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ITALIA

Quanto incide la gestione dei Deputati e della Camera

I costi di Montecitorio: oltre 10 milioni spesi in trasporti

Dai cellulari alla lavanderia, dal ristorante alle poste. E poi la telefonia, i viaggi, le spese di rappresentanza, le conferenze, le commissioni, ma anche la pulizia del palazzo, l'assicurazione per i dipendenti, le forniture di acqua, luce e gas. Tutto finisce nel bilancio di previsione

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Totò avrebbe detto: "E' la somma che fa il totale" leggendo l'infinità di voci che danno vita e corpo al bilancio di previsione 2019 della Camera dei Deputati. Spulciando tra i numeri si scopre che la Camera paga oltre un milione di euro (1 milione 155mila euro) per spese telefoniche: 400mila euro di telefonia fissa, 330mila euro di mobile e 425mila euro per la connessione internet. La voce è aumentata del 5,48% rispetto all'anno precedente, quando ammontava a 1 milione 95mila euro. Per i trasporti (in particolare aerei, treni, pedaggi autostradali e traghetti) c'è un esborso di 10 milioni 700mila euro, uguale a quello del 2018.

Si risparmia sulla pulizia
In lieve calo la spesa per la pulizia e l'igiene del palazzo: 6 milioni 370mila euro in confronto ai 6 milioni 405mila euro della gestione precedente (-0,55% ). La cifra comprende, oltre alla pulizia (6milioni 100 mila euro) anche lo smaltimento dei rifiuti (245mila euro) e la lavanderia (25mila euro). Oltre 2 milioni di euro (per l'esattezza 2 milioni 95mila euro) vengono utilizzati per i servizi di ristorazione, dalla mensa al piano terra alla buvette in stile Liberty del piano aula: rispetto al passato, anche in questo caso, si è registrata una riduzione del -2,10%. In calo pure la mobilità (-1,32%): 1 milione 125mila euro, di cui 410mila euro per gli accessi alla Ztl e 25mila euro per noleggio automezzi con conducente.

Quasi scomparse lettere e raccomandate
Nella ricerca effettuata da Adnkronos si nota come crolli pure il prezzo per spedire lettere e raccomandate (-33,33%): si è passati dai 150mila euro del 2018 ai 100mila euro attuali. Resta invariato, invece, il costo della fornitura di acqua, gas ed elettricità (4milioni 650mila euro) e quello dei servizi sanitari, a cominciare dalle visite di controllo e dai presidi medici (730mila euro), mentre il servizio di facchinaggio si riduce del 2,35%: 1milione 660mila euro.

L'aggiornamento non si tocca
Non cambia nemmeno la voce aggiornamento professionale per il personale e la formazione linguistica e informatica dei deputati: stessa cifra dell'esercizio di un anno fa, ovvero, 750mila euro. In aumento la spesa per i servizi editoriali che registra un +1,12%: 4milioni 975mila euro, soprattutto per la preparazione e la stampa degli atti parlamentari. Con un +24,24% nel 2019 risulta consistente la spesa per assicurazioni (infortuni dipendenti, malattia del personale non dipendente, RC-RCA e copertura missione in zone di guerra): 1milione 25mila euro. Come nel 2018, anche quest'anno si prevedono 130mila euro per studi e ricerche, comprese le consulenze professionali e il servizio traduzioni e interpretariato.

In calo la comunicazione istituzionale
In calo rispetto al passato, la comunicazione istituzionale (dalla comunicazione esterna ai servizi fotografici) costa 2milioni 870 mila euro (-1,71%), mentre per i servizi di informazione Montecitorio spende 2milioni 995mila euro (-0,33% in confronto all'anno precedente). Sulle casse della Camera pesano poi i 79milioni 551mila 571 euro per beni, servizi e spese diverse, cifra che prevede varie voci: dalle consulenze tecnico-professionali (220mila euro) alle spese per le procedure di gara (110mila euro) e quelle per concorsi (800mila euro), oltre ai 245mila euro per organizzare conferenze, manifestazioni e mostre.

Le commissioni costano
In particolare spiccano i costi delle commissioni d'inchiesta (500mila euro), in aumento del 12,87%, visto che nel 2018 le previsioni erano ferme a 443mila euro. Valgono 280mila euro, invece, le Commissioni permanenti, Giunte e Comitati: questa somma comprende le spese di missione (225mila euro) e quelle per convegni e conferenze (15mila euro). Per le attività internazionali è prevista una spesa di 1mln 820mila euro (+4% rispetto al 2018), mentre per il cerimoniale si registra un calo del 2,38% con un esborso di 615mila euro.