SPETTACOLO
L'informazione nel servizio pubblico
Il Dg Rai Gubitosi in Vigilanza: "Apriremo un tavolo di consultazione sul piano industriale"
Audizione del Direttore generale della Rai in Commissione di vigilanza: illustrato ai parlamentari il Piano "15 Dicembre" che, una volta a regime, dovrebbe portare almeno al 20% di risparmi, pari a 100 milioni di euro
Il Dg della Rai Luigi Gubitosi, in Commissione di Vigilanza ha illustrato il piano che dovrebbe trasformare l’informazione in Rai. Confermata la divisione in due Newsroom: la prima che accorpa Tg1, Tg2 e Tg Parlamento e prevede il lancio di un canale istituzionale, e la seconda che vedrà unirsi Tg3, Rainews24 e la TgR. In una seconda fase “immaginiamo l’unificazione” delle Newsroom, ha concluso il Dg.
Questo perché nelle testate giornalistiche della Rai "tante persone fanno le stesse cose, anche con duplicazioni produttive che moltiplicano i costi", ha detto il Direttore generale. "L'attuale assetto informativo - ha sottolineato Gubitosi - di fatto è nato il 15 settembre 1979. Sono 35 anni che è così mentre tutto quello che è intorno è cambiato notevolmente". Per questo il piano chiamato “15 Dicembre” riformerà le news del servizio pubblico. “Eviteremo sovrapposizioni, ma l’utente continuerà a trovare tutte le testate storiche” , ha sottolineato Gubitosi rivolgendosi ai membri della commissione bicamerale riunita a San Macuto.
Il Direttore generale ha sottolineato come l'informazione è "uno dei core business, forse il più importante della Rai" e che "gli ascolti vanno bene", ma il settore "può essere ottimizzato". "Non con tagli lineari ma con la rimodulazione dell'organizzazione delle testate ed un'ottimizzazione delle risorse". L’ammontare dei costi interni ed esterni per l’informazione nell’anno 2013 è stato di 501 milioni di euro, ha reso noto Gubitosi. Il nuovo piano, una volta a regime, nelle intenzioni del dg dovrebbe portare a risparmi pari almeno a 100 milioni di euro.
“Su Rai1 - ha detto Gubitosi - l'utente dovrebbe trovare l'offerta di informazione più istituzionale e la perfezione formale". Su Rai2 "l'informazione più armonica orientata ai giovani, con sport, innovazione, cronaca internazionale". Su Rai3 "informazione più attenta al sociale, alla cultura, al territorio".
Dopo le “tante reazioni al piano industriale” il Dg Rai ha annunciato l’apertura di un tavolo di consultazione. “Credo che sia importante dire – ha concluso il direttore generale, rivolgendosi ai parlamentari – che sarebbe sbagliato pensare che tutto possa rimanere com’è”.
Questo perché nelle testate giornalistiche della Rai "tante persone fanno le stesse cose, anche con duplicazioni produttive che moltiplicano i costi", ha detto il Direttore generale. "L'attuale assetto informativo - ha sottolineato Gubitosi - di fatto è nato il 15 settembre 1979. Sono 35 anni che è così mentre tutto quello che è intorno è cambiato notevolmente". Per questo il piano chiamato “15 Dicembre” riformerà le news del servizio pubblico. “Eviteremo sovrapposizioni, ma l’utente continuerà a trovare tutte le testate storiche” , ha sottolineato Gubitosi rivolgendosi ai membri della commissione bicamerale riunita a San Macuto.
Il Direttore generale ha sottolineato come l'informazione è "uno dei core business, forse il più importante della Rai" e che "gli ascolti vanno bene", ma il settore "può essere ottimizzato". "Non con tagli lineari ma con la rimodulazione dell'organizzazione delle testate ed un'ottimizzazione delle risorse". L’ammontare dei costi interni ed esterni per l’informazione nell’anno 2013 è stato di 501 milioni di euro, ha reso noto Gubitosi. Il nuovo piano, una volta a regime, nelle intenzioni del dg dovrebbe portare a risparmi pari almeno a 100 milioni di euro.
“Su Rai1 - ha detto Gubitosi - l'utente dovrebbe trovare l'offerta di informazione più istituzionale e la perfezione formale". Su Rai2 "l'informazione più armonica orientata ai giovani, con sport, innovazione, cronaca internazionale". Su Rai3 "informazione più attenta al sociale, alla cultura, al territorio".
Dopo le “tante reazioni al piano industriale” il Dg Rai ha annunciato l’apertura di un tavolo di consultazione. “Credo che sia importante dire – ha concluso il direttore generale, rivolgendosi ai parlamentari – che sarebbe sbagliato pensare che tutto possa rimanere com’è”.