SPORT
La dodicesima tappa
Giro d'Italia. Andrea Vendrame vince a Bagno di Romagna, Bernal sempre in rosa
Battuto Hamilton nella volata a due. Fuga di 16 e poi azione di quattro sull'ultima salita. La maglia rosa controlla i big, reazione di Nibali che guadagna 7"

Andrea Vendrame vince la dodicesima tappa (Siena-Bagno di Romagna, 212 km) del Giro d'Italia battendo l'australiano Hamilton in una volata a due. Attardati di una quindicina di secondi George Bennett e Gianluca Brambilla, componenti del quartetto che ha animato l'ultima parte della frazione. Il gruppo della maglia rosa arriva a oltre 10', con Bernal che controlla i rivali. Distacchi immutati, tranne che per Vincenzo Nibali. Lo 'Squalo' attacca due volte (sull'ultima salita e sulla successiva discesa) e precede il plotone dei big di 7". Un'inezia, forse. Comunque un segnale.
Tappa lunga, una delle quattro oltre i 200 km, molto mossa: quattro gpm , due di seconda e due di terza categoria. Una frazione dedicata a Gino Bartali, col passaggio a Ponte a Ema, suo luogo di nascita. La pioggia intermittente non rende la vita facile ai corridori. La fuga si forma dopo una sessantina di chilometri. Partono in 14, altri due si aggiungono rapidamente. Sette gli italiani: Ravanelli, Albanese, Ulissi, Brambilla, Vendrame, Petilli e Visconti. Nessun uomo di classifica, il gruppo non forza e la Ineos di Bernal impone un ritmo compassato. I fuggitivi allungano costantemente, procedendo anche a strappi. Il vantaggio è di oltre 12' a 50 km dal traguardo. Col passare dei chilometri diventa evidente che la tappa andrà a un componente della fuga, così si aprono le 'ostilità'. Sulla discesa dopo il Passo della Calla in tre perdono contatto. Sulla salita verso il Passo del Carnaio l'azione di Vendrame riduce a quattro i contendenti per la vittoria. Ai -3 km scatta Hamilton, Vendrame lo prende, Bennett e Brambilla sono sorpresi.
Tappa lunga, una delle quattro oltre i 200 km, molto mossa: quattro gpm , due di seconda e due di terza categoria. Una frazione dedicata a Gino Bartali, col passaggio a Ponte a Ema, suo luogo di nascita. La pioggia intermittente non rende la vita facile ai corridori. La fuga si forma dopo una sessantina di chilometri. Partono in 14, altri due si aggiungono rapidamente. Sette gli italiani: Ravanelli, Albanese, Ulissi, Brambilla, Vendrame, Petilli e Visconti. Nessun uomo di classifica, il gruppo non forza e la Ineos di Bernal impone un ritmo compassato. I fuggitivi allungano costantemente, procedendo anche a strappi. Il vantaggio è di oltre 12' a 50 km dal traguardo. Col passare dei chilometri diventa evidente che la tappa andrà a un componente della fuga, così si aprono le 'ostilità'. Sulla discesa dopo il Passo della Calla in tre perdono contatto. Sulla salita verso il Passo del Carnaio l'azione di Vendrame riduce a quattro i contendenti per la vittoria. Ai -3 km scatta Hamilton, Vendrame lo prende, Bennett e Brambilla sono sorpresi.