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MONDO

Il Presidente eletto con 72 voti a favore, 63 contrari e due astensioni

Carles Puigdemont eletto nuovo presidente della Catalogna

Il Presidente eletto con 72 voti a favore, 63 contrari e due astensioni. Il sindaco di Girona succede ad Artur Mas. Il mandato è quello di portare la regione spagnola alla secessione entro 18 mesi. Il premier spagnolo Rajoy ha affermato che si opporrà a qualsiasi spinta verso la indipendenza del nuovo presidente catalano  

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Il nuovo presidente della Catalogna, Carles Puigdemont
Barcellona
Carles Puigdemont, sindaco di Girona, è stato eletto domenica sera nuovo presidente della Catalogna al primo turno dal parlamento di Barcellona con 72 voti a favore, 63 contrari e due astensioni. 

Il nuovo presidente della Generalità catalana, che subentra al compagno di partito Artur Mas, ha preso la parola dopo il voto ringraziando il parlamento, e concluso con "Visca Catalonia Llivre" ("Viva la Catalogna libera").

A favore di Puigdemont hanno votato i 62 deputati della Lista Junts pel Si (Convergenzia Democratica di Catalogna e Sinistra Repubblicana Catalana) e 8 dei 10 parlamentari dell'altra lista indipendentista, quella dei radicali della Cup. Contro si sono pronunciati i 63 deputati di Ciudadanos, Psc, Podemos e Pp. Due deputati della Cup si sono astenuti. Il mandato è quello di portare la regione spagnola alla secessione entro 18 mesi.

Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato che si opporrà a qualsiasi spinta verso la indipendenza del nuovo presidente catalano Carles Puigdemont. "Non si aprirà alcun processo costituente al margine della legge" ha detto in una dichiarazione alla stampa, dopo avere ascoltato il discorso di investitura di Puigdemont. Rajoy ha indicato di avere parlato con Pedro Sanchez e Albert Rivera leader di Psoe e Ciudadanos, i due partiti spagnoli che si oppongono alla secessione della Catalogna.

Puigdemont, entrato in corsa ieri dopo la rinuncia del presidente uscente, il secessionista Artur Mas, ha confermato nel discorso di investitura davanti ai deputati catalani il progetto di Mas: indipendenza nel 2017. "Entriamo in un periodo eccezionale" fra "post-autonomia e pre-indipendenza" ha annunciato. Le due liste indipendentiste, Junts per Si di Mas e Puigdemont e i radicali della Cup, il cui veto ha costretto al 'sacrificio' il presidente uscente, hanno conquistato il 27 settembre la maggioranza assoluta con 72 deputati su 135.

Il 9 novembre scorso il Parlamento catalano ha adottato l'iniziativa che dichiara l'inizio del processo per la creazione della repubblica catalana indipendente. Puigdemont, sindaco di Girona - la città più indipendentista della Catalogna - e presidente dell'Associazione dei Municipi catalani per l'indipendenza, ha detto oggi che lo applicherà, nonostante il veto di Madrid.

Entro un mese, il nuovo presidente metterà in cantiere leggi per definire il quadro del processo di indipendenza e di "disconnessione" dalla Spagna, e creare le nuove istituzioni del futuro stato indipendente, una Agenzia fiscale, una Agenzia della Sicurezza Sociale catalane. Puigdemont ha anche detto che il governo catalano punta a internazionalizzare il processo di secessione, auspicando trattative con il governo spagnolo e l'Ue. 

Con queste iniziative, Barcellona si pone in aperta rotta di collisione con Madrid, dove la situazione politica bloccata creata dalle legislative del 20 dicembre rende fragile il governo uscente del premier Mariano Rajoy, durissimo avversario della secessione catalana.

La nuova emergenza catalana, secondo El Pais, potrebbe però spingere il Psoe a riconsiderare l'offerta di una grande coalizione anti-secessione con Rajoy e con Ciudadanos. Ma lo scontro fra Madrid e Barcellona ora sembra inevitabile. Il nuovo President Puigdemont è apparso determinato almeno quanto Mas. "Non sono tempi - ha avvertito - per i codardi".