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SALUTE

Giornata Mondiale della Salute

Eurostat: difficoltà a coprire spese sanitarie per alcuni europei

Greci e ungheresi nel 2016 hanno incontrato problemi a pagare le spese per la sanità. In difficoltà anche le famiglie di Cipro, Lettonia e Slovacchia. In Italia la situazione è stata così così  

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di Tiziana Di Giovannandrea
Alla vigilia della Giornata Mondiale della Salute, che si svolge il 7 aprile, l'Eurostat ha presentato i risultati di un’indagine sulle condizioni di salute dei cittadini europei tra i 25 e i 64 anni e sulle possibilità economiche, in ambito comunitario di far fronte alle spese sanitarie.

Dall'inchiesta dell'Ufficio Statistico UE emerge che nel 2016, più del 50% delle famiglie in sei Stati membri dell'Unione Europea hanno avuto qualche difficoltà a coprire le spese sanitarie.

Tra i Paesi con le percentuali più alte di famiglie che hanno sperimentato le difficoltà a coprire i costi per la salute troviamo: la Grecia (al 90%), l'Ungheria (al 74%), Cipro (al 72%), la Lettonia (al 64%), la Slovacchia (al 61%) e l'Italia (al 56%).

Nel calcolo, ha precisato Eurostat, sono stati considerati i costi sia per i servizi sanitari pubblici, sia per quelli privati. Le spese sanitarie hanno incluso i costi per consulti, i trattamenti e le medicine prescritte, gli esami medici e i trattamenti dentali. Eurostat ha segnalato che, nel 2016, la maggior parte (71%) delle famiglie nell'Unione Europea era in grado di pagare con facilità le spese sanitarie, il 29% con qualche difficoltà.

Dal punto di vista dell'autopercezione di come ci si sente in salute il 78,7% degli italiani ha dichiarato di sentirsi in buona salute. Il 15,4% ha dichiarato di essere in condizioni discrete mentre il 5,9% in pessime condizioni.

La quota più alta di popolazione di età compresa tra i 25 ei 64 anni che percepisce la propria salute come cattiva o molto cattiva è stata registrata in Croazia (13,4%), seguita da Ungheria (11,4%) e Portogallo (11,3%).

In ambito europeo quasi tre quarti delle persone di età compresa tra i 25 ei 64 (il 73,6%) si sente in buona salute. Il 19,5% ha dichiarato di stare discretamente mentre il 6,8% ritiene invece di stare male o molto male.

Quest'anno, sabato 7 aprile, oltre che la celebrazione della Giornata Mondiale della Salute cade anche il 70esimo anniversario dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'organismo delle Nazioni Unite che indirizza e coordina la materia della salute a livello mondiale.