SPORT
La finale a Cardiff
Juventus-Real Madrid per il sogno Champions. Allegri: "I ragazzi meritano la coppa"
Buffon: "Abbiamo la giusta tensione". Zidane: "Siamo abituati alla pressione. Siamo sempre favoriti, ma in una finale non ci sono favoriti"

Champions ultimo atto. In campo al Millennium Stadium di Cardiff, Juventus e Real Madrid si giocano l'epilogo della massima manifestazione europea. Entrambe hanno già vinto i rispettivi campionati, i bianconeri ci hanno aggiunto pure la coppa nazionale. I 'blancos' aspirano a essere la prima squadra a sollevare per due anni di fila la Champions da quando è entrata in vigore la nuova formula. I numeri nella manifestazione sorridono nettamente agli spagnoli: 14 finali di cui 11 vinte, mentre la Juve ne ha disputate 8 vincendone 2.
Allegri ostenta tranquillità nella conferenza stampa della vigilia: "E' una finale contro una squadra forte, ma la dinamica di una gara secca è sempre la stessa: dovremo avere grande serenità, capire i momenti della partita e avere grande forza mentale. E' bello essere qui ma dovremo avere la convinzione di portare a casa la coppa". E aggiunge: "Dobbiamo essere diabolici e colpire negli spazi che ci lasceranno". Nessuna anticipazione sulla formazione: "Devo fare delle scelte, considerando l'eventualità dei supplementari, in modo da avere cambi che mi possano dare qualcosa. Sono convinto che i ragazzi ci regaleranno il trofeo perché se lo meritano".
E i 'ragazzi' sono pronti alla sfida: "Abbiamo la giusta tensione, c'è il desiderio ardente di fare qualcosa di storico. Sentiamo la spinta dei nostri tifosi, percepiamo l'entusiasmo e questo deve essere un elemento in più, nei momenti di sofferenza, per rispondere e anche resistere alla foga del Real e alle difficoltà della gara". La 'coppa dalle grandi orecchie' è un trofeo che manca nella bacheca del capitano della Juventus e della Nazionale, una bacheca nella quale è presente la Coppa del Mondo: "Il mio imperativo è non aver nessun rimpianto. Se vinco la Champions, sarei il più vecchio giocatore a riuscirci". Un successo che spianerebbe la strada verso il Pallone d'Oro, trofeo assegnato solo una volta a un portiera (anni '60, i tempi di Jaschin).
Accanto a Buffon, nella sala stampa del 'Millennium', c'è Dani Alves. Lui ha già tre Champions nella sua bacheca personale, l'ultima vinta proprio a spese della Juventus nel 2015 col suo Barcellona. Ora fiuta l'impresa contro i rivali di una carriera: "E' un onore essere qui, dobbiamo sfruttare questo momento e fare in modo che sia per noi una serata speciale. Posso inseguire un sogno che temevo di non poter più vivere".
Dall'altra parte, Zidane parla con la calma di chi vive spesso questi momenti: "La pressione? Siamo il Real Madrid, sappiamo tutto della pressione. Siamo sempre favoriti, anche se in una finale non ci sono favoriti. Abbiamo svolto un grande lavoro per vincere la Liga e arrivare fin qui. Siamo preparatissimi per questo momento". Il tecnico delle merengues è abbottonato sulla formazione: "Sono tutti pronti per giocare. Mi interessa che siano tutti al top della forma. Nel calcio bisogna dare tutto, specie se si gioca contro una grande squadra. Penso sia bello per noi giocare due finali di seguito".
Allegri ostenta tranquillità nella conferenza stampa della vigilia: "E' una finale contro una squadra forte, ma la dinamica di una gara secca è sempre la stessa: dovremo avere grande serenità, capire i momenti della partita e avere grande forza mentale. E' bello essere qui ma dovremo avere la convinzione di portare a casa la coppa". E aggiunge: "Dobbiamo essere diabolici e colpire negli spazi che ci lasceranno". Nessuna anticipazione sulla formazione: "Devo fare delle scelte, considerando l'eventualità dei supplementari, in modo da avere cambi che mi possano dare qualcosa. Sono convinto che i ragazzi ci regaleranno il trofeo perché se lo meritano".
E i 'ragazzi' sono pronti alla sfida: "Abbiamo la giusta tensione, c'è il desiderio ardente di fare qualcosa di storico. Sentiamo la spinta dei nostri tifosi, percepiamo l'entusiasmo e questo deve essere un elemento in più, nei momenti di sofferenza, per rispondere e anche resistere alla foga del Real e alle difficoltà della gara". La 'coppa dalle grandi orecchie' è un trofeo che manca nella bacheca del capitano della Juventus e della Nazionale, una bacheca nella quale è presente la Coppa del Mondo: "Il mio imperativo è non aver nessun rimpianto. Se vinco la Champions, sarei il più vecchio giocatore a riuscirci". Un successo che spianerebbe la strada verso il Pallone d'Oro, trofeo assegnato solo una volta a un portiera (anni '60, i tempi di Jaschin).
Accanto a Buffon, nella sala stampa del 'Millennium', c'è Dani Alves. Lui ha già tre Champions nella sua bacheca personale, l'ultima vinta proprio a spese della Juventus nel 2015 col suo Barcellona. Ora fiuta l'impresa contro i rivali di una carriera: "E' un onore essere qui, dobbiamo sfruttare questo momento e fare in modo che sia per noi una serata speciale. Posso inseguire un sogno che temevo di non poter più vivere".
Dall'altra parte, Zidane parla con la calma di chi vive spesso questi momenti: "La pressione? Siamo il Real Madrid, sappiamo tutto della pressione. Siamo sempre favoriti, anche se in una finale non ci sono favoriti. Abbiamo svolto un grande lavoro per vincere la Liga e arrivare fin qui. Siamo preparatissimi per questo momento". Il tecnico delle merengues è abbottonato sulla formazione: "Sono tutti pronti per giocare. Mi interessa che siano tutti al top della forma. Nel calcio bisogna dare tutto, specie se si gioca contro una grande squadra. Penso sia bello per noi giocare due finali di seguito".