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ITALIA

Sopralluogo del governatore dopo le trombe d'aria

Maltempo Veneto: Conte sente Zaia, si valuta stato di emergenza

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Sono oltre 600 le richieste d'intervento arrivate alle sale operative dei Vigili del fuoco per la nuova ondata di maltempo che nel pomeriggio ha colpito il Veneto, in particolar modo la provincia di Vicenza e Verona, ma ha interessato anche Treviso, Belluno e Padova. Particolarmente colpiti nel Vicentino i comuni di Arzignano e Trissino con forti raffiche di vento e due trombe d'aria che hanno provocato la caduta di alberi, cartelloni stradali, antenne che hanno bloccato le strade e hanno causato lo scoperchiamento di centinaia di abitazioni e aziende. A Verona continua ininterrotta da domenica scorsa il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco per il maltempo. Eseguiti solo oggi oltre 200 interventi di soccorso per alberi pericolanti, allagamenti, rimozione di elementi pericolanti. Interventi anche in molti altri comuni dell'intera regione.

Lo stato di emergenza va esteso
Il governatore del Veneto Luca Zaia è stato in sopralluogo nel Vicentino, una delle zone più colpite ieri dalla nuova ondata di maltempo, con una tromba d'aria che solo ad Arzignano ha causato danni a 150 abitazioni e a decine di capannoni industriali e infrastrutture pubbliche. Proprio da qui è partita la verifica dei danni che Zaia ha compiuto con il sindaco di Arzignano, Alessia Bevilacqua, gli assessori regionali Lanzarin e Bottacin, e il presidente della Provincia di Vicenza, nonché sindaco del capoluogo, Francesco Rucco. Zaia ha detto di aver già aggiornato sulla situazione il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, annunciando per martedì un sopralluogo. "Ancora una volta siamo in ginocchio per il maltempo - ha detto Zaia - Per il Vicentino farò un'estensione dello stato di emergenza da Verona, in modo tale che anche questi eventi rientrino nelle avversità atmosferiche di questo periodo, dopo di che faremo la conta dei danni".

Il conto lo presenteremo a Roma
"Questo è un'unico sistema di perturbazioni, ce lo dicono le carte meteo, che prima ha colpito Verona e poi ha massacrato il resto del Veneto. Per noi è un unico stato di crisi, un pacchetto il cui conto presenteremo a Roma, chiedendo risposta in tempi celerissimi, vuol dire ore". Così il governatore Luca Zaia: "Davanti ai danni alle imprese, a quello che è il cuore pulsante italiano messo in ginocchio ci vuole qualcuno che risponda velocemente. Questo è un territorio che dà 150 miliardi di Pil all'anno, non può sentirsi rispondere con un 'sì, ma, però...', sono cose che non vogliamo sentirle".

Scene da tragedia
"Queste scene di devastazione - ha concluso Zaia -  io le ho viste con la tromba d'aria della Riviera del Brenta del 2015, con la tempesta Vaia. Siamo nel target delle grande tragedie da avversità atmosferiche, di certo qui non c'è stata una spazzolata di vento...". "In Florida se devi costruire una casa ti chiedono le prove degli ultrasuoni, qui non eravamo a abituati a cose del genere".

Valpolicella devastata
"Parlando di agricoltura, la devastazione della Valpolicella dell'altro giorno per noi ha significato quasi 20 milioni di euro di danni. Qui ci vogliono risorse, soldi". "Un altro fortunale, una tromba d'aria con venti superiori ai 150 km/h, un bilancio drammatico, 150 abitazioni danneggiate, decine di capannoni, infrastrutture pubbliche e quindi direi che ancora una volta siamo in ginocchio". "L'unico dato positivo è che non ci sono feriti, per il resto di danni ce ne sono tanti". 

Conte a Zaia: disponibilità a valutare stato di emergenza
Il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende, ha sentito in tarda serata il governatore del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarina, oltre al capo della Protezione Civile Borrelli. Il premier ha espresso massima vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal maltempo e in merito alla richiesta di stato d'emergenza avanzata dalla Regione Veneto si è detto disponibile, non appena arriverà la relazione integrativa, ad avviare istruttoria con la Protezione Civile per la valutazione, sia per la grandine dei giorni scorsi sia per il maltempo di oggi.

Allerta a Verona per passaggio piena Adige
Verona attende il passaggio della piena del fiume Adige, in atto in Trentino Alto Adige, e a scopo precauzionale Protezione Civile e Genio Civile hanno deciso di installare delle paratie in zona Dogana, nel centro storico, il punto più basso nel passaggio del fiume in città. I due enti sono in stretto contatto con la Regione Veneto per seguire l'evolversi della situazione, che al momento non mostra criticità.

Lungo gli argini continua il monitoraggio da parte dei volontari; il fiume sta trasportando centinaia di tronchi di alberi abbattuti dal forte vento di questi giorni e bisogna verificare che non si ammassino sui ponti, creando ostacoli al deflusso delle acque. In serata alla stazione di Lungadige Rubele il livello registrato era di quasi un metro oltre lo zero idrometrico. Il livello del fiume nelle ultime 36 ore si è innalzato di 3 metri nel tratto veronese. Il sindaco di Bussolengo (Verona), Roberto Brizzi, ha annunciato la chiusura dei ponti di Settimo di Pescantina e di Arcè. La Protezione Civile ha diramato un nuovo bollettino meteo: è allerta arancione idraulica per il bacino Adige, Garda e Lessinia.