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SPORT

Rugby, Sei Nazioni: seconda giornata

Italia, altra debacle: l'Irlanda ci rifila un pesantissimo 10-63

Nove mete dei Verdi, quarta forza del ranking mondiale, e partita senza storia allo stadio Olimpico, con gli azzurri mai in grado di impensierire gli avversari. Prossima sfida il 26 a Twickenham contro l'Inghilterra

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di Gianluca Luceri
Seconda legnata, sempre allo stadio Olimpico (52.000 spettatori), per l’Italrugby del ct O’Shea che per la prima volta sfidava il suo passato. Ma l’Irlanda, ancora arrabbiata per il bruciante ko a Edimburgo contro la Scozia nel match d’esordio (27-22), non fa sconti al grande ex di giornata e rifila agli azzurri un durissimo 10-63 che lascia spazio a zero recriminazioni. Evidente il divario con quella che è attualmente la quarta forza del ranking mondiale.

Reduce da un 2016 eccezionale (battuti Sudafrica, Australia e soprattutto gli All Blacks), il XV Verde mette subito le cose in chiaro segnando quattro mete (due Earls, due Stander, più 4 trasformazioni di un infallibile Paddy Jackson) nel primo tempo, chiuso sul 10-28 con la difesa italiana in difficoltà e bucata ripetutamente nelle corsie centrali. A parte un piazzato di Canna (3-7), l’unico sussulto azzurro è la meta tecnica ottenuta al 32’ sul 3-21 che interrompe solo per qualche istante il dominio degli ospiti.

Porta cattive nuove anche la ripresa, con l’Irlanda che timbra al 46’ per la quinta volta (ancora Stander) e arrotonda con il solito Jackson (10-35). Poi una lunga fase di pseudo-equilibrio, con gli azzurri però sempre fermi al palo. Nel finale l’Italia, stanca, cede di schianto e il passivo assume contorni pesanti: altre quattro mete in serie dei Verdi (tre Gilroy, una Ringrose, saranno 9 in totale) con la ‘sentenza’ Paddy Jackson (100% di trasformazione) che fa scendere il sipario su una gara a senso unico.
 
Prossimo appuntamento domenica 26 a Twickenham contro l’Inghilterra campione in carica: partita chiusa, sulla carta.