MONDO
Brexit, Barnier: "No ad un accordo ad ogni costo, pronti al no-deal"
Conferenza stampa al termine del terzo round di negoziati per un accordo di libero scambio post-Brexit: "Nessun passo avanti su temi complessi"

"Siamo preparati per tutte le opzioni", anche all'ipotesi di un no-deal. Lo ha detto il capo negoziatore Ue per la Brexit Michel Barnier al termine della terza settimana di trattative sul futuro partenariato tra l'Unione europea e il Regno Unito.
"Sono ancora determinato ma non ottimista", ha detto Barnier sottolineando che il Regno Unito non ha ancora capito le effettive conseguenze che comporta l'uscita dal mercato unico e dall'unione doganale.
"Non c'è stato alcun progresso sulle questioni più difficili", ha detto il capo negoziatore Ue.
"Oggi c'è ancora una vera incomprensione da parte del Regno Unito delle conseguenze oggettive e a volte meccaniche di uscire dal mercato unico e dall'unione doganale. Per fare progressi nel negoziato, se è ancora intenzione del Regno Unito ottenere un accordo con l'Ue, il Regno Unito deve essere più realista e cambiare strategia". ha detto Michel Barnier. "Non si può avere il meglio dei due mondi", ha avvertito Barnier, accusando il Regno Unito di cercare "i benefici di uno Stato membro senza gli obblighi".
"Al round negoziale di inizio giugno occorrono progressi tangibili", ha detto Barnier". Entro fine giugno deve essere chiesta da parte britannica una proroga della scadenza del periodo di transizione che termina a fine 2020. Londra ha sempre detto che non la chiederà.
"Sono ancora determinato ma non ottimista", ha detto Barnier sottolineando che il Regno Unito non ha ancora capito le effettive conseguenze che comporta l'uscita dal mercato unico e dall'unione doganale.
"Non c'è stato alcun progresso sulle questioni più difficili", ha detto il capo negoziatore Ue.
"Oggi c'è ancora una vera incomprensione da parte del Regno Unito delle conseguenze oggettive e a volte meccaniche di uscire dal mercato unico e dall'unione doganale. Per fare progressi nel negoziato, se è ancora intenzione del Regno Unito ottenere un accordo con l'Ue, il Regno Unito deve essere più realista e cambiare strategia". ha detto Michel Barnier. "Non si può avere il meglio dei due mondi", ha avvertito Barnier, accusando il Regno Unito di cercare "i benefici di uno Stato membro senza gli obblighi".
"Al round negoziale di inizio giugno occorrono progressi tangibili", ha detto Barnier". Entro fine giugno deve essere chiesta da parte britannica una proroga della scadenza del periodo di transizione che termina a fine 2020. Londra ha sempre detto che non la chiederà.