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ECONOMIA

L'allarme

Cavalieri lavoro: compromessa la credibilità del sistema Italia al livello internazionale

Il Consiglio direttivo: manca una politica per la competitività. Il caso Tav accentua la crisi

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Allarme dei Cavalieri del Lavoro: oggi, sostengono, è "gravemente compromessa la credibilità del sistema-Italia a livello internazionale". 

Il Consiglio Direttivo della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, presieduto da Antonio D'Amato, individua le cause nella "perdurante assenza di chiari e decisi interventi di politica economica e industriale per rilanciare la competitività e il prodotto interno lordo nazionale". E sottolinea anche che questa "crisi di credibilità" è "fortemente accentuata dalla posizione assunta nei riguardi della Tav Torino-Lione".

L'associazione, componente significativa del tessuto economico italiano, esprime "forte preoccupazione per la continua perdita di credibilità sul piano internazionale che sta minando la capacità competitiva del nostro Paese". Accenna all'assenza di una politica economica di sostegno alla crescita e si esprime in particolare sul caso della Torino-Lione: "Si tratta di una infrastruttura strategica che risponde ad impegni internazionali assunti dall'Italia già alcuni decenni fa, che riguarda tutto il Paese e che è indispensabile al sistema industriale italiano per accedere ai grandi corridoi di sbocco sui mercati europei e mondiali in maniera competitiva e efficace".

Per i Cavalieri del Lavoro "non fare la Tav non vuol dire solo rinunciare a posti di lavoro e investimenti importanti che possono rilanciare occupazione, sviluppo e Pil, ma significa soprattutto condannare il Paese a una posizione di marginalità e tutto il sistema industriale italiano a perdere importanti quote di mercato".

La Federazione presieduta dal past President di Confindustria Antonio D'Amato sottolinea quindi quanto "la credibilità del Paese" sia "fondamentale per difendere il Made in Italy. Perdere credibilità - avvertono i Cavalieri del Lavoro - vuol dire perdere valore a livello internazionale e fiducia nelle imprese italiane".