POLITICA
Grillo: soddisfatto, caduta accusa più grave
Roma, la procura chiede il rinvio a giudizio di Virginia Raggi per falso
Sollecitata invece l'archiviazione per ipotesi abuso d'ufficio

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco Virginia Raggi per l'accusa di falso nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto "pacchetto nomine".
Il falso è contestato per la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, alla direzione Turismo del Campidoglio.
La Procura ha invece sollecitato l'archiviazione per l'ipotesi di abuso d'ufficio per la promozione di Romeo: "Procedura non corretta ma fatta senza dolo". Commenta Raggi: "Apprendo con soddisfazione che, dopo mesi di fango mediatico su di me e sul MoVimento 5 Stelle, la Procura di Roma ha deciso di far cadere le accuse di abuso d'ufficio", commenta Raggi.
Nomine: archiviazione per Alemanno e Marino
La procura di Roma ha chiesto l'archiviazione delle posizioni degli ex sindaci Gianni Alemanno e Ignazio Marino in merito ai presunti illeciti legati alle procedure di nomine dirigenziali in Campidoglio in violazione del Testo Unico degli Enti Locali. Secondo l'accusa i due ex sindaci avrebbero assunto figure professionali esterne senza concorso e senza procedura pubblica. Nel chiedere l'archiviazione i pm hanno ritenuto non sussistere l'elemento soggettivo e quindi il dolo.
Procura chiede giudizio per abuso d'ufficio per Marra
Per la nomina di Renato Marra, la Procura ha anche chiesto il giudizio per abuso d'ufficio per Raffaele Marra, attualmente sotto processo per corruzione in concorso con l'imprenditore Sergio Scarpellini e ormai fuori dall'amministrazione comunale a seguito di 'sue dimissioni irrevocabili': trattandosi della pratica che riguardava il fratello, Raffaele - secondo gli inquirenti - si sarebbe dovuto astenere e invece si attivo' procurando al suo congiunto "un ingiusto vantaggio patrimoniale" costituito sia dalla "illegittimita' della nomina e sia dall'attribuzione di una fascia retributiva superiore a quella posseduta".
Grillo: soddisfatto, caduta accusa più grave
Il Garante del M5S Beppe Grillo si è detto "molto soddisfatto che i due reati più gravi" a capo della sindaca di Roma Virginia Raggi "siano stati archiviati". Grillo, si apprende ancora, è "contento" che Raggi "sia riuscita a dimostrare la sua innocenza". Così, a quanto si apprende, i vertici del M5S hanno commentato la notizia dell'archiviazione dell'accusa di abuso d'ufficio per Raggi, per la quale è stato invece chiesto il rinvio a giudizio per falso in merito alla nomina di Renato Marra.
Renzi: Raggi faccia sindaco, se le riesce
Salvini: si dimetta per incapacità, non per inchieste
"Il problema della Raggi non sono le inchieste, dalle quali le auguriamo di uscire presto e nel migliore dei modi, ma l'assoluta incapacità dimostrata al governo della città che è in uno stato di totale incuria e abbandono". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, sulle vicende giudiziarie del sindaco di Roma. "Roma è in una condizione di degrado unica e intollerabile, mai vista prima - prosegue Salvini - ed esprimo, anche io che dissi a suo tempo che avrei votato la Raggi, la completa delusione per la sua gestione della città. Per questo dovrebbe dimettersi e non per le polemiche, gli abbandoni, i litigi e le inchieste, nelle quali non entriamo nel merito".
Il falso è contestato per la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, alla direzione Turismo del Campidoglio.
La Procura ha invece sollecitato l'archiviazione per l'ipotesi di abuso d'ufficio per la promozione di Romeo: "Procedura non corretta ma fatta senza dolo". Commenta Raggi: "Apprendo con soddisfazione che, dopo mesi di fango mediatico su di me e sul MoVimento 5 Stelle, la Procura di Roma ha deciso di far cadere le accuse di abuso d'ufficio", commenta Raggi.
Nomine: archiviazione per Alemanno e Marino
La procura di Roma ha chiesto l'archiviazione delle posizioni degli ex sindaci Gianni Alemanno e Ignazio Marino in merito ai presunti illeciti legati alle procedure di nomine dirigenziali in Campidoglio in violazione del Testo Unico degli Enti Locali. Secondo l'accusa i due ex sindaci avrebbero assunto figure professionali esterne senza concorso e senza procedura pubblica. Nel chiedere l'archiviazione i pm hanno ritenuto non sussistere l'elemento soggettivo e quindi il dolo.
Procura chiede giudizio per abuso d'ufficio per Marra
Per la nomina di Renato Marra, la Procura ha anche chiesto il giudizio per abuso d'ufficio per Raffaele Marra, attualmente sotto processo per corruzione in concorso con l'imprenditore Sergio Scarpellini e ormai fuori dall'amministrazione comunale a seguito di 'sue dimissioni irrevocabili': trattandosi della pratica che riguardava il fratello, Raffaele - secondo gli inquirenti - si sarebbe dovuto astenere e invece si attivo' procurando al suo congiunto "un ingiusto vantaggio patrimoniale" costituito sia dalla "illegittimita' della nomina e sia dall'attribuzione di una fascia retributiva superiore a quella posseduta".
Grillo: soddisfatto, caduta accusa più grave
Il Garante del M5S Beppe Grillo si è detto "molto soddisfatto che i due reati più gravi" a capo della sindaca di Roma Virginia Raggi "siano stati archiviati". Grillo, si apprende ancora, è "contento" che Raggi "sia riuscita a dimostrare la sua innocenza". Così, a quanto si apprende, i vertici del M5S hanno commentato la notizia dell'archiviazione dell'accusa di abuso d'ufficio per Raggi, per la quale è stato invece chiesto il rinvio a giudizio per falso in merito alla nomina di Renato Marra.
Renzi: Raggi faccia sindaco, se le riesce
Noi non siamo come loro: noi siamo per la giustizia, non per il giustizialismo. La Raggi faccia il sindaco, se le riesce #5stelle2morali
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 28 settembre 2017
Salvini: si dimetta per incapacità, non per inchieste
"Il problema della Raggi non sono le inchieste, dalle quali le auguriamo di uscire presto e nel migliore dei modi, ma l'assoluta incapacità dimostrata al governo della città che è in uno stato di totale incuria e abbandono". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, sulle vicende giudiziarie del sindaco di Roma. "Roma è in una condizione di degrado unica e intollerabile, mai vista prima - prosegue Salvini - ed esprimo, anche io che dissi a suo tempo che avrei votato la Raggi, la completa delusione per la sua gestione della città. Per questo dovrebbe dimettersi e non per le polemiche, gli abbandoni, i litigi e le inchieste, nelle quali non entriamo nel merito".