Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/ContentItem-3c8a46b0-6472-423c-a76f-5f400a3e6846.html | rainews/live/ | true
MONDO

Intervista a Le Figaro

Francia, autorità nucleare: "Quadro sicurezza molto preoccupante"

Parla il direttore della ASN, l'autorità per la sicurezza nucleare dopo la scoperta di una crepa nella copertura di un reattore in costruzione in Normandia. L'authority: "12 reattori fermi, nascosti 400 dossier su anomalie"

Condividi
Francia centrali nucleari (Ansa)
Il quadro della stabilità dei reattori nucleari francesi è "molto preoccupante. Lo ha detto a Le Figaro il direttore della 'Autorité de sûreté nucléaire' (Asn) Pierre-Franck Chevet, in seguito alla scoperta di una crepa nella copertura del reattore sperimentale Epr (reattore ad acqua pressurizzata) in costruzione a Flamanville in Normandia e dopo che le autorità di controllo hanno deciso di fermare 12 reattori (di Edf) sui 58 operativi.

Chevet ha spiegato che un problema è rappresentato dall'eccesso di carbonio presente nell'acciaio speciale usato per costruire le centrali. Edf - ha detto - ha fornito un dossier per ogni reattore e "nella migliore delle ipotesi" entro un mese la Asn sarà in grado di decidere se far ripartire o meno i reattori, al più tardi "a gennaio del 2017".

L'autorità, ha sottolineato Chevet, ha deciso di agire "calma e rigore": un'anomalia era già stata rilevata nei generatori di vapore e ciò aveva spinto a una serie di controlli su vasta scala. Poi, all'inizio degli anni Novanta erano state verificate alcune corrosioni nelle coperture di diversi reattori, e Edf era intervenuta sostituendole. Nel 2013 ho segnalato la necessità essere in grado di passare a cadenze regolari da 5 a 10 reattori", in modo da avere impianti in grado di sostituire altri che prentassero "anomalie".

L'energia transalpina è direttamente dipendente da 58 reattori del colosso energetico che garantisce il 75% dei bisogni in energia. In parallelo, nell'intervista a Le Figaro, Chevet ha denunciato "l'esistenza di pratiche inaccettabili dall'inizio degli anni sessanta nella fabbrica del Creusot (di Areva, ndr): l'esistenza di 400 dossier volontariamente nascosti al cliente e all'Asn, e riguardanti anomalie, nonché la scoperta di documenti di fabbricazione che appaiono falsificati".