ITALIA
Giornalisti intercettati
Migranti, inchiesta Trapani: Cartabia dispone accertamenti
Migliaia di pagine con i dialoghi finite nell'inchiesta della Procura di Trapani sulle ong

La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha disposto accertamenti sull'inchiesta di Trapani sulle Ong, nell'ambito della quale sarebbero stati intercettati, secondo notizie di stampa, anche diversi giornalisti. Lo si apprende da fonti di via Arenula.
Non solo conversazioni telefoniche intercettate, a loro insaputa, tra i giornalisti e le loro fonti confidenziali, ma anche l'indicazione dei loro movimenti. Sono migliaia le pagine della Polizia giudiziaria, tra Sco, Squadra mobile di Trapani e Capitaneria di Porto, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Trapani che ha chiuso le indagini iniziate tra il 2016 e il 2017 quando ancora Maurizio Agnello non era alla guida della Procura. Tra le carte, che l'Adnkronos ha visionato, ci sono delle conversazioni, ad esempio, tra il giornalista dell'Avvenire Nello Scavo e un sacerdote. O tra Nancy Porsia e la sua legale, l'avvocato Alessandra Ballerini.
E' il primo luglio del 2017 e il giornalista dell'Avvenire Nello Scavo chiama al telefono don Mussie Zerai, un sacerdote eritreo candidato al Nobel per la Pace nel 2015 e fondatore dell'agenzia di informazione Habeshia per la Cooperazione allo Sviluppo che da sempre si occupa di migranti. Il prete non sa ancora, quel giorno, di essere indagato dalla Procura di Trapani nell'ambito di indagini su attività di salvataggio dei migranti in cui sarebbero coinvolte delle ong. Ci sono anche queste conversazioni nei brogliacci della Polizia giudiziaria di Trapani nell'ambito dell'indagine a carico di diverse persone, tra cui lo stesso don Mussie e che hanno sollevato numerose polemiche sulle intercettazioni ai giornalisti.
Il Procuratore di Trapani, Maurizio Agnello, intervistato dall'Adnkronos, ha spiegato che nella informativa depositata nel giugno 2020, in occasione della chiusura delle indagini "non c'è traccia delle intercettazioni dei giornalisti". Fatta eccezione per qualche passaggio in cui si ascolta la giornalista Nancy Porsia, "ma non perché direttamente intercettata, bensì perché conversa con altri soggetti", spiega il magistrato. Però nei brogliacci ci sono anche diversi giornalisti, tra cui appunto Nello Scavo, un cronista di inchiesta che da anni si occupa delle rotte dei migranti. E Francesca Mannocchi o Fausto Bilsolavo de Il Giornale.
Non solo conversazioni telefoniche intercettate, a loro insaputa, tra i giornalisti e le loro fonti confidenziali, ma anche l'indicazione dei loro movimenti. Sono migliaia le pagine della Polizia giudiziaria, tra Sco, Squadra mobile di Trapani e Capitaneria di Porto, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Trapani che ha chiuso le indagini iniziate tra il 2016 e il 2017 quando ancora Maurizio Agnello non era alla guida della Procura. Tra le carte, che l'Adnkronos ha visionato, ci sono delle conversazioni, ad esempio, tra il giornalista dell'Avvenire Nello Scavo e un sacerdote. O tra Nancy Porsia e la sua legale, l'avvocato Alessandra Ballerini.
E' il primo luglio del 2017 e il giornalista dell'Avvenire Nello Scavo chiama al telefono don Mussie Zerai, un sacerdote eritreo candidato al Nobel per la Pace nel 2015 e fondatore dell'agenzia di informazione Habeshia per la Cooperazione allo Sviluppo che da sempre si occupa di migranti. Il prete non sa ancora, quel giorno, di essere indagato dalla Procura di Trapani nell'ambito di indagini su attività di salvataggio dei migranti in cui sarebbero coinvolte delle ong. Ci sono anche queste conversazioni nei brogliacci della Polizia giudiziaria di Trapani nell'ambito dell'indagine a carico di diverse persone, tra cui lo stesso don Mussie e che hanno sollevato numerose polemiche sulle intercettazioni ai giornalisti.
Il Procuratore di Trapani, Maurizio Agnello, intervistato dall'Adnkronos, ha spiegato che nella informativa depositata nel giugno 2020, in occasione della chiusura delle indagini "non c'è traccia delle intercettazioni dei giornalisti". Fatta eccezione per qualche passaggio in cui si ascolta la giornalista Nancy Porsia, "ma non perché direttamente intercettata, bensì perché conversa con altri soggetti", spiega il magistrato. Però nei brogliacci ci sono anche diversi giornalisti, tra cui appunto Nello Scavo, un cronista di inchiesta che da anni si occupa delle rotte dei migranti. E Francesca Mannocchi o Fausto Bilsolavo de Il Giornale.