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SCIENZA

Ricerca USA sugli spazi verdi per gli studenti

A scuola un giardino è meglio dell'asfalto

Sembrerà banale, ma è vero: si registra un nettissimo miglioramento delle condizioni psicologiche degli studenti se questi hanno la possibilità di trascorrere parte del tempo-scuola all'aperto, immersi nel verde

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di Stefano LamorgeseDenver, Colorado (USA)
A scuola, per fare la ricreazione, è meglio un prato con degli alberi che un piazzale coperto d'asfalto o di cemento. Si possono ridurre, così, sia lo stress che la propensione a distrarsi durante le lezioni, tipica dei bambini.

Questa "straordinaria" scoperta è descritta in un lavoro di ricerca ("Green schoolyards as havens from stress and resources for resilience in childhood and adolescence", Cortili scolastici verdi come rifugi dallo stress e risorse per la resilienza nell'infanzia e nell'adolescenza), condotto da Luise Chawla, docente di programmazione di disegno amnientale presso la University of Colorado - Boulder.

"Esistono già molti programmi rivolti a insegnare come gestire situazioni di stress" - ammette la studiosa - ma si può intervenire, con lo stesso obiettivo, sull'intera organizzazione scolastica. "Perché troppo spesso si dimentica che i bambini trascorrono la maggior parte del proprio tempo a scuola: è un ambiente importante per stabilire un contatto diretto con la natura". Perché i cortili scolastici sterrati, con alberi e acqua, favoriscono uno sviluppo armonico dei sentimenti e delle capacità di relazione.

Lo studio dei comportamenti
Sono stati osservati, per più di 1200 ore, i comportamenti dei ragazzi in ambienti e situazioni diverse tra loro: in una scuola specializzata in disturbi dell'apprendimento di Baltimora, nel Maryland; e alcune strutture scolastiche pubbliche di Denver, in Colorado. Sotto la lente: gli spazi dedicati ai più piccoli in zone alberate; le aree naturali utilizzate per le lezioni di materie scientifiche; le attività di giardinaggio volontarie dei più grandi.

Il bosco, il gioco
Tra i bambini più piccoli della scuola elementare di Baltimora - liberamente impegnati in attività esplorative - il 96 per cento ha scelto di giocare nel bosco, preferendolo a un parco giochi o a un campo di atletica. Ma anche tra i più grandi si è riscontrata una spiccata propensione per le attività cooperative e di relazione, come la costruzione di rifugi e lo scambio di oggetti trovati.

Le opinioni
Gli insegnanti di Baltimora hanno riscontrato che, al ritorno dall'uscita in giardino, i ragazzi erano più attenti e meno stressati. Il 25% di loro ha spontaneamente definito "pacifica" e "tranquilla" l'area verde. Il 46% dei ragazzi che si sono dedicati al giardinaggio ha individuato quattro concetti-chiave per definire positivamente l'esperienza: stare all'aria aperta, sentirsi in contatto con un sistema naturale vivente, prendersi cura con successo di esseri viventi, avere tempo per stare in pace con se stessi.

Conclusioni
"In più di 700 ore di osservazioni condotte nello spazio esterno verde della scuola di Denver, non sono stati registrati comportamenti incivili", ha concluso la Professoressa Chawla. "Al contrario episodi di litigi e maleducazione sono stati frequenti al chiuso, come accade in molte scuole".
Un'indicazione chiarissima per chi, a tutte le latitudini, si deve occupare di edilizia scolastica...