MONDO
Conte-Sarraj: crisi libica, soluzione politica unica via
Al centro del colloquio - spiega il governo italiano - il percorso guidato dall'Onu nell'alveo del processo di Berlino

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez al-Sarraj. Lo si legge sul sito di Palazzo Chigi, che conferma quanto fatto sapere da fonti libiche. Al centro del colloquio - spiega il governo italiano - il percorso guidato dall'Onu nell'alveo del processo di Berlino. Condivisione sul rifiuto dell'opzione militare e sostegno ad una soluzione politica quale unica via sostenibile.
La preoccupazione è stata espressa da Conte considerando le violazioni dell'embargo sulle armi "un'escalation che contribuisce ad alimentare il conflitto e a prolungare la sofferenza del popolo libico e che costituisce una minaccia ai vicini della Libia e alla sicurezza europea", scrive ancora il post sintetizzando fuori di virgolette le affermazioni del premier.
"Conte ha sottolineato la necessità di ritornare sul sentiero della politica conformemente alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza" delle Nazioni Unite e "della conferenza di Berlino"del gennaio scorso e ha inoltre "sottolineato che il futuro della Libia deve essere in mani libiche e non estranee".
Oltre a elogiare "il desiderio del governo di accordo" nazionale libico di "trovare una soluzione politica alla crisi", il premier ha "sottolineato l'importanza di accelerare la nomina di un nuovo inviato delle Nazioni Unite" dopo le dimissioni di Ghassan Salamé e "di riprendere la produzione di petrolio", riferisce ancora il post con implicito riferimento al blocco imposto dalle forze del generale Khalifa Haftar.
La preoccupazione è stata espressa da Conte considerando le violazioni dell'embargo sulle armi "un'escalation che contribuisce ad alimentare il conflitto e a prolungare la sofferenza del popolo libico e che costituisce una minaccia ai vicini della Libia e alla sicurezza europea", scrive ancora il post sintetizzando fuori di virgolette le affermazioni del premier.
"Conte ha sottolineato la necessità di ritornare sul sentiero della politica conformemente alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza" delle Nazioni Unite e "della conferenza di Berlino"del gennaio scorso e ha inoltre "sottolineato che il futuro della Libia deve essere in mani libiche e non estranee".
Oltre a elogiare "il desiderio del governo di accordo" nazionale libico di "trovare una soluzione politica alla crisi", il premier ha "sottolineato l'importanza di accelerare la nomina di un nuovo inviato delle Nazioni Unite" dopo le dimissioni di Ghassan Salamé e "di riprendere la produzione di petrolio", riferisce ancora il post con implicito riferimento al blocco imposto dalle forze del generale Khalifa Haftar.