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MONDO

Theresa May interviene invitando inglesi e spagnoli al dialogo

Brexit, Madrid: Londra mantenga la calma su Gibilterra

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Il ministro degli Esteri spagnolo
Continuano le scintille verbali tra Londra e Madrid riguardo al futuro di Gibilterra. "Qualcuno nel Regno Unito sta perdendo la lucidità e non ce n'è bisogno", ha detto oggi il ministro degli Esteri spagnolo, Alfonso Dastis, dopo che ieri l'ex leader conservatore Michael Howard aveva affermato che la premier Theresa May sarebbe disposta a scatenare una guerra per conservare la sovranità britannica sulla Rocca, così come fece Margaret Thatcher per le Isole Falkland.

"Fare paragoni con situazioni del passato come le Falkland è un po' fuori contesto. Il governo spagnolo è un po' sorpreso dal tono dei commenti che giungono dalla Gran Bretagna, un Paese noto per la sua compostezza", ha affermato Dastis, secondo quanto riporta il 'Guardian'. Dall'incontro dei ministri degli Esteri dell'Ue in Lussemburgo è intervenuto anche il capo del Foreign Office, Boris Johnson. "La sovranità di Gibilterra non è cambiata e non cambierà senza l'esplicito sostegno e consenso della gente di Gibilterra e del Regno Unito", ha detto il ministro britannico. La polemica è nata dopo che nei giorni scorsi il Consiglio europeo ha diffuso un documento secondo il quale, nell'ambito dei negoziati per la Brexit, la Spagna potrebbe vincolare il suo consenso ad un eventuale accordo commerciale tra Londra e Bruxelles allo status futuro di Gibilterra.

A rincarare la dose sono state le successive dichiarazioni del ministro degli Esteri spagnolo che ha annunciato che Madrid non imporrebbe il suo veto all'ingresso della Scozia nella Ue dopo l'eventuale nuovo referendum sull'indipendenza. Finora si era sempre pensato che la Spagna si sarebbe opposta all'ingresso della Scozia nell'Ue, per non incoraggiare le spinte secessioniste della Catalogna.

La prima ministra britannica, Theresa May, ha tentato di abbassare la tensione legata a Gibilterra, assicurando che il suo approccio per qualsiasi disputa è "il dialogo". Durante un viaggio in Giordania, May ha detto di voler "dialogare" con l'Unione europea per raggiungere il miglior accordo per l'uscita del suo Paese dal blocco. "Ciò che stiamo facendo con tutti i Paesi europei nell'Ue è sederci e parlare", ha detto, e lo stesso avverrà con e su Gibilterra: "Dialogo e non guerra", ha detto, facendo riferimento a una frase del suo predecessore Winston Churchill.