SALUTE
Realizzato in Italia
Cerotto hi-tech, misura la febbre e trasmette i dati a distanza
"Equipaggiare i passeggeri negli aeroporti con il sensore epidermico e controllare poi la loro temperatura nei vari momenti di transito" potrebbe essere usato per monitorare il virus Ebola, ha spiegato Gaetano Marrocco dell'Università di Roma Tor Vergata

Arriva il cerotto che misura la febbre e trasmette i dati a distanza: è trasparente, funziona senza batteria, e potrebbe essere usato negli aeroporti in casi di emergenze come l'Ebola o l'aviaria. È stato messo a punto in Italia dal gruppo coordinato da Gaetano Marrocco dell'università di Roma Tor Vergata.
Sperimentato nell'attività sportiva per valutare l'incremento di temperatura durante lo sforzo fisico, il dispositivo è ora in fase di perfezionamento ed è basato sulla tecnologia di identificazione a radiofrequenza: come quella antitaccheggio usata nei libri e nelle etichette dei vestiti.
Possibilità di usare il cerotto negli aeroporti
''Sarebbe possibile immaginare di equipaggiare i passeggeri negli aeroporti con il sensore epidermico - ha osservato Marrocco - e controllare poi la loro temperatura nei vari momenti di transito, per esempio durante gli usuali controlli di sicurezza senza insormontabili cambiamenti alle procedure già esistenti''. Per contenere il rischio di diffusione dell'Ebola a livello internazionale, la migliore soluzione sembra proprio il controllo della temperatura negli aeroporti, insieme ai questionari. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet, i controlli vanno fatti alla partenza, nei Paesi dell'Africa occidentale, più che all'arrivo.
Come funziona il sensore
Il sensore di temperatura integrato nel microchip presente nel dispositivo rivela variazioni di un quarto di grado fino a 65 gradi. Il cerotto, che è resistente all'acqua e traspirante, si può applicare, per esempio, sul braccio e non è sempre attivo: entra in funzione quando si trova in un campo elettromagnetico e invia informazioni solo se interrogato. L'antenna, presente nel cerotto, raccoglie l'energia elettromagnetica necessaria ad alimentare il microchip che si accende e, a comando, esegue una lettura della temperatura del corpo e trasmette il dato verso un dispositivo interrogante fino alla distanza di due metri. Quest'ultimo può essere un lettore
portatile, grande quanto un portachiavi, oppure un varco simile a quelli che si trovano nei negozi per il controllo degli oggetti acquistati.
Negli ospedali o nei centri di soccorso dove si cura Ebola
''Negli ospedali e nei centri di soccorso da campo - ha spiegato Marrocco - le unità di lettura potrebbero essere installate nelle porte di accesso dei vari locali in modo da monitorare lo stato di salute di medici e infermieri che interagiscono con pazienti già contagiati, individuando e isolando situazioni critiche che richiedano maggiori approfondimenti''.
Sperimentato nell'attività sportiva per valutare l'incremento di temperatura durante lo sforzo fisico, il dispositivo è ora in fase di perfezionamento ed è basato sulla tecnologia di identificazione a radiofrequenza: come quella antitaccheggio usata nei libri e nelle etichette dei vestiti.
Possibilità di usare il cerotto negli aeroporti
''Sarebbe possibile immaginare di equipaggiare i passeggeri negli aeroporti con il sensore epidermico - ha osservato Marrocco - e controllare poi la loro temperatura nei vari momenti di transito, per esempio durante gli usuali controlli di sicurezza senza insormontabili cambiamenti alle procedure già esistenti''. Per contenere il rischio di diffusione dell'Ebola a livello internazionale, la migliore soluzione sembra proprio il controllo della temperatura negli aeroporti, insieme ai questionari. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet, i controlli vanno fatti alla partenza, nei Paesi dell'Africa occidentale, più che all'arrivo.
Come funziona il sensore
Il sensore di temperatura integrato nel microchip presente nel dispositivo rivela variazioni di un quarto di grado fino a 65 gradi. Il cerotto, che è resistente all'acqua e traspirante, si può applicare, per esempio, sul braccio e non è sempre attivo: entra in funzione quando si trova in un campo elettromagnetico e invia informazioni solo se interrogato. L'antenna, presente nel cerotto, raccoglie l'energia elettromagnetica necessaria ad alimentare il microchip che si accende e, a comando, esegue una lettura della temperatura del corpo e trasmette il dato verso un dispositivo interrogante fino alla distanza di due metri. Quest'ultimo può essere un lettore
portatile, grande quanto un portachiavi, oppure un varco simile a quelli che si trovano nei negozi per il controllo degli oggetti acquistati.
Negli ospedali o nei centri di soccorso dove si cura Ebola
''Negli ospedali e nei centri di soccorso da campo - ha spiegato Marrocco - le unità di lettura potrebbero essere installate nelle porte di accesso dei vari locali in modo da monitorare lo stato di salute di medici e infermieri che interagiscono con pazienti già contagiati, individuando e isolando situazioni critiche che richiedano maggiori approfondimenti''.