SPORT
Campionati Europei Under 21
Italia beffata 1-0 dalla Polonia, passaggio alle semifinali a rischio
Gli azzurrini non concretizzano molte occasioni e subiscono la beffa di Bielik a fine primo tempo. Chiesa ancora pericoloso nella ripresa, le speranze della squadra di Di Biagio si infrangono sul palo colpito da Pellegrini. Decisive le partite di sabato: noi col Belgio già eliminato, i polacchi con la Spagna

Non basta la generosità all’Under 21 per aver ragione della Polonia. Gli azzurrini di Di Biagio si schiantano contro il muro biancorosso e fanno un passo indietro rispetto all’esordio vincente con la Spagna (3-1 in rimonta). Allo Stadio ‘Dall’Ara’ di Bologna finisce 1-0 per i nostri avversari la seconda partita del girone A del Campionato Europeo Under 21. La Polonia veniva dal 3-2 sul Belgio, che sconfitto nel pomeriggio dalla Spagna per 2-1 saluta la manifestazione. La classifica del girone vede Polonia a punteggio pieno (6), Italia e Spagna a quota 3 punti e Belgio a zero. Decisiva per il passaggio alle semifinali le partite di sabato alle ore 21, Belgio-Italia e Spagna-Polonia.
Di Biagio cambia quattro elementi (Calabrese, Bonifazi, Zaniolo e Kean) e conferma il 4-3-3: Meret in porta; Adjapong, Mancini, Bastoni e Dimarco in difesa; Barella, Mandragora e Pellegrini a centrocampo; Orsolini, Cutrone e Chiesa il tridente offensivo. I biancorossi di Michniewicz partono con un 4-5-1 molto flessibile: Grabara tra i pali; Fila, Wieteska, Bielik, Bochniewicz linea difensiva; Żurkowski, Dziczek, Pestka, Jagiełło, Szymanski i centrocampisti; l’ex Sampdoria ora in prestito al Fortuna Düsseldorf Kownacki di punta.
Subito Orsolini libera il sinistro dopo una sgroppata sulla destra, ma il risultato non è né un tiro né un cross. Al 21’ Pellegrini di collo esterno non trova la porta da buona posizione. Al 27' solo il gran tempismo di Grabara a buttarsi davanti a Chiesa che calcia da due metri salva la porta polacca. Al 31’ Mandragora spreca dal dischetto un suggerimento basso di Chiesa da sinistra. Al 33’ Mancini di testa su corner prova la torsione ma la palla è lontana dal palo. Al 34’ arriva al tiro dal limite Barella, mira alta. Arriva invece la beffa della Polonia al 40’: dopo una punizione dal limite di Kownacki respinta dalla barriera, Bielik trova il sinistro maligno che sorprende Meret, che tocca ma non evita il rimbalzo sul palo e il gol. Var beffardo al 44’. Un gran gol di Orsolini (sinistro dal limite) viene annullato per fuorigioco del giocatore del Bologna.
L’Italia rientra dagli spogliatoi con Kean per Orsolini. Pellegrini pericoloso in girata al 51’, buona solo l’intenzione. Un minuto dopo, Chiesa al volo di sinistro sfiora il gol dell’anno, ma Grabara compie un mezzo miracolo. Al 53’ Bastoni in mischia manda sopra la traversa da cinque metri, ottenendo solo un calcio d’angolo. Al 57’ Di Biagio inserisce Tonali per Mandragora. Al 61’ Dimarco batte rasoterra una punizione guadagnata da Kean al limite, Grabara blocca. Al 63’ Tonali si fa vedere con un destro da fuori, c’è solo la potenza. Al 65’ lavoro per Meret, che deve andare a terra per fare sua una conclusione di Kownacki. Il ritmo cala un po’ fino al 75’ quando Pellegrini scuote il palo con una bomba da posizione defilata a sinistra. Al 77’ si vede anche Cutrone, ma la sua girata è imprecisa. All’81’ la mossa della disperazione di Di Biagio: Zaniolo al posto di Adjapong e difesa a tre. Gli azzurrini sembrano stanchi e il forcing finale è troppo confuso per cambiare il risultato.
