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MONDO

California

Troppi suicidi, una barriera per il Golden Gate

Verrà installata una rete per impedire alle persone di saltare giù e togliersi la vita

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Il Golden Gate (Epa/John G.Mabanglo)
Sono oltre 1400 le persone che si sono tolte la vita saltando dal Golden Fate, solo l'anno scorso sono state 46. Troppe, devono aver pensato le autorità californiane. Tanto che è arrivata la soluzione: una barriera antisuicidi. 

Reti antisuicidio da 76 milioni
Il Consiglio direttivo del Golden Gate Bridge ha deciso di stanziare 76 milioni di dollari per installare reti di protezione anti suicidio sul ponte. Sono infatti centinaia le persone che si sono suicidate saltando dal celebre ponte rosso, aperto nel 1937 a San Francisco. Nel 2012 si è suicidato in questo modo anche Tony Scott, regista di film come 'Top Gun' e fratello di Ridley Scott. Venti milioni dello stanziamento provengono dai pedaggi pagati dagli automobilisti per l'attraversamento, lo Stato ha promesso 7 milioni, gli altri 49 saranno fondi federali. Alcune approvazioni per gli stanziamenti sono ancora necessarie, quindi servono ulteriori passi perché il sì alla realizzazione delle protezioni sia effettivo.

La costruzione entro il 2018
I lavori per la rete antisuicidi dovrebbero iniziare l'anno prossimo e si prevede che termineranno nel 2018. Tra i membri del Consiglio direttivo del Golden Gate Bridge c'è anche chi ha perso un parente per suicidio dal ponte: si tratta di John Molan. Suo nipote si è tolto la vita saltando dal Golden Gate all'inizio di giugno.