ITALIA
Visita pastorale
Papa: una parrocchia fredda è 'cardiopatica'
Francesco incontra i parrocchiani del Santissimo Sacramento a Roma e risponde alle loro domande. Due i momenti cruciali della visita: la benedizione della 'Casa della Gioia' per disabili e la Cresima impartita ad una bambina affetta da malattia mitocondriale

Il progetto della 'Casa della Gioia', casa famiglia per disabili, struttura nata sull'orma del 'Dopo di noi', voluto e sostenuto dal Vicariato di Roma fu presentato al Pontefice dal parroco del Santissimo Sacramento, don Maurizio Mirilli, a settembre in occasione di una messa a Santa Marta. Don Maurizio invitò Papa Francesco a benedire la Casa appena ultimata. Detto, fatto.
Così Papa Francesco si è recato nel popolare quartiere Prenestino Labicano, di fronte a Centocelle Tor de' Schiavi dove con l'arcivescovo Vicario Generale di Roma Angelo De Donatis ha trovato ad accoglierlo anche due cardinali: il salvadoregno José Gregorio Rosa Chàvez, titolare della parrocchia del SS. Sacramento e il filippino Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila e Presidente della Caritas Internationalis, invitato dal parroco don Maurizio per essere stato l'inconsapevole artefice della Casa della gioia per aver suggerito di "scoperchiare il tetto" della chiesa. Tagle è stato preso in parola, tanto che nel sottotetto della chiesa Papa Bergoglio ha inaugurato la comunità d'accoglienza. Accolto anche dal vice parroco don Vasile Alexandru Muresan e da alcuni collaboratori parrocchiali.
Nell'oratorio il Papa ha incontrato la comunità parrocchiale e ha risposto a quattro domande poste da un genitore, da un giovane, da un adolescente e da un bambino. Successivamente, nel salone parrocchiale, ha incontrato gli anziani e gli ammalati.
Papa Francesco, dialogando con una giovane animatrice della parrocchia, ha posto in evidenza che quella della vicinanza "è una virtù che dobbiamo avere tutti noi cristiani: quando non c'è vicinanza, anche nei laici, c'è una parrocchia tiepida, funzionale, ma è una parrocchia 'cardiopatica', ha la malattia del cuore. Vale per i pastori, per i laici e per le suore". Il Pontefice ha così risposto alla ragazza che ha spiegato di aver avuto difficoltà ad inserirsi nella comunità parrocchiale e ha chiesto se il Papa, i vescovi e i preti vogliono bene ai ragazzi. "La mia risposta - ha scherzato Francesco - dovrebbe essere una bastonata a sacerdoti e vescovo e anche alle suore".
Ha quindi esortato i fedeli della parrocchia romana del Santissimo Sacramento a chiedere ai preti di essere vicini e coerenti. "Testimonianza, vicinanza, coerenza" sono le qualità richieste alla Chiesa da papa Francesco. Durante la messa, il papa ha impartito il sacramento della Cresima alla dodicenne Maya, affetta da una malattia mitocondriale e alla mamma Paola.
Nell'omelia il Pontefice ha sottolineato: "L'amore non è quello che si vede nei film in tv. L'amore è un'altra cosa. Il vero amore si fa vedere nelle opere, non nelle parole come in quel brano famoso, 'Parole, parole, parole'...Tante volte sono soltanto parole, ma l'amore è concreto: nella famiglia, nel quartiere, nel lavoro". Papa Francesco ha ricordato che "Cristo ha dato la vita per noi, rimanere nel suo amore significa servire gli altri, essere al servizio degli altri, prendersi carico degli altri. Non suonare i violini, ma lavorare per gli altri come le mamme lavorano con amore nel prendersi cura dei loro bambini".
Così Papa Francesco si è recato nel popolare quartiere Prenestino Labicano, di fronte a Centocelle Tor de' Schiavi dove con l'arcivescovo Vicario Generale di Roma Angelo De Donatis ha trovato ad accoglierlo anche due cardinali: il salvadoregno José Gregorio Rosa Chàvez, titolare della parrocchia del SS. Sacramento e il filippino Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila e Presidente della Caritas Internationalis, invitato dal parroco don Maurizio per essere stato l'inconsapevole artefice della Casa della gioia per aver suggerito di "scoperchiare il tetto" della chiesa. Tagle è stato preso in parola, tanto che nel sottotetto della chiesa Papa Bergoglio ha inaugurato la comunità d'accoglienza. Accolto anche dal vice parroco don Vasile Alexandru Muresan e da alcuni collaboratori parrocchiali.
Nell'oratorio il Papa ha incontrato la comunità parrocchiale e ha risposto a quattro domande poste da un genitore, da un giovane, da un adolescente e da un bambino. Successivamente, nel salone parrocchiale, ha incontrato gli anziani e gli ammalati.
Papa Francesco, dialogando con una giovane animatrice della parrocchia, ha posto in evidenza che quella della vicinanza "è una virtù che dobbiamo avere tutti noi cristiani: quando non c'è vicinanza, anche nei laici, c'è una parrocchia tiepida, funzionale, ma è una parrocchia 'cardiopatica', ha la malattia del cuore. Vale per i pastori, per i laici e per le suore". Il Pontefice ha così risposto alla ragazza che ha spiegato di aver avuto difficoltà ad inserirsi nella comunità parrocchiale e ha chiesto se il Papa, i vescovi e i preti vogliono bene ai ragazzi. "La mia risposta - ha scherzato Francesco - dovrebbe essere una bastonata a sacerdoti e vescovo e anche alle suore".
Ha quindi esortato i fedeli della parrocchia romana del Santissimo Sacramento a chiedere ai preti di essere vicini e coerenti. "Testimonianza, vicinanza, coerenza" sono le qualità richieste alla Chiesa da papa Francesco. Durante la messa, il papa ha impartito il sacramento della Cresima alla dodicenne Maya, affetta da una malattia mitocondriale e alla mamma Paola.
Nell'omelia il Pontefice ha sottolineato: "L'amore non è quello che si vede nei film in tv. L'amore è un'altra cosa. Il vero amore si fa vedere nelle opere, non nelle parole come in quel brano famoso, 'Parole, parole, parole'...Tante volte sono soltanto parole, ma l'amore è concreto: nella famiglia, nel quartiere, nel lavoro". Papa Francesco ha ricordato che "Cristo ha dato la vita per noi, rimanere nel suo amore significa servire gli altri, essere al servizio degli altri, prendersi carico degli altri. Non suonare i violini, ma lavorare per gli altri come le mamme lavorano con amore nel prendersi cura dei loro bambini".