ITALIA
Episodio vergognoso
Roma, assalto omofobo a una scuola di danza a Centocelle
Scritte ed epiteti offensivi sui muri della Vanity Dance Studio che denuncia pubblicamente il fatto

Andrea e Simone sono i due gestori della scuola di danza romana vittima di un grave attacco omofobo. Su facebook hanno pubblicato le immagini delle scritte trovate sulle pareti della Vanity dance studio, che si trova nel quartiere romano di Centocelle: "Froci via da qui" e disegni fallici. "Dal primo giorno che abbiamo aperto - scrivono - purtroppo abbiamo avuto problemi con alcune persone, minacce, discussioni, inseguimenti, atti intimidatori, allagamenti. Tutto documentabile! Con tutte le forze abbiamo cercato di andare avanti cercando di creare un clima familiare all'interno della scuola! Non abbiamo ancora avuto il coraggio di denunciare l'accaduto, oggi troviamo il coraggio di parlare. Queste sono le immagini di quello che abbiamo trovato nella nostra scuola giorni fa!". I due ragazzi concludono augurandosi "che non accada ad altri quello che oggi è accaduto a noi! Perché tutto questo credetemi fa veramente male!". Chiusi nel loro dolore, ora i responsabili dell'associazione culturale pensano di chiudere qui la loro esperienza. "Una delle scuole di maggior prestigio in Italia", si legge in una tra le tante recensioni online sulla Vanity Dance Studio.
"L'episodio intimidatorio alla Vanity Dance Studio, scuola di danza romana, è un gravissimo atto di omofobia che si scaglia contro un luogo che produce cultura e arte attraverso la danza. Scritte ed epiteti offensivi sui muri della scuola hanno costretto alla chiusura della scuola. La nostra solidarietà è totale verso la Vanity Dance, che ha deciso di denunciare l'accaduto". Lo dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, precisando di conoscere bene episodi del genere "che periodicamente si ripercuotono in maniera simile anche presso la nostra sede a Testaccio. Noi saremo presto a Centocelle per poter sostenere la riapertura della scuola di danza, sostenendosi a vicenda nei momenti di difficoltà. Chiediamo alle istituzioni di vigilare. Roma non può continuare a subire attacchi omofobi del genere", aggiunge Marrazzo.
"La danza è un tema centrale nella nostra associazione - sottolinea Angela Infante, presidente del Gay Center e responsabile della formazione degli operatori del numero verde Gay Help Line - All'interno della fase formativa dei nostri esperti attraverso la danza arriviamo ad affrontare temi e esperienze, che difficilmente sarebbero esprimibili. Ci fa ancora più rabbia che sia stato colpito proprio un luogo che prepara alla danza".
"La notizia della scuola di danza imbrattata con insulti e vili epiteti - si legge su Pride Online- è circolata nella notte sugli smartphone della comunità Lgbt, svilita da un ultimo atto omofobo di cui sono vittima Andrea Pacifici, Simone Panella e tutta la Vanity Crew, gruppo di promettenti danzatori, creativi su tacchi vertiginosi, che poco più di un anno fa si è guadagnata la finale di Italia's Got Talent. Noti per le loro doti atletiche e performative, il gruppo si è affermato più volte all'estero in competizioni create ad hoc dove hanno messo in mostra tutto il loro talento tecnico".
Vicesindaco Roma, Luca Bergamo, 'solidale'
"Sono solidale e vicino a chi lavora e frequenta la scuola di danza. Chi fa scritte omofobe manifesta solo ignoranza e aggressività che sono spesso prodotto della paura di chi non ha gli strumenti per affrontarle". E' questp il commento del vicesindaco di Roma Luca Bergamo, che sostituisce la sindaca Virginia Raggi in vacanza, sull'episodio denunciato dal Gay Center.
"L'episodio intimidatorio alla Vanity Dance Studio, scuola di danza romana, è un gravissimo atto di omofobia che si scaglia contro un luogo che produce cultura e arte attraverso la danza. Scritte ed epiteti offensivi sui muri della scuola hanno costretto alla chiusura della scuola. La nostra solidarietà è totale verso la Vanity Dance, che ha deciso di denunciare l'accaduto". Lo dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, precisando di conoscere bene episodi del genere "che periodicamente si ripercuotono in maniera simile anche presso la nostra sede a Testaccio. Noi saremo presto a Centocelle per poter sostenere la riapertura della scuola di danza, sostenendosi a vicenda nei momenti di difficoltà. Chiediamo alle istituzioni di vigilare. Roma non può continuare a subire attacchi omofobi del genere", aggiunge Marrazzo.
"La danza è un tema centrale nella nostra associazione - sottolinea Angela Infante, presidente del Gay Center e responsabile della formazione degli operatori del numero verde Gay Help Line - All'interno della fase formativa dei nostri esperti attraverso la danza arriviamo ad affrontare temi e esperienze, che difficilmente sarebbero esprimibili. Ci fa ancora più rabbia che sia stato colpito proprio un luogo che prepara alla danza".
"La notizia della scuola di danza imbrattata con insulti e vili epiteti - si legge su Pride Online- è circolata nella notte sugli smartphone della comunità Lgbt, svilita da un ultimo atto omofobo di cui sono vittima Andrea Pacifici, Simone Panella e tutta la Vanity Crew, gruppo di promettenti danzatori, creativi su tacchi vertiginosi, che poco più di un anno fa si è guadagnata la finale di Italia's Got Talent. Noti per le loro doti atletiche e performative, il gruppo si è affermato più volte all'estero in competizioni create ad hoc dove hanno messo in mostra tutto il loro talento tecnico".
Vicesindaco Roma, Luca Bergamo, 'solidale'
"Sono solidale e vicino a chi lavora e frequenta la scuola di danza. Chi fa scritte omofobe manifesta solo ignoranza e aggressività che sono spesso prodotto della paura di chi non ha gli strumenti per affrontarle". E' questp il commento del vicesindaco di Roma Luca Bergamo, che sostituisce la sindaca Virginia Raggi in vacanza, sull'episodio denunciato dal Gay Center.