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POLITICA

La manovra economica

Decreto fiscale, oggi la fiducia. Bilancio, il Pd ritira l'emendamento sull'Imi

Sfoltiti gli emendamenti alla Manovra. Renzi: "Imi? Non sta né in cielo né in terra"

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Case di Roma (Gettyimgaes)
Oggi si vota la fiducia alla Camera sul decreto fiscale che prevede, tra l'altro, l'abolizione di Equitalia, la rottamazione delle cartelle esattoriali e la nuova finestra per la voluntary disclosure.

La votazione per appello nominale sulla fiducia posta dal governo sul Dl fiscale inizia alle 11.30, previa dichiarazioni di voto fissate per le 9.30. Seguirà l'esame degli ordini del giorno. Alle 15, si svolgeranno le dichiarazioni di voto sul decreto fiscale, mentre la votazione finale avrà luogo entro le 17.

Era emerso un problema di coperture, ma è stato rapidamente risolto con lo stralcio di una norma e la modifica di un'altra e il testo è stato nuovamente licenziato. Il voto, previsto per oggi, è slittato così a domani.

La Commissione Bilancio della Camera ha riesaminato il decreto fiscale, dopo il rinvio dell'Aula, trovando le coperture per la norma sull'F24 contestata dalla Ragioneria e stralciando invece la deroga al regime dei minimi. Misura quest'ultima che, secondo quanto riferito dal presidente della commissione, Francesco Boccia, dovrebbe essere ripresentata nella Legge di Bilancio. La copertura, pari a 15 milioni l'anno, per la norma che prevede invece che il pagamento spontaneo delle entrate degli enti locali possa essere effettuato sul conto corrente di Tesoreria dell'ente impositore o mediante F24, è stata trovata nel fondo per gli interventi strutturali di politica economica del Mef.  

Superato lo scoglio del decreto fiscale che passerà all'esame del Senato per la seconda lettura, entra nel vivo l'iter della manovra. 

Esame della manovra alla Camera
Procede a tappe forzate l'esame della manovra alla Camera, nonostante qualche ostacolo lungo il percorso. È partito lo sfoltimento degli emendamenti, con oltre 1.500 giudicati inammissibili su circa 4600 in commissione Bilancio. C'era tempo fino a questo pomeriggio per i ricorsi, domani il pronunciamento finale. L'esame delle proposte di modifica potrebbe iniziare già giovedì - e in questo caso i membri della commissione si rivedrebbero domenica per il voto - oppure slittare a sabato - in questo caso lavorerebbero tutto il weekend. Il presidente della Commissione Francesco Boccia, ha confermato che in ogni caso saranno votati solo gli emendamenti segnalati in un numero massimo di 900, piu' quelli presentati dalle commissioni che hanno superato l'esame dell'ammissibilità. 

Tra gli emendamenti giudicati inammissibili anche quello che dichiarava "infrastruttura prioritaria per lo sviluppo del Paese il collegamento stabile ferroviario e viario tra la Sicilia e il continente", vale a dire il ponte sullo Stretto. Il testo prevedeva, tra l'altro, la nomina del presidente dell'Anas a commissario per la realizzazione dell'opera e l'aggiornamento del progetto definitivo.
Bocciata anche l'ipotesi di dividere la gestione separata Inps in due nuove gestioni previdenziali, una ordinaria e l'altra speciale, nonché i fondi - 80 milioni all'anno per tre anni - per Matera capitale della cultura 2019 e il collegamento ferroviario Ferrandina-Matera.

Disco verde, invece, all'emendamento ribattezzato 'Airbnb', che  prevede un Registro unico nazionale per i privati che offrono ospitalità nel loro appartamento per un breve periodo, con il pagamento della
cedolare secca al 21%.  
Tassa per i cani non sterilizzati
Un emendamento del Pd alla legge di Bilancio che ha superato l'esame dell'ammissibilità prevede che i proprietari o detentori di cani non sterilizzati sono tenuti al pagamento di una tassa istituita dai comuni. Nella proposta di modifica si specifica poi che sono esentati dall'imposta i cani di proprietà di allevatori professionali, i cani adibiti alla guida dei ciechi e alla custodia degli edifici rurali e del gregge; i cani adibiti ai servizi dell'Esercito ed a quelli di pubblica sicurezza.

Il Pd ritira emendamento su IMI
"Dalle verifiche fatte sull'emendamento relativo all'unificazione in un'unica imposta di Imu e Tasi abbiamo appurato che in alcuni casi ci potrebbe essere, anche se lieve, un aumento della tassazione per i cittadini. Per questo abbiamo ritirato la proposta di modifica in questione". Lo afferma Maino Marchi, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera, primo firmatario dell'emendamento alla Legge di Bilancio che prevede l'istituzione dell'imposta municipale sugli immobili, che sostituisce l'imposta municipale propria (Imu) e il tributo per i servizi indivisibili (Tasi).

Renzi dalla Sicilia: Noi non aumentiamo le tasse
"Nella Sanità quest'anno abbiamo messo due miliardi di euro in più. Oggi ho letto che stiamo per togliere l'Imu per mettere l'Imi, siamo a compro una vocale di Mike Buongiorno. È una cosa che non sta né in cielo né in terra. Noi non aumentiamo le tasse, vogliano tagliarle". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a un incontro sulla sanità a Catania.