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SCIENZA

Reattore sperimentale in costruzione in Francia

Fusione nucleare, Fincantieri si aggiudica commessa da 100 milioni per il Progetto Iter

L'azienda italiana partecipa al progetto internazionale finanziato da Ue, Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti per dimostrare la fattibilità della produzione di energia attraverso la fusione nucleare

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Il reattore Iter in costruzione a Cadarache, Francia
Fincantieri si è aggiudicata un ordine da quasi 100 milioni di euro per una serie di forniture e installazioni di equipaggiamenti di alto profilo nell’ambito dell’International Thermonuclear Experimental Reactor (Iter), un progetto per la realizzazione di un reattore a fusione nucleare di tipo sperimentale, primo nel suo genere, riconosciuta come una delle più ambiziose iniziative al mondo nel campo delle energie rinnovabili.

Consorzio internazionale
Iter Organization è l'organismo sovranazionale con sede in Francia, partecipato e finanziato dall'Unione Europea, Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti che gestisce il progetto del reattore per la fusione nucleare Iter, in fase di costruzione a Cadarache, nel sud della Francia. 



La partecipazione italiana
L'azienda italiana ha costituito un raggruppamento temporaneo d’impresa per la partecipazione al progetto, del quale fanno parte Fincantieri stessa, in qualità di capofila, la sua controllata Fincantieri Si, attiva nel settore dell’impiantistica e componentistica industriale elettrica, elettronica ed elettromeccanica, Delta-ti Impianti, specializzata in impiantistica meccanica, e Comes, specializzata in impiantistica elettrica. In particolare Fincantieri Si, che per questo progetto rappresenterà il braccio operativo di Fincantieri, opera nel campo della propulsione navale ibrida, inclusi  i sistemi di 'energy storage', e in generale in quello della riduzione delle emissioni, con soluzioni tecnologiche ad hoc come l’elettrificazione dei porti.

Fattibilità della fusione nucleare
"Il progetto dimostrerà la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione nucleare, e permetterà di acquisire la conoscenza necessaria alla realizzazione di un prototipo di reattore nucleare - spiega Fincantieri in una nota -. Si otterrà così la prima fonte su larga scala di energia pulita e illimitata attraverso la reazione di fusione, anche in presenza di una crescente richiesta energetica, mediante l'uso di tecnologie innovative e sviluppate ad hoc nei Paesi partecipanti al programma".

"Affiancata alle fonti rinnovabili, la fusione termonucleare contribuirà significativamente alla lotta contro i cambiamenti climatici" - sostiene l'azienda "Uno dei vantaggi della fusione, infatti, oltre la sua potenziale inesauribilità, è la limitata produzione di rifiuti residuali, prospettando quindi una fonte di energia che non prevede l'emissione di Co2, uno dei gas serra responsabili del surriscaldamento globale. La fusione nucleare è considerata altamente efficiente e pulita perché la sua fonte di partenza è l'acqua e non genera scorie durante il processo".

"La costruzione del reattore, viene rilevato, rappresenta "un'autentica sfida scientifica e ingegneristica, coinvolgendo in modo trasversale ambiti come la superconduttivià,  la criogenia e il vuoto spinto".

Centrali più pulite
L’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha dichiarato: "Quest’ordine, di straordinaria rilevanza internazionale, testimonia la reputazione che abbiamo saputo guadagnarci in ogni campo. Essere coinvolti in un progetto di tale respiro, infatti, conferma la bontà delle nostre strategie, e mi riferisco in particolare a quelle per la diversificazione e il costante investimento nell’innovazione e nella sostenibilità del business. Ora parteciperemo attivamente allo sviluppo di una tecnologia completamente diversa da quella impiegata nelle attuali centrali e soprattutto più pulita: un obiettivo ambiziosissimo che ribadisce anche la nostra capacità di integratore".