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ITALIA

Roma, reagì a rapina e uccise ladro: archiviato procedimento

Secondo il giudice l'anziano impreditore agì per legittima difesa

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Finiscono in archivio le accuse contestate all'anziano che il 29 giugno di quasi 4 anni fa reagì ad un tentativo di rapina in villa a Roma e uccise uno dei banditi, il romeno Nicolas Valentin Barbat. Per questo il giudice Gaspare Sturzo ha riconosciuto la legittima difesa e fatto cadere ogni contestazione a Ilario D'Apollonio, 85 anni. L'archiviazione del procedimento era stata sollecitata dalla stessa Procura della Capitale con il pm Elisabetta Ceniccola. Il gip ha di fatto accolto la ricostruzione degli avvocati Diego Perugini e Sonia Battagliese che hanno assistito sin dall'inizio D'Apollonio e la moglie, la signora Ilaria Ciocchetti.  

I quattro rapinatori, uno dei quali armato, si introdussero di notte nella villa dei coniugi D'Apollonio, in via Nomentana, e legarono ed imbavagliarono la padrona di casa, Ilaria Ciocchetti, anch'essa ottantenne, che li aveva sorpresi. Accortosi di quanto stava accadendo D'Apollonio sparò ed uccise Barbat. L'archiviazione del procedimento era stata sollecitata dal pm Elisabetta Ceniccola anche su sollecitazione degli avvocati Diego Perugini e Sonia Battagliese, legali della coppia di anziani vittime del tentativo di rapina.    Nel provvedimento, il pm Ceniccola ha sottolineato che "la condotta omicidiaria sia stata posta in essere da un soggetto in età avanzata nei confronti di un uomo di 35 anni di alta statura e di fisicità robusta al fine di difendere se stesso e sua moglie (impossibilitata a reagire in quanto immobilizzata ed imbavagliata) dalla condotta violenta di più rapinatori travisati di cui almeno uno armato". Per il pm, dunque, la legittima difesa invocata da D'Apollonio era giustificata dal "pericolo per l'incolumità sua e della moglie".    Gli altri tre banditi furono successivamente catturati e condannati a pena varianti tra cinque anni e quattro mesi e quattro anni di reclusione.