ITALIA
La riunione con la Ministra dell’Interno Lamorgese
Attentati in Europa. Il Viminale intensifica controlli alle frontiere
Dopo gli attentanti a Nizza e Vienna, aggiornati gli obbiettivi sensibili e le strategie antiterrorismo in Italia. Piano operativo con la Tunisia per i migranti

Intensificare i controlli ai valichi di frontiera, anche con l'impiego dei militari dell'Esercito. Una stretta decisa al termine del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto questa mattina al ministero con i vertici delle forze di polizia e dei servizi d'intelligence. A presiederlo la Ministra degli Interni Luciana Lamorgese. Una riunione necessaria dopo gli attentati di Nizza e Vienna. Nel corso della riunione, anche alla luce degli esiti del Comitato di analisi strategica antiterrorismo, si è fatta una ricognizione di tutte le attività di prevenzione e un aggiornamento degli obiettivi sensibili.
Si è discusso anche di un piano operativo da condividere con la Tunisia per un contrastare meglio le organizzazioni che gestiscono il traffico di esseri umani. Il piano è stato analizzato dal Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e al quale hanno partecipato oltre ai vertici di forze di polizia e intelligence anche il viceministro Matteo Mauri, il sottocapo di stato maggiore della Difesa e il capo del Dap. "Per quanto riguarda i controlli imposti da imprescindibili esigenze di sicurezza nazionale sui migranti irregolari che sbarcano in Italia", sottolinea il ministero, è stato appunto valutato il piano per intensificare la collaborazione tra i due paesi, che dovrà ora essere concordato tra il governo italiano e quello tunisino.
Si è discusso anche di un piano operativo da condividere con la Tunisia per un contrastare meglio le organizzazioni che gestiscono il traffico di esseri umani. Il piano è stato analizzato dal Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e al quale hanno partecipato oltre ai vertici di forze di polizia e intelligence anche il viceministro Matteo Mauri, il sottocapo di stato maggiore della Difesa e il capo del Dap. "Per quanto riguarda i controlli imposti da imprescindibili esigenze di sicurezza nazionale sui migranti irregolari che sbarcano in Italia", sottolinea il ministero, è stato appunto valutato il piano per intensificare la collaborazione tra i due paesi, che dovrà ora essere concordato tra il governo italiano e quello tunisino.