele in questa esperienza?
Devo ammettere che un po’ all’inizio ho sentito la mancanza dell’ukulele. Però poi, ascoltando le canzoni e cantandole, mi sono accorta che non avevano bisogno di altro perché erano già complete così.
Di tutte le canzoni di questo film d’animazione, quale ti è piaciuta di più interpretare?
“Vorrei”. È una canzone che ha tra gli autori anche Bryan Adams ed è quella più matura e più rock. Io credo di avere un’anima rock e un po’ ribelle e questa canzone è più coerente con il mio genere usuale. Le altre sono tutte bellissime ma sono scritte più "su misura" per il film d’animazione.
Tu e Dorothy, la protagonista de “Il magico mondo di OZ”, avete delle caratteristiche in comune?
Non so se riesco a riconoscermi in Dorothy. Come lei ho grinta, ma è talmente perfetta che è difficile paragonarsi.
A soli 3 anni hai iniziato a cantare in un coro di bambini. In questo progetto, invece, ti ritrovi a cantare per dei bambini. Quanto è importante secondo te la musica per i più piccoli?
Secondo me la musica è importantissima, se non fondamentale. Io a 3 anni ho inziato a cantare per divertimento e a 5 anni a suonare il piano. Credo che questo abbia formato tantissimo il mio orecchio e mi abbia aperto molto la mente. La musica è un qualcosa che puoi fare per puro piacere e che i bambini secondo me adorano. Penso che i bambini dovrebbero avere tutti a che fare con la musica.
Nel celebre film "Il mago di Oz" del 1939, Dorothy ha delle scarpette rosse magiche, che esaudiscono il suo desiderio di tornare a casa. Se anche tu potessi esprimere un desiderio, sul piano professionale, quale sarebbe?
Poter fare musica tutta la vita, vivere di quello. E trasmettere i miei pensieri, le mie emozioni alle persone.
Progetti futuri?
Sto lavorando a un progetto discografico che uscirà a breve. Sarà un po’ particolare. Spero che piaccia ai miei fan.
Con l’ukulele?
Ovviamente sì, con l’ukulele.