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ITALIA

Napoli

Colta dalle doglie prende il bus senza il biglietto, multata e fatta scendere

La 28enne ha dovuto proseguire a piedi verso l'ospedale Cardarelli. L'azienda chiede scusa

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Colta dalle doglie, una 28 enne di Napoli è salita al volo sul primo bus diretto all'ospedale Cardarelli. Sprovvista di biglietto, è stata multata dal controllore. Dell'episodio - che risale a qualche settimana fa - riferisce il quotidiano Repubblica.
Il successivo ricorso della donna è stato respinto dall'Anm, l'azienda napoletana di mobilità: "All'atto del controllo - la motivazione alla base del rigetto - la signora si trovava a bordo di un nostro mezzo sprovvista di valido titolo di viaggio. E le circostanze non possono essere motivo di annullamento del verbale".  

La gioia di aver dato alla luce una bella bambina non le ha fatto dimenticare la rabbia, mista a stupore, per quella multa che sa di ingiustizia. Già in avanzato stato di gravidanza, quel giorno la 28enne era scesa di casa per una passeggiata ai Colli Aminei, non lontano dalla zona ospedaliera, quando viene colta dalle doglie.

A quel punto vede venirle incontro un bus della linea 604, destinazione ospedale Cardarelli. Sele a bordo e, date le circostanze,  omette di fare il biglietto. Il tragitto non è lungo, il traguardo da raggiungere è a poche fermate, quando sul bus sale un controllore. Alla richiesta di biglietto la partoriente oppone l'eccezionalità della situazione. Si aspetta di essere compresa. Invano. Il controllore verbalizza (multa da 71 euro) e in più la fa scendere costringendola a completare a piedi il percorso che la separa dall'ospedale. La donna partorirà regolarmente e tutto andrà per il verso giusto. Tuttavia, riacquisite le forze, ripensa all'amarezza per il trattamento subito e fa ricorso. Ma nulla da fare. L'azienda lo respinge. "All'atto del controllo - la motivazione alla base del rigetto - la signora si trovava a bordo di un nostro mezzo sprovvista di valido titolo di viaggio. E le circostanze addotte non possono essere motivo di annullamento del verbale". La storia, rimbalzata sui social, ha destato un vespaio di polemiche. 

L'azienda si scusa: eccesso di zelo
Un "evidente eccesso di zelo". Così l'amministratore unico della Anm (Azienda napoletana mobilità), Nicola Pascale, definisce il caso. Anm rivolge alla ragazza.  Pascale spiega che "i controllori dell'Anm elevano quasi 3000 verbali di contravvenzione al mese, svolgendo un'attività complicata, che l'azienda sta intensificando, per migliorare il servizio ai cittadini. Gli errori possono capitare e in questo caso si è verificato un evidente eccesso di zelo nei confronti della signora, che andava invece aiutata e confortata".