La delusione è grande, come dice il ct Di Biagio subito dopo il fischio finale: “Abbiamo fatto la gara per 90’, non siamo riusciti a segnare. Il calcio è anche questo. I ragazzi non possono rimproverarsi nulla, se non essere stati più incisivi in fase realizzativa. Nel primo tempo c’è stata più lucidità che abbiamo perso nella ripresa”.
Di Biagio cambia quattro elementi (Calabrese, Bonifazi, Zaniolo e Kean) e conferma il 4-3-3: Meret in porta; Adjapong, Mancini, Bastoni e Dimarco in difesa; Barella, Mandragora e Pellegrini a centrocampo; Orsolini, Cutrone e Chiesa il tridente offensivo. I biancorossi di Michniewicz partono con un 4-5-1 molto flessibile: Grabara tra i pali; Fila, Wieteska, Bielik, Bochniewicz linea difensiva; Żurkowski, Dziczek, Pestka, Jagiełło, Szymanski i centrocampisti; l’ex Sampdoria ora in prestito al Fortuna Düsseldorf Kownacki di punta.
Subito Orsolini libera il sinistro dopo una sgroppata sulla destra, ma il risultato non è né un tiro né un cross. Al 21’ Pellegrini di collo esterno non trova la porta da buona posizione. Al 27' solo il gran tempismo di Grabara a buttarsi davanti a Chiesa che calcia da due metri salva la porta polacca. Al 31’ Mandragora spreca dal dischetto un suggerimento basso di Chiesa da sinistra. Al 33’ Mancini di testa su corner prova la torsione ma la palla è lontana dal palo. Al 34’ arriva al tiro dal limite Barella, mira alta. Arriva invece la beffa della Polonia al 40’: dopo una punizione dal limite di Kownacki respinta dalla barriera, Bielik trova il sinistro maligno che sorprende Meret, che tocca ma non evita il rimbalzo sul palo e il gol. Var beffardo al 44’. Un gran gol di Orsolini (sinistro dal limite) viene annullato per fuorigioco del giocatore del Bologna.
L’Italia rientra dagli spogliatoi con Kean per Orsolini. Pellegrini pericoloso in girata al 51’, buona solo l’intenzione. Un minuto dopo, Chiesa al volo di sinistro sfiora il gol dell’anno, ma Grabara compie un mezzo miracolo. Al 53’ Bastoni in mischia manda sopra la traversa da cinque metri, ottenendo solo un calcio d’angolo. Al 57’ Di Biagio inserisce Tonali per Mandragora. Al 61’ Dimarco batte rasoterra una punizione guadagnata da Kean al limite, Grabara blocca. Al 63’ Tonali si fa vedere con un destro da fuori, c’è solo la potenza. Al 65’ lavoro per Meret, che deve andare a terra per fare sua una conclusione di Kownacki. Il ritmo cala un po’ fino al 75’ quando Pellegrini scuote il palo con una bomba da posizione defilata a sinistra. Al 77’ si vede anche Cutrone, ma la sua girata è imprecisa. All’81’ la mossa della disperazione di Di Biagio: Zaniolo al posto di Adjapong e difesa a tre. Gli azzurrini sembrano stanchi e il forcing finale è troppo confuso per cambiare il risultato.
La delusione è grande, come dice il ct Di Biagio subito dopo il fischio finale: “Abbiamo fatto la gara per 90’, non siamo riusciti a segnare. Il calcio è anche questo. I ragazzi non possono rimproverarsi nulla, se non essere stati più incisivi in fase realizzativa. Nel primo tempo c’è stata più lucidità che abbiamo perso nella ripresa”.